Dodici spettacoli di prosa e nove di musica, frutto di un attento lavoro di selezione dei direttori artistici, Simona Celi Zanetti per la Prosa e Matteo Pappalardo per la Musica
Sono già in vendita da domenica 2 dicembre i nuovi abbonamenti al Teatro Vittorio Emanuele che quest’anno offre un cartellone teatrale nel segno dell’eterogeneità e di ampio respiro con 21 spettacoli in programma, scelti tra le migliori compagnie italiane: dodici di prosa e nove di musica, frutto di un attento lavoro di selezione dei direttori artistici, Simona Celi Zanetti per la Prosa e Matteo Pappalardo per la Musica.
Si inizierà con "PENSACI, GIACOMINO" di L. Pirandello, con Leo Gullotta per la regia di Fabio Grossi (14, 15 e 16 dicembre 2018), “LE CIRQUE INVISBLE” di e con Jean Baptiste Thierrée e Victoria Chaplin (4, 5 e 6 gennaio 2019); “THE HUMAN JUKEBOX” con il gruppo Oblivion (12 e 13 gennaio); “NON MI HAI PIÙ DETTO TI AMO” con Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia, testo e regia di Gabriele Pignotta (25, 26 e 27 gennaio); “DELITTO/CASTIGO” con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini (1, 2 e 3 febbraio); “AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA” la commedia musicale di Garinei e Giovannini scritta con Jaja Fiastri con Gianluca Guidi ed Emy Bergamo (15, 16 e 17 febbraio); “IL PENITENTE” di D. Mamet con Luca Barbareschi e Lunetta Savino (22, 23 e 24 febbraio); “L’AVARO” con Alessandro Benvenuti, adattamento e regia di Ugo Chiti (1, 2 e 3 marzo); “I MISERABILI” da V. Hugo,con Franco Branciaroli per la regia di Franco Però (8, 9 e 10 marzo); “GIULIETTA E ROMEO” del Balletto di Roma (15, 16 e 17 marzo); “SEI” tratto dai “Sei personaggi in cerca d’autore” di L. Pirandello, con Francesco Sframeli e Spiro Scimone (19, 20 e 21 marzo); “ZOTTO TANGO” con Miguel Angel Zotto e Daiana Guspero (23 e 24 marzo); “HO PERSO IL FILO” di W. Fontana,con Angela Finocchiaro per la regia di Cristina Pezzoli (29, 30 e 31 marzo); “EXCELSIOR” di e regia Salvo Lombardo (3 e 4 aprile); “SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE” di W. Shakespeare, con Stefano Fresi, Violante Placido e Paolo Ruffini per la regia di Massimiliano Bruno (5, 6 e 7 aprile); “IL GABBIANO” di Checov,con Massimo Ranieri per la regia di Giancarlo Sepe (12, 13 e 14 aprile); “CONCERTO SINFONICO”, dedicato a Lorenzo Perosi dove sarà eseguita in prima assoluta la Suite n. 4 “Messina”, diretto dal M° Giuseppe Ratti (27 e 28 aprile); “CONCERTO SINFONICO” con Stefan Milenkovich (violino) diretto dal M° Bruno Cinquegrani (3 e 5 maggio) e si concluderà con l’operetta “LA VEDOVA ALLEGRA” per la regia di Victor Carlo Vitale e la direzione del M° Giuseppe Ratti.
Fuori abbonamento l’evento “CONCERTO ASHKENAZY”, già andato in scena lo scorso 30 novembre, con il direttore M° Vladimir Ashkenazy e Dimitri Ashkenazy (clarinetto) e un evento imperdibile, in cui gli spettatori faranno parte dello spettacolo: “LA CENA” di Giuseppe Manfridi, con Andrea Tidona, per la regia di Walter Manfrè (dal 14 al 22 maggio 2019), nel foyer del Teatro Vittorio Emanuele.
Il titolo immaginario della Stagione di Prosa 2018/2019 dell’EAR Teatro di Messina, – dichiara il Direttore artistico della sezione Prosa Simona Celi – potrebbe essere, e lo è per chi l’ha progettata, “La cultura allunga la vita”.
La stagione 2018\19 vede un percorso primario legato alla grande letteratura mondiale. Importanti romanzi messi in scena grazie ad allestimenti di primo piano, regie d’eccellenza ed attori di indiscussa fama. Si punta a regie di prim’ordine e ad artisti in grado di impreziosire il già prezioso palcoscenico di Messina.
… parto proprio dalla scelta dei testi e degli autori. Pirandello (nella sua dimensione letteraria e in quella teatrale), Victor Hugo, Dostoevskj, Cechov, ovvero sia l’immortalità. Il linguaggio a colori degli autori russi, il romanticismo di V. Hugo, la lucidità di Luigi Pirandello rappresentato un cammino meraviglioso tra ‘800 e ‘900. Un’occasione unica in cui la narrazione si fa azione scenica. Passiamo ad un’altra forma di immortalità attraverso Shakespeare, Moliere e il Pirandello teatrale. Tre autori in cui la parola ha attraversato il mondo e continua ad essere fonte di ispirazione per le nuove generazioni. Si continua la navigazione nella stagione approdando alla grande cultura americana del teatro; contemporaneo ci viene restituita attraverso David Mamet in uno degli ultimi suoi testi. Dalla grande letteratura alla drammaturgia contemporanea la distanza è assottigliata dalle letture drammaturgiche dei testi e tutto diviene immediatamente contemporaneo non soltanto nell’assolutezza della cultura ma anche nella restituzione al pubblico. Contemporaneità che ritroviamo poi negli autori italiani in Walter Fontana (autore per Aldo, Giovanni e Giacomo), in Spiro Scimone. Così come nel grandissimo teatro di Giuseppe Manfridi, autore di bellissimi testi teatrali che in questo spettacolo La Cena evidenzia tutta la potenza della sua costruzione drammaturgica.
Dal canto suo il direttore artistico della sezione Musica Matteo Pappalardo ribadisce che la programmazione di Musica e Danza 2018/2019 “Si rivolge a tutte le età, e soprattutto alle famiglie (per le quali abbiamo scelto appositamente alcuni spettacoli)”.
Gli spettacoli di danza, diversi per genere, stile e per il pubblico a cui si rivolgono fra cui la compagnia di Balletto di Roma, l'attesissima performance, con la sua splendida compagnia e con un gruppo musicale, di colui che viene unanimemente considerato “il più grande tanguero del mondo” e la rivisitazione in chiave contemporanea del Gran Ballo “Excelsior”, del 1881, su musiche di Romualdo Marenco. Lo spettacolo, per inciso, sarà preceduto da un laboratorio, al termine del quale saranno selezionati una decina di giovani danzatori del territorio che parteciperanno alla performance.
Strizza invece l'occhio al pubblico più giovane, ma non solo, la proposta leggera e divertente degli Oblivion, un quintetto vocale di indiscutibile bravura che si rifà dichiaratamente all'esperienza dell'irraggiungibile – e indimenticato – Quartetto Cetra (e alle parodie della cosiddetta “Biblioteca di Studio Uno”).
In cartellone tre appuntamenti sinfonici, oltre al concerto sinfonico del M° Vladimir Ashkenazy, un grande ritorno nella città dello Stretto, altri due appuntamenti di particolare interesse, caratterizzati – il primo (27 e 28 aprile) – da una prima esecuzione mondiale: quella della Suite n. 4 “Messina” che Lorenzo Perosi compose all'indomani del terremoto del 1908 (con relativa incisione in collaborazione con il Perosi Festival di Tortona); e dal ritorno, il secondo (3 e 5 maggio) sul podio, il M° Bruno Cinquegrani), del grande violinista Stefan Milenkovich (che terrà anche stavolta una masterclass), dopo il trionfale successo dell'anno scorso.
Uno dei più amati titoli della commedia musicale targata “Garinei e Giovannini” e l'operetta per antonomasia (e la più rappresentata), “La vedova allegra” di Léhar (in un allestimento prodotto dal nostro ente, con il Maestro Giuseppe Ratti sul podio e Victor Carlo Vitale alla regia), chiudono un cartellone che, al di là di gusti e tendenze settoriali e per differenti fasce d'età, intende riportare a teatro le famiglie.