Sullo scontro tra il sindaco e quella che è stata definita da Accorinti "certa stampa", si registra l'intervento dell'Ordine nazionale dei giornalisti. "Accuse generiche, ingiustificate e inaccettabili" commenta il vicepresidente nazionale dell'Ordine Santino Franchina "Il sindaco non può permettersi di sparare nel mucchio"
Dopo lo scontro tra Accorinti, Mantineo e “certa stampa” si registra l’intervento del vicepresidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti Santino Franchina che ha trasmesso una nota che riportiamo integralmente. Ieri sulla vicenda erano intervenuti anche il segretario provinciale dell’Associazione siciliana della stampa Giuseppe Gulletta e il componente della giunta regionale Assostampa Francesco Celi (vedi allegato).
“L’insofferenza del mondo politico nei confronti dei giornalisti che non si “inchinano” o non riportano asetticamente i comunicati stampa non è una novità e le accuse generalizzate sono il sintomo più evidente, e purtroppo sempre più frequente, dell’incapacità di accettare quella libertà di stampa che la nostra Costituzione pone a fondamento della democrazia- scrive nella nota il vicepresidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti Santino Franchina- La stessa insofferenza è stata manifestata, peraltro in una conferenza stampa, dal sindaco di Messina Renato Accorinti e dalla sua giunta con accuse generiche, ingiustificate e inaccettabili rivolte a tutta la categoria. Il sindaco di una città metropolitana come Messina non può permettersi di sparare nel mucchio e se ha delle accuse ben precise da muovere nei confronti di qualche collega lo faccia indicando nomi e cognomi, fatti, circostanze e prove. L’Ordine dei Giornalisti, nelle sedi opportune, saprà valutare eventuali comportamenti deontologicamente rilevanti ma non può consentire che si facciano insinuazioni che ledono gravemente l’immagine dell’intera categoria”.
Faccio pubblica ammenda per essere stato uno degli elettori del tibetano che dovrebbe essere denunciato, processato e condannato per millantato credito e truffa aggravata e continuata per essersi spacciato per capace amministratore pubblico, dimostrando poi sul campo tutto il contrario e di aver blandito una città colpevole solo di aver prestato fede ai suoi proclami. Ma chi passa dalla protesta, esercitata per 40 anni, deve fare un corso di educazione e di amministrazione pubblica prima di proporsi come esperto, a tal punto da voler fare il sindaco di una città come Messina, umiliata dai ladri di stato, da affaristi politici e galoppini. Che hanno avuto la furbizia di tirarsi indietro prima che la barca affondasse e far vincere un incapace
Faccio pubblica ammenda per essere stato uno degli elettori del tibetano che dovrebbe essere denunciato, processato e condannato per millantato credito e truffa aggravata e continuata per essersi spacciato per capace amministratore pubblico, dimostrando poi sul campo tutto il contrario e di aver blandito una città colpevole solo di aver prestato fede ai suoi proclami. Ma chi passa dalla protesta, esercitata per 40 anni, deve fare un corso di educazione e di amministrazione pubblica prima di proporsi come esperto, a tal punto da voler fare il sindaco di una città come Messina, umiliata dai ladri di stato, da affaristi politici e galoppini. Che hanno avuto la furbizia di tirarsi indietro prima che la barca affondasse e far vincere un incapace
e dae,finitela con stu xxxxxxxxxx ,non sa nemmeno cosa dice,i parla e basta,altro no sa fare.
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