"Mazzata" del giudice sportivo al Città di Messina. La società peloritana paga a caro prezzo i disordini di fine gara contro il Licata
Pesanti sanzioni inflitte dal giudice sportivo al Città di Messina dopo l’incontro interno di domenica scorsa con il Licata.
La società del presidente Elio Conti Nibali è stata punita con la “squalifica del campo di gioco per una gara effettiva in campo neutro a porte chiuse” e con una multa di 2.500 euro a causa delle “turbolenze” di fine gara.
Si giocherà, dunque, lontano dal “Giovanni Celeste” e senza pubblico il match in programma domenica 30 marzo 2014 contro l’Akragas.
Mano pesante anche nei confronti del capitano Mirco Camarda, espulso domenica e squalificato per ben tre turni per aver colpito un avversario a gioco fermo.
Un turno di squalifica, come da previsione, per gli altri tre calciatori espulsi contro il Licata: salteranno il confronto esterno di domenica prossima con la Nuova Gioiese il difensore centrale Giovanni Cammaroto, il terzino destro Alberto Cappello e il centrocampista centrale Modou Seck.