Non ci sono state soltanto delusioni ed amarezze quest’anno per le società sportive messinesi. Se infatti calcio, basket e pallavolo hanno offerto retrocessioni in serie, altre discipline hanno regalato soddisfazioni, ed anche qualche vera e propria impresa sportiva. E’ il caso della pallanuoto femminile, con la Waterpolo Messina che al primo anno di attività ha centrato addirittura la promozione in serie A1.
Un risultato che ha esaltato la validità di un progetto varato, quasi per caso, un anno fa da alcuni appassionati e da un gruppo di atlete che desideravano fortemente tornare a praticare il loro sport nella loro città. Costituita la società, è stato acquisito il titolo di serie B del Ragusa, con la contestuale richiesta di ripescaggio in A2, opportunità poi concretizzatasi soltanto un mese prima dell’inizio del campionato. A quel punto, con l’innesto della napoletana Castagna e della veronese Tosi, due valide giocatrici che per motivi di studio o di cuore risiedevano a Messina, e sopratutto con il contributo entusiastico di uno sponsor come Fontalba, è cominciata l’avventura, trasformatasi presto in una marcia trionfale.
Ed a guidare le operazioni da bordo vasca il presidente Genovese non poteva che chiamare Gaetano D’Uva, uno degli artefici della pallanuoto messinese, che oltretutto queste ragazze (come pure una certa Silvia Bosurgi) ha visto crescere.
“A dire la verità non pensavamo di potercela fare subito,- ricorda l’allenatore, “il programma prevedeva la promozione in tre anni, ma l’ottimo lavoro svolto da tutte le componenti della società e l’unità di intenti hanno creato le condizioni per raggiungere questo obiettivo prestigioso quanto inatteso.-
– Un obiettivo che a Messina in passato era sfuggito per un soffio.
“E’ vero, io stesso, come allenatore, nel recente passato ho giocato varie volte i playoff per la serie A, arrivando ad un passo dal traguardo senza però poter alla fine festeggiare, come invece finalmente è successo stavolta.-
– C’è stato nel corso della stagione un momento particolarmente difficile ?
“Direi senz’altro che l’incidente stradale della Sparacio ci ha prima di tutto addolorato dal punto di vista umano e poi, sotto l’aspetto sportivo, ci ha fatto temere per l’esito degli spareggi decisivi. Fortunatamente l’atleta, aiutata dallo staff medico, si è ripresa in tempi brevi. Ha saltato le due semifinali con Velletri ma è rientrata, seppure part-time e con la maschera protettiva, già nella prima partita di finale con Bogliasco.-
– Un allenatore in genere risponde diplomaticamente, ma c’è un’atleta che merita un menzione speciale ?
“Ovviamente, ed a maggior ragione in un’annata come questa, non è giusto fare classifiche di merito, ma penso che le più esperte non si offenderanno se segnalo i progressi fatti dalle giovani, in particolare Vanessa Cannizzaro e Laura Trimarchi che, al primo impatto con la categoria, hanno acquisito sempre maggiore sicurezza e personalità.-
– E adesso la A1, come vi state preparando ?
“Bisognerà senza dubbio rinforzare la squadra per colmare il notevole divario tecnico tra le due categorie. Intanto si dovranno ingaggiare le due straniere consentite in A1, mentre tra le italiane è necessario qualche puntello di valore, anche per il probabile l’abbandono di qualcuna delle protagoniste di questa stagione. Poi bisogna vedere se anche l’anno prossimo sarò io ad allenare. Da parte mia certamente non mancano la voglia e gli stimoli per continuare l’avventura ai massimi livelli, ed anche dalla società arrivano segnali positivi. Devo però essere certo di poter coniugare un incarico di livello professionistico nella pallanuoto, fatto di doppi allenamenti quotidiani e lunghe trasferte, con i miei impegni di lavoro. In ogni caso sarà una decisione presa con grande serenità ed in pieno accordo con la società.-
Gaetano D’Uva prende tempo e si schermisce, ma siamo certi che farà di tutto per esserci anche la prossima stagione. Dopo aver conquistato la massima serie al quinto tentativo della sua carriera di allenatore non vuole certamente lasciarsela sfuggire.