Sentirsi vicini in tempi di #coronavirus. Quiz, disegni, una sorpresa per la festa del papà, tante le iniziative della Parrocchia S. Maria Immacolata.
Questo periodo storico sta cambiando le nostre abitudini, il Coronavirus ci impone di restare a casa, arrestando le comuni attività quotidiane; siamo costretti a mantenerci lontani gli uni dagli altri ma è incredibile quante iniziative solidali stiano nascendo, mostrando, invece, come siamo capaci di sentirci vicini. Ancora e molto di più.
Il virus separandoci sta, in realtà, cancellando le distanze, rivelando, finalmente, il valore dell’Altro.
Sono tantissime, per esempio, le iniziative organizzate dalla Parrocchia S.Maria Immacolata di Contesse per la sua comunità e quelle dei ragazzi del suo Oratorio S. Domenico Savio. Dal social quiz alle celebrazioni in diretta, nessuno è lasciato solo neanche un momento.
Le celebrazioni online
Tutto è partito con il parroco Padre Santino che, aiutato dal giovane seminarista Gianmarco Restuccia, ha mandato tramite i social un messaggio di forza e speranza alla sua comunità. “Raggiungo tutte le famiglie in questo momento particolare e di grande responsabilità personale. Vi abbraccio tutti da qui, potete trovarmi ogni volta che ne avete bisogno, continuiamo ad affrontare tutto questo insieme”.
Per continuare a stare vicini, i fedeli possono partecipare, in diretta Facebook, tutti i giorni, alla Santa Messa, al Rosario, alla Via Crucis il venerdì e all’adorazione eucaristica il martedì.
Le iniziative dei giovani
Ispirati dal loro parroco, i giovani dell’Oratorio non hanno voluto essere da meno, non abbandonando neanche un secondo i loro bambini, con cui non possono condividere l’abituale appuntamento del sabato pomeriggio. Ma a sostituirlo sono tantissimi giochi e attività con cui i ragazzi sono presenti, quotidianamente, sul loro profilo Instagram, per i bambini, ma anche per le mamme e i papà e per chiunque voglia un po’ di compagnia.
Il loro invito è quello di restare a casa, il loro impegno quello di sconfiggere la noia, il loro hashtag #noicisiamo. Perché noi possiamo esserci davvero, possiamo stringerci e divertirci anche da lontano. L’hanno dimostrato con le loro idee.
Ogni martedì, giovedì e sabato inizia il gioco a quiz, con un sacco di domande di cultura generale; si passa dall’indovinare come si chiamano le sorellastre di Cenerentola fino agli ingredienti necessari per fare il pane, e alla fine sono solo in tre ad essere nominati vincitori!
Sabato, invece, ogni bimbo o ragazzo potrà creare ed inviare il suo personale arcobaleno, o raffigurazioni di grandi e piccini che si stringono per mano, simboli di speranza, per testimoniare che tutto andrà bene.
E, ancora, passi di danza, musica e tante attività da svolgere insieme! Il programma si rinnova continuamente, una sorpresa speciale, infatti, è stata organizzata per la festa del papà di giovedì.
La festa del papà
È stato chiesto a chiunque volesse di realizzare disegni, poesie, filastrocche e opere d’arte per il proprio papà, accompagnate da una foto insieme a lui.
Le foto sono state, poi, attaccate tra i banchi della Chiesa, affinché la presenza di tutti fosse forte anche da casa.
“Questo è stato il vostro regalo per me, e adesso io ho il mio regalo per voi, durante una festa importante per tutti i papà e per noi sacerdoti che chiamate padri. Continuate ad essere, anche quando vi sentite stanchi, anche quando portate qualche ferita nel cuore, anche quando la vita è difficile. A volte sperimento anche io la fatica, le domande della fede, e mi chiedo è giusto lamentarmi? Quanti papà in questo momento, senza alcun lamento, fanno davvero tanto, guardo loro e trovo la forza e la voglia di andare avanti. Grazie” le parole di Padre Santino nel video dedicato alla festa.
Segnali di forza
Piccoli ma fondamentali segnali di forza e positività, come il cantare insieme nei balconi o lo spegnere tutte le luci e lasciarsi illuminare solo dalla torcia del telefono; segnali che accompagnano le giornate di tutti gli Italiani, ai quali Messina sta partecipando attivamente.
Non possiamo lasciarci andare alla tristezza, non possiamo indugiare nel malessere, o isolarci, dobbiamo notare la bellezza che c’è, che ci circonda e che creiamo, ritornare a casa per ritornare a noi stessi, per fiorire come sta fiorendo tutto intorno a noi in queste giornate che segnano l’avvicinarsi della primavera.
Perché se non va sottovalutato il virus, e l’importanza e la differenza che può fare il restare a casa di ciascuno di noi, allo stesso modo non va sottovalutato quanto di positivo stia nascendo a causa sua. Il virus ci sta cambiando, cambierà il nostro futuro e il valore delle nostre relazioni, se non dimenticheremo come ci sentiamo vicini oggi, anche a distanza di sicurezza, quando, domani, potremo abbracciarci forte di nuovo. Perché, racconta Padre Santino, quello che stiamo vivendo “è come il ritiro pre-campionato dei giocatori per poter essere, poi, migliori in campo”.
Siete eccezionali…