L'Upea Capo d'Orlando esce sconfitta con il punteggio di 75-90. Aquila Trento promossa in Serie A. Prestazione "monstre di Brandon Triche con 43 punti messi a segno
Si interrompe il sogno dell’Orlandina Basket, sconfitta in casa con il punteggio di 75-90 in Gara 3 della finale dei play-off di Lega Adecco Gold.
Tutti in piedi a fine gara al “PalaFantozzi” ad applaudire l’Aquila Basket Trento, meritatamente promossa in Serie A. Un gesto di estrema sportività che suggella così una stagione incredibilmente positiva per l’Upea e per la Capo d’Orlando cestistica.
Negli ultimi secondi della gara scorrono veloci le immagini di un anno in cui tutto è stato condiviso al 100%, chiunque al palazzetto avrebbe fatto in modo che questa stagione durasse in eterno.
Di eterno, però, nello sport non c’è nessun campionato e alla fine a vincere è una sola squadra. Complimenti all’Aquila Trento di coach Maurizio Buscaglia, che è stata costante in tutta la stagione e ha alla fine meritato il traguardo.
La cronaca del match:
Al “PalaFantozzi” di Capo d’Orlando va in scena il match tra Orlandina Basket e Aquila Basket Trento, Gara 3 della finale dei play-off di Lega Adecco Gold.
Consueti starting-five per i tue tecnici: Forray, Triche, Elder, Pascolo e Baldi Rossi per coach Maurizio Buscaglia; Mays, Portannese, Soragna, Archie e Nicevic per coach Gianmarco Pozzecco.
Inizia il match e l’americano Triche vola a realizzare direttamente dalla palla a due. Archie elude la difesa del lungo Pascolo e realizza da sotto, BJ Elder segna dall’arco, ma la guardia agrigentina Marco Portannese pareggia i conti e poi con il lay-up proteggendosi con il ferro dà il vantaggio all’Upea (7-5 dopo due minuti). L’esterno statunitense Triche dà sfogo al suo personale show che lo porterà a chiudere la gara con 43 punti, Nicevic con un movimento che ricorda il “dream shake” appoggia al vetro, ma Trento con tre canestri da oltre l’arco allunga subito le distanze (11-25 dopo sei minuti). Il pivot Sandro Nicevic va a segno da sotto su assist di Mays, il lungo croato conquista rimbalzo in difesa, il “folletto texano” Mays parte in contropiede e l’ex Pallacanestro Messina Forray per fermarlo commette un fallo antisportivo (16-25 dopo sette minuti) Ancora l’ala a stelle e strisce Dominique Archie (in orbita NBA) va a schiacciare per il -7 Upea (18-25). Due canestri di Baldi Rossi in allontanamento, Archie va ancora a schiacciare, Tommy Laquintana prende lo sfondo di Spanghero e poi in attacco conquista il rimbalzo e realizza. È ottimo l’impatto del giovane playmaker di Monopoli, classe 1995, che permette all’Upea di chiudere il primo quarto in svantaggio di soli 5 punti (24-29).
Nel secondo quarto vanno ancora a segno i due pugliesi per l’Upea: l’argento olimpico Gianluca Basile esce dai blocchi e realizza da fuori, Laquintana con il jump dal palleggio. Trento però dall’arco è letale e colpisce con il giovane Spanghero e con un monumentale Triche (28-35). Gli esperti Soragna e Nicevic vanno a segno dalla media distanza, Rudy Valenti in tuffo ruba una palla a Spanghero, nel parapiglia per conquistare la sfera l’ex Montepaschi Siena Lechthaler tira giù Nicevic e per gli arbitri è fallo antisportivo. Intercetto e canestro di Laquintana, altre due realizzazioni di Nicevic e l’Upea si porta a contatto (40-41 dopo sette minuti). Con l’aiuto degli dei del basket Baldi Rossi realizza ancora dall’arco da posizione centrale, mentre il tiro dai 6,25 di Marco Portannese è sputato fuori dal ferro (42-47 ad appena un minuto dalla pausa lunga.). Canestro di Nicevic da fuori, “Dada” Pascolo fa 2/2 ai liberi e si va all’intervallo sul 44-48.
Al rientro sul parquet l’Upea corre: il playmaker ex Givova Scafati Mays realizza appoggiando al vetro, tripla del capitano Matteo Soragna per il 49-48. Ancora l’ex Biella Teo Soragna va a segno e Nicevic non sbaglia dalla lunetta. Due di Pascolo in tap-in, ma ancora il piccolo americano Mays va a segno in lay-up. Il play/guardia nato in Texas guida i suoi: assist stratosferico per Nicevic e canestro in contropiede (55-50 dopo tre minuti). Con un parziale di 15-2 l’Orlandina si porta sul + 9 al venticinquesimo minuto (59-50). D’Wayne Mays semina il panico nell’aria avversaria, Benevelli va a segnare nel pitturato su rimbalzo offensivo e ancora il lungo pesarese inchioda una schiacciata bimane su assist dell’ex Reggio Emilia Valenti. Ad un minuto dalla fine del terzo quarto il vantaggio dell’Upea è di 9 punti (67-58). Break di 0-7 degli ospiti firmato Triche, il terzo quarto si chiude sul punteggio di 67-65.
Ancora Triche va a segno con conque punti in avvio di ultimo quarto, per l’Upea realizza Laquintana da sotto (69-70). Baldi Rossi segna in allontanamento, Pascolo dall’arco e l’oriundo Toto Forray dall’angolo. Gli ospiti scappano sul +6 a sette minuti dalla fine (69-75). Nicevic corregge il lob di Mays, Archie intercetta un passaggio in difesa e Triche commette un fallo antisportivo per fermarlo (73-75 a cinque minuti dalla fine). Filippo Baldi Rossi segna danzando sul piede perno e subisce il fallo con un potenziale gioco da tre punti e realizzando anche il tiro libero aggiuntivo (73-80 a tre minuti dalla fine). Sul finale di gara gli ospiti dilagano con Brandon Triche che chiude il match con 43 punti e con una schiacciata super. L’Upea non ne ha più. Fuori Teo, Sandro e il Baso, tra gli abbracci del Poz e gli applausi del pubblico “paladino”, dentro Leo Ciribeni, Rudy Valenti e Andrea Benevelli. Si chiude sul punteggio di 75-90, l’Aquila Trento è promossa in Serie A.
Il tabellino:
Upea Basket Capo d’Orlando – Aquila Basket Trento: 75-90
Parziali: 24-29, 44-48, 67-65, 75-90
Upea Basket Capo d’Orlando: Mays 17, Portannese 5, Soragna 5 (K), Archie 10, Nicevic 22; Laquintana 10, Ciribeni, Basile 2, Valenti, Benevelli 4. Coach: Gianmarco Pozzecco. Assistant Coach: Giuseppe Foti, David Sussi.
Aquila Basket Trento: Forray 2 (K), Triche 43, Elder 9, Pascolo 15, Baldi Rossi 14; Spanghero 7, Santarossa, Lechthaler. Non entrati: Fiorito, Molinaro. Coach: Maurizio Buscaglia. Assistant Coach: Vincenzo Cavazzana.
Arbitri: Roberto Materdomini di Taranto, Mauro Moretti di Perugia, Enrico Boscolo di Venezia.
Impianto di gioco: “PalaFantozzi” di Capo d’Orlando.
Spettatori: 4.000 circa.
Il Direttore Generale di LNP Claudio Coldebella a fine gara: “Volevo fare i complimenti alla città e alla squadra di Capo d’Orlando per la dimostrazione di sportività che hanno dato questa sera. In una serata difficile, dove perdi la gara e il campionato, gli applausi del pubblico all’Aquila Basket Trento penso sia la vittoria più grande. Complimenti a Capo d’Orlando e all’Orlandina Basket”.
Coach Gianmaro Pozzecco in sala stampa: “L’Aquila Trento ha meritato la promozione in Serie A, la sua stagione è stata quasi perfetta. Sono contento per loro, ma molto dispiaciuto per noi. Sono nel mondo dello sport da quando avevo quattro anni e ho sempre vissuto quello che mi capitava in modo egoistico. Poi ho smesso di giocare, per quattro anni ho vissuto in un limbo. Poi è arrivata la chiamata di Enzo Sindoni, nessun’altro mi avrebbe dato questa possibilità. Oggi, dopo un anno qui, ho ricevuto una lezione di vita che ricorderò per sempre. Ho visto dieci persone straordinarie, più tutto lo staff dare quello che io non sono mai riuscito a dare in campo a nessuno. Se avessi avuto solo il 10% del loro spirito di sacrificio sarei stato un giocatore totalmente diverso. Grazie a Teo Soragna, Gianluca Basile e Sandro Nicevic, tre campioni veri. Grazie ai due statunitensi D’Wayne Mays e Dominique Archie, due giocatori di altissimo livello. Grazie ad Andrea Benevelli, a Rudy Valenti, a Marco Portannese, a Leonardo Ciribeni, a Tommy Laquintana e a Dario Cefarelli. Grazie ai giovani Busco, Strati, Cordici, Ferrarottto, Spampinato, Pellegrino, Randazzo, Crisà e Giuliano. Grazie a tutto lo staff, a Giuseppe Foti e a David Sussi, al direttore sportivo Peppe Sindoni e a tutta la società. Il mio futuro? Non voglio parlarne, posso dire con certezza che il mio essere orlandino nessuno potrà mai metterlo in discussione.
Coach Maurizio Buscaglia al termine del match: “È stata una serie emozionante, potete immaginare il groviglio nello stomaco. Nel terzo quarto, sul -10, c’è stata una grande reazione, siamo stati molto solidi e forti tecnicamente. Siamo maturati e abbiamo capito che dovevamo difendere. Volevamo dare la zampata inconscia finale. Il dato statistico importante è quello relativo ai rimbalzi, prendendoli abbiamo fatto dei contropiedi. A quel punto è girata l’inerzia della gara, riprendendo il pallino del gioco e alla fine ce l’abbiamo fatta. Sono felicissimo, ringrazio Capo d’Orlando, città stupenda, grande accoglienza”.