Probabile l'esordio in campionato dell'argentina Maia Acosta. In recupero il bomber Ceklic e la Cherone che lo staff medico hanno deciso precauzionalmente di fermare per qualche giorno dopo la sfida contro Nuoro
Tornata dal concentramento di Coppa Italia nella mattinata di lunedì ha ripreso ad allenarsi sin dallo stesso pomeriggio la Messana che sabato giorno 14 a Roma giocherà un match decisivo nella rincorsa ai play-off scudetto del massimo campionato di pallamano femminile. La compagine del presidente Filippo Spadaro staccata di cinque lunghezze in classifica dalla Futura Roma, dovrà necessariamente vincere contro la squadra di Trespidi se vorrà ancora sperare di poter conquistare la quarta posizione che garantisce la disputa delle semifinali scudetto.
Le avversarie sono temibili e sebbene dichiarino di non ambire al traguardo campionato ne siamo certi faranno di tutto per provare a fare l’ennesimo sgambetto alle siciliane. L’ennesimo poichè proprio il team della Futura in questa stagione ha battuto già due volte, anche se sempre di misura, Prisa e compagne costrette ad arrendersi nel match di andata per 30 a 29 in una gara in cui le siciliane recriminarono per una direzione arbitrale assai discutibile, mentre a Nuoro nei quarti di finale di Coppa Italia non si è ripetuto l’ennesimo copione ma poco ci è mancato con la vittoria della Futura (25 a 24) arrivata su rigore a 29″ dal fischio di chiusura e con le messinesi che più volte hanno avuto la possibilità di chiudere il match in proprio favore.
La caparbietà delle avversarie che non si sono mai arrese ha in sostanza portato alle concitate battute finali con gli errori sottomisura delle siciliane e la concretezza di Lenardon e compagne che alla fine è risultata decisiva. Appare fin troppo chiaro, però, che i 18′ minuti di inferiorità numerica (solo 4′ quelle delle avversarie) inflitte a Medjedovic, Romeo, Kovacevic, Cavenaghi e compagne sono sembrati a tutti veramente eccessivi e alla fine sono risultati determinanti per le azzurrine comunque brave a sfruttare gli spazi derivanti dal gioco in superiorità numerica avuto per lunghi tratti del match.
“A Nuoro non abbiamo disputato la nostra miglior partita – sottolinea il d.s. della Messana Giovanni Luciano – le condizioni precarie del nostro capitano Natasa Miladinovic, unite all’infortunio provocato da Ganga su una Sofia Cherone apparsa in ottima forma, a metà del primo tempo, hanno condizionato parecchio il nostro gioco offensivo anche se a pochi minuti dalla conclusione vincevamo di due reti e quindi dovevamo provare a gestire meglio il risultato. In ogni caso ci sembra giusto pensare al match di Pontinia e in quella occasione speriamo solamente di essere un pò più fortunati”.
Uscite malconce dalla trasferta in terra sarda sono alle prese con terapie riabilitative il bomber Ceklic e la stessa Cherone che lo staff medico hanno deciso precauzionalmente di fermare per qualche giorno prima di riprendere gli allenamenti. “Sarà una settimana decisiva per le nostre ambizioni di classifica – dice il tecnico della Messana Salvo Cardaci – abbiamo messo dietro le spalle i due precedenti match e alle mie ragazze ho semplicemente detto di giocare la nostra pallamano con serenità e determinazione convinte di poter ottenere il traguardo prefgissato dalla società. Sono veramente tanti i sacrifici giornalieri a cui si sottopone questo gruppo di atlete e la dirigenza costretta a reperire i fondi necessari per la disputa della massima serie nazionale e quindi credo che le motivazioni per far bene ci siano tutte. Mi auguro solamente di assistere ad una partita diversa dalle precedenti non condizionata da fattori esterni o da ingiustificati nervosismi”.
Sul fronte formazione ancora nessuna indiscrezione anche se pare che l’ultima arrivata in “casa Messana” il talento argentino Maia Acosta (ex Vigasio) sembra essere tornata in eccellenti condizioni di forma e quindi potrebbe essere deciso il suo impiego sin dal primo minuto per un debutto tanto atteso.