La Pallavolo Messina batte Reggio nel derby: secco 3 a 0

La Pallavolo Messina batte Reggio nel derby: secco 3 a 0

La Pallavolo Messina batte Reggio nel derby: secco 3 a 0

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domenica 03 Marzo 2013 - 10:04

I primi due set sono senza storia, il terzo è il più combattuto ma prevale la rabbia dei messinesi. Tanti giovani messi in campo da Gianpiero Rigano

La Pallavolo Messina mantiene alta la concentrazione e liquida in tre set il derby contro la Mymamy Reggio Calabria. Nessuna sbavatura: i ragazzi di Gianpietro Rigano sono entrati in campo con la giusta mentalità, decisi a “vendicare” il punto perso all’andata e facendo propria l’intera posta in palio.

Nel sestetto iniziale non c’è Filippo Porcello, fermato da un risentimento muscolare. Al suo posto il capitano Nicola D’Andrea. L’equilibrio delle prime battute viene spazzato quasi subito dall’attacco peloritano, pericoloso già in battuta (cinque ace solo nel primo set, tre firmati da Cannistrà, uno per D’Andrea e Testagrossa, nove in tutto il match). Al primo riposo Messina è avanti 8-5, al secondo il divario è ancora più ampio: 16-9. Sul 24-10 Rigano comincia a gettare nella mischia i “suoi” giovani, quelli che dall’inizio dell’anno vengono aggregati costantemente in prima squadra. Entra Alaimo (classe ’96) per Saglimbene. Boscaini chiude i giochi e si passa al set successivo.
La Pallavolo è tambureggiante. Boscaini riprende da dove aveva lasciato, un doppio muro Cannistrà-D’Andrea e una schiacciata del capitano siglano il 4-0 che costringe il libero-allenatore Centonze a chiamare time-out. In panchina si torna sull’8-3 grazie agli affondi di Saglimbene e al pallonetto di “flash Bosco”. Sul 10-5 entra Maccarone per Saglimbene, Boscaini continua a fare male, mentre Testagrossa trova un altro ace. Messina è inarrestabile mentre la ricezione calabrese a tratti balbetta. Sul 24-10 mette i piedi sul parquet Fulvio Fasarano (classe ’95) per Maurizio Cannistrà. A mettere il punto sul secondo gioco è il palleggiatore Pagliara, lo ricordiamo, classe ’94.
Il terzo set è il più combattuto. Gianpietro Rigano fa riposare Cannistrà e Saglimbene, con Fasanaro e Maccarone dentro. E sono proprio loro due a portare i compagni sul 3-1. Reggio reagisce con il promettente Riolo e raggiunge il pari sul 3-3. Lo stesso Riolo attacca sfiorando le dita di Fasanaro. Gli arbitri chiamano punto per Messina ma il giovane numero 16 di Messina ammette il tocco e viene applaudito da tutto il palazzetto per la grande sportività. La Mymamy trova il vantaggio e ci coltiva sopra le speranze di prolungare la partita, con un break che porta il parziale sul 4-8. Gli ace di Maccarone e Testagrossa avvicinano le compagini (8-9), ma il secondo contatto si concretizza sull’11-11 ancora con l’ispirato Maccarone. Riola continua a martellare, risponde Fasanaro. Si va punto a punto fino al 14-14, quando gli ospiti piazzano un altro mini-break di due punti che mantengono fino al 16-18. Un errore e un punto di Boscaini fanno il 18-18, mentre due ricezioni di pregevole fattura di Messana inducono all’errore Reggio e determinano il primo vantaggio messinese del set. D’Andrea mette palla a terra per il 20-18, ma Messina paga un pizzico di imprecisione e mantiene gli avversari in gara. Un muro di Riolo sancisce il nuovo vantaggio ospite (20-21), ma non basta ad evitare i vantaggi. Reggio prova l’allungo ma sono i punti di Maccarone e Testragrossa (muro) a mettere la parola fine alla gara (27-25).

Messina conquista tre punti che la rilanciano in classifica dopo due sconfitte consecutive, ponendo un’ipoteca virtuale sulla conquista della salvezza. Le note negative arrivano dal palazzetto: troppa poca gente sugli spalti ed impianto allagato per scarsa manutenzione. Forse non tutti hanno ancora ben capito le potenzialità di questo progetto sportivo. In fondo basterebbe poco. La proprietà non può che prenderne atto e manifestare delusione.

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