Il Comune spende circa 250mila euro al mese in più di bollette Enel

Il Comune spende circa 250mila euro al mese in più di bollette Enel

Francesca Stornante

Il Comune spende circa 250mila euro al mese in più di bollette Enel

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martedì 26 Novembre 2013 - 09:26

Il consigliere di SiAmo Messina Piero Adamo ha chiesto la presenza dell’assessore Cacciola alla prossima seduta della I Commissione per capire a che punto è il percorso per azzerare una spesa extra inutile. Da ottobre 2012, infatti, Enel ha messo il Comune in regime di salvaguardia costringendolo a pagare il 30% in più su ogni bolletta

Per tutto il 2013 il Comune ha sborsato il 30% in più per tutte le bollette Enel. A quanto ammonta il 30% sul costo normale delle utenze elettriche? La risposta dovrebbe far riflettere: tra i 200mila e i 250mila euro in più. Dunque, in uno degli anni peggiori della storia recente di Palazzo Zanca, dalle casse del Comune ogni mese è stata tirata fuori una cifra esorbitante e che di certo poteva essere impiegata per far funzionare uno dei tanti servizi che stanno pagando la mancanza di risorse. La “colpa”, se così si può definire, non è certo dell’amministrazione Accorinti. Era la fine del 2012, a tenere le redini di un palazzo sull’orlo del default c’era il Commissario Luigi Croce. Due mensilità della fornitura Enel non furono pagate e così dall’ottobre 2012 il Comune è stato inserito nel cosiddetto regime di salvaguardia. Ciò comporta che per tutto il 2013 le bollette sono costate appunto circa il 30% in più di quanto avveniva prima dell’ottobre 2012.

A fornire questi dati era stato anche l’assessore Gaetano Cacciola in occasione della conferenza stampa dei primi 100 giorni dell’amministrazione Accorinti. Nel suo report Cacciola spiegava di aver già avviato un processo di negoziazione con Enel energia per far fronte immediatamente al nuovo debito che si era creato negli ultimi mesi con un anticipo di pagamento immediato ed il resto, comprese le successive bollette da settembre in poi in rate pagabili dal gennaio 2014. In cambio Enel avrebbe ridotto del 20% l’ammontare del debito, dovrà inserirà il Comune in regime normale con tariffa Consip, escludendolo dal regime di salvaguardia.

Adesso però a che punto è questo iter fondamentale per recuperare un vero e proprio spreco per le casse comunali? A chiederlo, puntando i riflettori sulla vicenda, è il consigliere comunale di SiAmo Messina, Piero Adamo, che mette l’accento sulla gravità di una situazione del genere, soprattutto nel momento in cui al Comune non ci sono risorse per garantire le cose minime. Adamo ha chiesto all’assessore Cacciola e al responsabile del procedimento Salvatore Saglimbeni di partecipare alla prossima seduta della I Commissione Bilancio per chiarire ai consiglieri che percorso si sta seguendo e se nel frattempo ci sono stati passi avanti. Unico obiettivo: recuperare somme importanti che in questi ultimi mesi sono state letteralmente sprecate.

Francesca Stornante

Un commento

  1. e’ doveroso troivare un accordo con l’Enel per negoziare il debito ma l’Assessore – tecnico – dovrebbe interessarsi anche a soluzioni che permettano al Comune di avere lo stesso servizio – illuminazione cittadina – a costi inferiori
    HA PENSATO AD ALTRE FONTI DI ENERGIA A COSTI CONTENUTI?
    Eppure tanti Comuni italiani si stanno attrezzando ma noi – come sempre – non siamo in condizioni di copiare i modelli positivi.
    Ma il CNR non ha suggerimenti in tal senso? Eppure in città abbiamo tanti esperti per cui basterebbe organizzare una conferenza di servizi per trovare le soluzioni più idonee alle casse comunali.

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