Scatta il countdown per raccogliere le idee innovative emerse dai cinque tavoli tematici che hanno animato la due giorni di lavori chiusi dall'assessore regionale al Turismo Anthony Barbagallo e dal ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini

Cala il sipario sugli Stati generali del turismo ospitati a Taormina e scatta il countdown per raccogliere le idee innovative emerse dai cinque tavoli tematici che hanno animato i lavori. L’attenzione è puntata sule start-up dei giovani imprenditori e sulle richieste che arriveranno alle aziende che si occuperanno di innovazione. Una maratona lunga 42 giorni, tanti quanti i chilometri della corsa su strada.

L’assessore regionale al Turismo Anthony Barbagallo, che insieme al ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha chiuso ieri pomeriggio i lavori all'hotel Nh, spiega che le richieste “saranno attese fino al 12 gennaio. Poi definiremo il Piano strategico del turismo, entro il 28 febbraio. Il vero obiettivo della nostra regione – chiosa Barbagallo – è diventare la quarta destinazione italiana. Lo abbiamo detto più volte: dopo Firenze, Roma e Venezia ci deve essere la Sicilia. Mentre adesso siamo all’ottavo posto. In virtù di un lavoro importante intorno al Piano strategico del turismo durato tre anni – prosegue l’assessore – è un obiettivo che tutti i siciliani possiamo davvero raggiungere. Il ministro Franceschini in questi anni ha ottenuto risultati importanti, tangibili con una proiezione sempre più incisiva dell’immagine dell’Italia e della Sicilia nel mondo”. Barbagallo non ha dubbi: “Dopo questa due giorni di battito nel contesto degli Stati generali, con un livello così importante di interlocutori quali ministri, sottosegretari, dirigenti generali, governo regionale, governo nazionale e parlamentari, la Sicilia e il mondo del turismo siciliano sono più forti, credibili e autorevoli”. E si guarda con grande interesse all’anno che verrà. Al “Turismo sostenibile”, che è il tema del 2017. L'anno del G7 nella Capitale siciliana del turismo.

“Siamo la Regione che ha speso di più sui treni storici e sul turismo sostenibile – evidenzia l'assessore Barbagallo – e proprio per questo ci candidiamo ad essere la Capitale del turismo sostenibile del 2017. Il ministro ha preso un impegno e credo che questa sia la ciliegina sulla torta degli Stati generali di Taormina”. Il forum è giunto al culmine di un anno che nel settore ha fatto registrare dati importanti, con una crescita robusta nell’Isola. A partire dal 10% negli alberghi e da quella spropositata e non calcolabile nei B&B e nelle seconde case. I musei e i luoghi d’arte hanno avuto un’impennata del 35% mentre gli aeroporti di Catania, Palermo e Comiso segnano + 28% + 17,55% e + 30%. Ma in crescita ci sono anche i croceristi e il turismo religioso. E’ il coronamento di un anno da incorniciare, frutto anche dell’assorbimento da parte della Sicilia di flussi diretti in Egitto e Tunisia, non più gettonate a causa dei rischi che ne potrebbero derivare.

Gli Stati generali di Taormina rientrano nel più ampio quadro strategico del turismo regionale. Ma non è tutto oro quel che luce. Alla due giorni si è discusso anche di criticità che riguardano strade, trasporti, ferrovie, tariffe aeree non sopportabili ed anche di Ponte sullo Stretto: “Necessario – rimarca il ministro Franceschini – per portare l’alta velocità, che si ferma a Salerno, anche in Sicilia”. Ma non si sa quando. L’assessore regionale Barbagallo ha inserito in questo contesto il costo per l’attraversamento dello Stretto di Messina “che penalizza di molto l’offerta turistica regionale. Ci sono tanti prodotti turistici che potremmo vendere insieme alla Regione Calabria, con le regioni del Mezzogiorno, ma 75 euro andata e ritorno o 58 se si rientra entro tre giorni – conclude – sono una tassa che i siciliani non meritano, a prescindere del reddito, dall’età e così via”.

Infine, ma non certo per ordine di importanza, la destagionalizzazione. Un tema che dovrà essere affrontato quanto prima al fine di trovare una soluzione concreta. Non è passato inosservato che il vertice del turismo abbia avuto luogo in una città “chiusa”, da ora fino in primavera. Gran parte delle strutture ricettive a cinque stelle è in… vacanza (ve ne sono aperte solo due, ma ancora per poco). In “ferie” anche i 4 stelle (ben 20).

Alla giornata conclusiva degli Stati generali hanno partecipato tra gli altri il presidente Cts Cunes-coordinamento città Unesco Enzo Bianco (sindaco di Catania), il presidente dell’Assovini Sicilia Francesco Ferreri, il presidente regionale di Confesercenti Sicilia Vittorio Messina (tra gli uditori anche il direttore Confesercenti Sicilia, Michele Sorbera) e il presidente del Gal Terra dell’Etna e Alcantara Concetto Bellia. Ed ancora: il giornalista del Corriere della sera Felice Cavallaro, il segretario generale del Comitato Taormina Arte Ninni Panzera, il presidente della sezione Turismo Confindustria Messina, il presidente della Commissione regionale antimafia Nello Musumeci, il sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe Castiglione, il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone e gli assessori regionali Alessandro Baccei, Maria Lo Bello, Antonello Cracolici e Carlo Vermiglio.

Carmelo Caspanello