Per il presidente provinciale Asi (Associazioni sportive sociali italiane) è un fallimento su tutta la linea

"Lo slogan Messina Città dello Sport, del sindaco Accorinti, a fine quinquennio suona beffardo nei confronti dei messinesi e degli sportivi". Lo dice Gianfranco Minuti, presidente provinciale Asi (Associazioni sportive sociali italiane), che riporta alcuni punti del programma non rispettati.

"Il PalaRescifina, uno degli impianti più belli del Sud Italia, sta cadendo a pezzi – prosegue -. Basta un acquazzone e tutto si allaga. Sono inagibili o inadeguate le strutture sportive affidate dal Comune a terzi che con enormi difficolta riescono ancora a farle funzionare senza nessun supporto: Giovanni Celeste (stadio); campo di calcio dell'Annunziata; campo di rugby di Sperone; campo di tennis in contrada Margi; campo da tennis a Castanea; palestra Montepiselli; piscina Graziealla Campagna; complesso natatorio Cappuccini, campo di calcio di Massa San Giovanni. Sono inagibili anche quelle a gestione diretta di Palazzo Zanca: Palarussello di Gravitelli; campo di calcio di Galati; campo di calcio Marullo di Bisconte; campo di atletica Santamaria; campo di atletica Cappuccini; Palatracuzzi e Palarescifina; palestra Ritiro; palestra Juvara; palestra Cep (Palamerlino); palestra di Mili. Un fallimento su tutta la linea. Messina è stata ridotta a cimitero di impianti sportivi".