Sono tutti tifosi della squadra di calcio Igea Virtus di Barcellona i soggetti identificati dagli agenti del Commissariato di Polizia di Barcellona e denunciati all'autorità giudiziaria per i reati di violenza su persone e cose in occasione di manifestazione sportiva, percosse, lesioni aggravate, rapina aggravata in concorso. Indagini in corso per risalire agli altri responsabili. L'evento in occasione di un derby con la Tiger Brolo
Quando il calcio fuoriesce dagli schemi di leale competizione agonistica e si innesta in quelli disumani di aggressione fisica e verbale tra tifoserie, diventa anche difficile trattare di sport.
Quel che accaduto lo scorso 10 novembre in un’area di servizio Q8 di Santa Teresa Riva, lungo la A20 direzione Palermo-Messina, non è che un chiaro esempio. Oggi, a distanza di mesi, sono diciotto le persone a pagare per quel che successe quel giorno, tutti tifosi della squadra di calcio Igea Virtus Barcellona e tutti denunciati all’Autorità Giudiziaria con l’accusa di violenza su persone e cose in occasione di manifestazione sportiva, nonché per i reati di percosse, lesioni aggravate e rapina aggravata in concorso.
Si erano recati tutti in trasferta per assistere all’incontro della loro squadra del cuore quando, sulla via del ritorno, il pullman che li accompagnava decise di fare una sosta all’interno dell’area di servizio sulla A20. Contemporaneamente, in quella stessa area, stavano facendo sosta anche i tifosi della squadra Tiger Brolo, di ritorno da un’altra trasferta.
Agli Igeani l’occasione deve esser sembrata talmente propizia che non hanno esitato a tirar fuori catene e cinghie iniziando ad aggredire gli “ultras” avversari.
In diciotto, ma anche più, hanno letteralmente preso d’assalto uomini, donne e bambini. Un minorenne è stato percosso con ferocia alle gambe mentre una ragazza ha incassato un pugno in pieno volto.
Incapaci di reagire dinnanzi a tale violenza, i tifosi del Tiger Brolo non hanno potuto far altro che tentare la via del rifugio nel bar dell’area di sosta. Entrati dentro, hanno chiuso tutti i portoni, sperando che questo potesse bastare. Tutto vano. Con in mano catene, cinghie , lattine e gelati, gli aggressori hanno cominciato a distruggere la facciata esterna del bar, per poi concludere rivolgendo le loro attenzioni al pullman dei “nemici”.
Diciotto i soggetti identificati, e oggi denunciati, grazie al lavoro di indagine effettuato dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Barcellona, che è riuscito a risalire all’identità dei tifosi attraverso le immagini degli impianti di videosorveglianza, le testimonianze delle vittime e le procedure di fotosegnalamento.
Sono comunque in corso ulteriori accertamenti per giungere all’identificazione degli altri responsabili.
Veronica Crocitti