La serie B di calcetto è un grosso patrimonio che va difeso con le unghie e con i denti
Corrado Randazzo, giovane di grande qualità e di grosse prospettive. E lui che ha portato avanti lo Sporting Peloro in serie B e con tre promozioni in quattro anni.
Allora mister, avresti mai pensato dieci mesi fa, all’inizio del campionato, che oggi si sarebbe stati in serie B?
“ Dieci mesi fa ancora non sapevo se potevamo ben figurare in serie C1, se fossimo stati all’altezza del campionato… E invece guarda come è andata! –
Quando hai capito che potevate lottare per la promozione?
“Sicuramente dopo il filotto di tre vittorie consecutive contro il Melilli, il Wisser Club e il Club83. Lì io e la squadra abbiamo capito che qualcosa era cambiato. In meglio, ovviamente…-
La partita più bella della stagione?
“Paradossalmente è coincisa con una sconfitta, contro il Bonagel Villabate al Pala Rescifina. Perdemmo 3-2, ma che spettacolo! Abbiamo tenuto testa alla formazione più forte del campionato, costruita appositamente per vincere tutto. Ricordo anche la doppia sfida dei play-off contro la Nuova Zancle; non l’avevamo mai battuta, abbiamo aspettato l’occasione più importante per farlo.-
Adesso una nuova sfida. Obiettivi della prossima stagione?
“ Le parole d’ordine saranno semplicità e realismo. Dobbiamo fare esperienza e cercare di mantenere la categoria. Non dobbiamo mai perdere di vista la nostra dimensione, senza tuttavia porci dei limiti. Poi si vedrà…-
Lo scorso campionato la squadra è uscita alla grande alla distanza, dopo una partenza in sordina. Sarà così anche la prossima stagione?
“Eravamo una matricola e abbiamo pagato lo scotto. La prossima stagione spero che questo non accada, certo! Tuttavia, potrebbe anche capitare. Anche se c’è soltanto una serie di differenza, la serie B è tutto un altro mondo rispetto alla C1. Nel malaugurato caso dovesse succedere, l’importante sarà mantenere la calma e credere sempre nei propri mezzi, come abbiamo fatto la scorsa stagione.-
Mercato. Dopo l’acquisto dei fratelli Crimi ti aspetti qualche altro colpo?
Lo sguardo della dirigenza sarà rivolto agli atleti di calcio a 11 o si cercherà qualcosa nello specifico del calcio a 5?
“Nel panorama siciliano del calcio a 5 ci sono pochi elementi che possono fare al caso nostro. A tal proposito siamo in contatto con un forte pivot di esperienza che potrebbe farci fare il salto di qualità. Per il resto preferirei prendere dei giovani dal calcio a 11 con un’età non superiore ai 20-21 anni, così si ha il tempo di insegnargli i meccanismi del calcio a 5. E’ inutile farlo con atleti sulla trentina, sarebbe troppo tardi.-
Sai che adesso una delle priorità è riempire il palaRescifina?
Bisogna attrarre nuovi tifosi a questo sport, troppe volte bistrattato…
“Certo, questa è La priorità! Bisogna sviluppare una vasta rete che avvicini la città alla nostra squadra e creare un movimento ben consolidato. Già stiamo lavorando in questa direzione.-
