Lei di Furci, lui di S. Teresa di Riva, sono cresciuti nella palestra Airon del maestro Corrado Bongiorno e adesso sono alle Fiamme Gialle (a Roma). Strepitosa Martina in finale: la gara dura appena otto secondi
Storica doppietta messinese ai campionati italiani assoluti di Judo di Torino. La finanziera Martina Lo Giudice, di Furci Siculo, peraltro componente della nazionale, è tornata a vincere il tricolore. Il podio più alto l’ha conquistato nella categoria 57 chilogrammi oggi, il giorno dopo la riconferma sul podio più alto di Elios Manzi, altro finanziere, di S. Teresa di Riva (il paese accanto), nella categoria 60 kg. Manzi è entrato nella storia di questo sport per aver vinto lo scorso anno ad Asti il tricolore. Successo bissato ieri, a 19 anni. Entrambi sono nati e cresciuti all’Airon judo del maestro Corrado Bongiorno, la palestra di Furci Siculo fucina di campioni, da anni punto di riferimento del judo nazionale. E’ la palestra che ha sfornato Giannicola Casale, furcese, settimo alle Olimpiadi di Pechino. Manzi e Lo Giudice sono sulla buona strada.
Martina con un o uchi gari oggi ha sorpreso Maria Centracchio nei primi secondi della finale. Una finale lampo, durata otto secondi appena, neanche il tempo necessario di far comprendere a Martina cosa stesse succedendo, che era tornata sul tetto d’Italia all’età di 24 anni. Sì, un ritorno. Perché lei su quel tetto c’era già stata a Verona nel 2012. Elios e Martina vivono a Roma e adesso gareggiano per le Fiamme Gialle con grande professionalità, guidati da tecnici di notevole spessore. Ma non dimenticano le loro radici e alla palestra furcese sono legati visceralmente. Ancor di più al tecnico Corrado Bongiorno, responsabile della federazione a livello regionale, in Sicilia, che resta il “loro” maestro. “Mi ero preparata per vincere – ha dichiarato appena conquistato il titolo Martina Lo Giudice – confidavo in questa vittoria che ho fortemente voluto”.
Dopo l’exploit ad Asti di un anno fa, il 19enne Manzi ha ribadito la sua leadership nella categoria più leggera. “Sapevo che potevo farcela – chiosa Elios Manzi – e ci credevo. Dedico questa vittoria alle Fiamme Gialle, alla mia famiglia ed al maestro del mio club”. E il maestro a cui si riferisce, Corrado Bongiorno, er lì al fianco di Elio e Martina. A tifare per loro. Ed a farsi fotografare con orgoglio in mezzo ai sui… gioiellini.
Carmelo Caspanello
Grandissimi ragazzi!
Grandissimi ragazzi!