I poliziotti della Squadra Mobile di Messina, coordinati dal dirigente Giuseppe Anzalone, stanno adesso scandagliando la vita privata del ragazzo cercando di inquadrare l’episodio.
E’ stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico Angelo Arrigo, il 28enne gambizzato ieri mattina accanto al mercato ortofrutticolo di Giostra, con due fucilate alle gambe.
Non è in pericolo di vita, ma dopo esser stato trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Piemonte, i medici hanno constatato la gravità delle ferite e disposto il trasferimento al Papardo, dove il giovane si trova tutt’ora. Un agguato in piena regola, quello di ieri mattina, consumatosi nel giro di pochi minuti sotto gli occhi di diversi testimoni.
Il ragazzo, venditore di frutta e verdura, si trovava accanto alla sua bancarella quando è stato avvicinato da un motorino con in sella due persone. Una di queste, sempre con il volto coperto da casco, è sceso, ha puntato il fucile ed ha sparato. Poi, insieme al complice, è fuggito via.
I poliziotti della Squadra Mobile di Messina, coordinati dal dirigente Giuseppe Anzalone, stanno adesso scandagliando la vita privata del ragazzo cercando di inquadrare l’episodio di oggi. Appena possibile, gli agenti sentiranno anche la versione del giovane per capire se avesse qualche “conto in sospeso” con qualcuno o se avesse mai ricevuto minacce. Al momento si batte ogni pista, dal regolamento dei conti ad un avvertimento per qualche sgarro passato.
Veronica Crocitti
CITTA’ INVIVIBILE, niente lavoro, niente sicurezza, niente amministrazione comunale presente, niente posti dove divertirsi, città fantasma! SEMPRE PEGGIO!
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questi episodi, devono farci capire che la mafia a Messina esiste anzi,è ben radicata nel territorio e soprattutto in quelli che sono i quartieri più “caldi” della città.Non solo mafia Politica, come scrive Eller, ma mafia fatta di regolamenti di conti e spartizione del territorio, siamo sempre stati etichettati come provincia Babba , ma è evidente che se pur(per fortuna) non avendo i livelli malavitosi di Catania o Palermo, a Messina la mafia c’è, agisce perlopiù “sottobanco” e anche se non la vediamo tutti i giorni, esiste.
solo con il contributo di tutti, togliendo il velo di omertà di NENTI SACCIU, E NENTI VOGGHIU SAPIRI, sarà possibile sconfiggerla.
questi episodi, devono farci capire che la mafia a Messina esiste anzi,è ben radicata nel territorio e soprattutto in quelli che sono i quartieri più “caldi” della città.Non solo mafia Politica, come scrive Eller, ma mafia fatta di regolamenti di conti e spartizione del territorio, siamo sempre stati etichettati come provincia Babba , ma è evidente che se pur(per fortuna) non avendo i livelli malavitosi di Catania o Palermo, a Messina la mafia c’è, agisce perlopiù “sottobanco” e anche se non la vediamo tutti i giorni, esiste.
solo con il contributo di tutti, togliendo il velo di omertà di NENTI SACCIU, E NENTI VOGGHIU SAPIRI, sarà possibile sconfiggerla.