Appuntamento nel pomeriggio alla chiesa di Sant'Antonio e alle 21 nella chiesa di Sant'Elia
MESSINA – Oggi è “la Giornata della Misericordia”. Alle 17 Esposizione del SS. Sacramento, Coroncina alla Divina Misericordia con canti e preghiere, processione del SS. Sacramento all’interno della Basilica di Sant’Antonio, poi seguirà la solenne Santa Messa. Al termine, si svolgerà per le vie adiacenti una processione fiaccolata della misericordia, per chiedere a Dio, pace, serenità e gioia per la nostra città di Messina, che ha un forte bisogno di riconciliazione e di solidarietà guardando a coloro che sono emarginati, e desiderando una società più giusta, umana ed equa, dove si ponga al centro l’uomo, nella sua dignità di vivere, lavorare e sentirsi parte di una comunità civile e religiosa, che lo accolga, lo accompagni e lo promuova.
Inoltre continuerà la preghiera alla Divina Misericordia per il popolo dello Sri Lanka, colpito duramente dagli attentati terroristici.
Saranno esposte alla venerazione dei fedeli le reliquie di Santa Faustina Kowalska e San Giovanni Paolo II, dono alla Basilica da parte del Santuario
internazionale della Divina Misericordia di Cracovia e del segretario particolare del Papa Santo, il cardinale Stanislaw Dziwisz.
Alle 21, invece, nella chiesa di Sant’Elia, l’arcivescovo Mons. Giovanni Accolla presiederà la veglia di preghiera e riflessione per le vittime degli attentati che hanno insanguinato lo Sri Lanka nel giorno di Pasqua e per tutte le situazioni di conflitto e terrorismo che attraversano ogni latitudine del nostro pianeta.
Un momento fortemente voluto dal Pastore della nostra Chiesa locale per stare accanto alla numerosa comunità srilankese di Messina, la prima per numero di presenze con quasi 4mila residenti. Una comunità che si è ritagliata un posto importante nel comparto lavorativo dell’assistenza alla persona e della collaborazione domestica e che ha sviluppato nel tempo un protagonismo nel lavoro autonomo e nell’imprenditoria. Una comunità che ha vissuto con sgomento e dolore le notizie che giungevano dal Paese, ma che ha reagito con tutta la forza e la dignità di chi ha conosciuto la violenza e il lutto per tanti anni di guerra civile e per i disastri delle calamità naturali.
La veglia si svolgerà nella chiesa di Sant’Elia, sede della cappellania cattolica srilankese e rettoria dedicata alla promozione della pastorale per le migrazioni. I volontari dell’Ufficio diocesano Migrantes, diretto dal diacono Santino Tornesi, e i fedeli dello Sri Lanka, coordinati dal cappellano, Phillip Perera, animeranno il momento di preghiera e
riflessione.
Alla celebrazione saranno presenti i rappresentanti di altre religioni per condividere la vicinanza alla comunità srilankese, nella consapevolezza che, come si legge nel documento congiunto di Papa Francesco e del Grande Imam Ahmad Al-Tayyeb, “Il terrorismo esecrabile che minaccia la sicurezza delle persone, sia in Oriente che in Occidente, sia a Nord che a Sud, spargendo panico, terrore e pessimismo non è dovuto alla religione – anche se i terroristi la strumentalizzano – ma è dovuto alle accumulate interpretazioni errate dei testi religiosi, alle politiche di fame, di povertà, di ingiustizia, di oppressione, di arroganza”.