L’amarezza e le proposte del presidente della Pallavolo Messina, Giorgio Muscolino, che chiede un confronto diretto tra le società e l’amministrazione comunale prima che si proceda con la deliberazione. Sul tavolo, anche altre questioni fondamentali per una gestione moderna ed efficiente degli impianti
“Quando al danno si aggiunge la beffa”. Esprime tutta la sua amarezza il presidente della Pallavolo Messina, Giorgio Muscolino, in seguito alla decisione, da parte del Comune, di aumentare le tariffe per l’utilizzo degli impianti sportivi comunali. La società di Volley, infatti, svolge il grosso della propria attività sportive e sociali alla palestra Juvara, lì dove la pioggia degli ultimi giorni ha allagato tutto con danni alla superficie di gioco. Di interventi del Comune neanche a parlarne e così saranno le società che utilizzano l’impianto a ripristinare tutto a proprie spese.
Un aumento delle tariffe potrebbe avere un senso se gli impianti fossero a norma. “Invece sono quasi tutti privi di agibilità – afferma Muscolino – e le problematiche delle società, tra le già tante difficoltà economiche, sono innumerevoli. Così si rischia solo di fare un grosso danno alle società, anche perché non è mai stato avviato un confronto diretto, che speriamo arrivi prima che si proceda con la deliberazione”.
Si potrebbe pensare che l’aumento possa servire per reperire nuovi fondi da destinare alle strutture sportive. “Bene – prosegue il presidente della Pallavolo Messina -, ma mi chiedo come siano stati spesi i fondi versati finora da tutte le società. Solo la nostra, negli ultimi tre anni, periodo della mia presidenza, ha versato nelle casse comunali per l’uso degli impianti circa 13mila euro. La mancanza di un capitolo specifico dove far confluire tali risorse spesso le fa finire e disperdere nel calderone generale. Sarebbe invece necessario destinare le somme versate per l’uso degli impianti alla manutenzione degli stessi, collegando l’importo versato all’impianto utilizzato, anche perché una palestra ha costi diversi rispetto ad un palazzetto o a una piscina o ad un campo da calcio. Purtroppo nulla di tutto ciò e, anche per questa dispersione di fondi, non si riesce a raggiungere la quota prevista dalla normativa, quella del 36% della copertura del servizio, che la stessa amministrazione dichiara essere uno dei motivi alla base di tale aumento”.
Ma i problemi non finiscono qua. “Manca un regolamento per l’utilizzo degli impianti, con adeguate specifiche per ognuno – continua ancora Muscolino – né si capisce perché alcuni impianti vengano dati in gestione ed altri no. La nostra società ha avanzato richiesta e dato disponibilità per la palestra Juvara ma ad oggi non è giunta alcuna risposta. La gestione, affidata anche a consorzi di società, determinerebbe grossi vantaggi per il Comune, che si vedrebbe sgravato di alcuni costi e responsabilizzerebbe le stesse società ad un uso ancora più oculato degli impianti, dove a quel punto, si potrebbero immaginare anche degli interventi specifici organizzati dalle stese società. Anche questo elemento andrebbe inserito nel regolamento da predisporre”.
Si passa, infine, al capitolo dei fondi e dei bandi ai quali il Comune dovrebbe pensare di accedere: “Dal credito sportivo – spiega – ai prossimi bandi che la Regione predisporrà per appositi interventi nella programmazione 2014-2020 e in ultimo l’accordo firmato dal Governo, in collaborazione con Anci, Upi e Credito Sportivo finalizzato ad incentivare gli interventi di manutenzione, ristrutturazione o costruzione ex-novo di impianti sportivi di base nei Comuni”.
L’obiettivo è quello di far crescere l’intero movimento sportivo cittadino. “Auspichiamo un confronto costruttivo – conclude Muscolino – tra le società sportive, le federazioni, il Coni e l’amministrazione comunale con l’obiettivo di raggiungere il traguardo di una gestione moderna ed efficiente degli impianti, ricordando a tutti che le società sportive in città svolgono una vera e propria missione sociale e di riferimento per miglia di giovani e che in molti casi portano alto il nome della città di Messina in giro per la Sicilia e per l’Italia intera”.