Auspichiamo che le dimissioni di Saija siano irrevocabili. Così la Funzione pubblica Cgil che alza le barricate a difesa dei dipendenti dell'Ente Teatro Vittorio Emanuele finiti nel mirino delle dichiarazioni del sovrintendente.
Dopo le dimissioni del sovrintendente è la Funzione Pubblica Cgil ad aprire i fuochi, soprattutto alla luce delle dichiarazioni rese da Saija (anche nell’analisi economico-finanziaria e nella delibera 17) in merito ai dipendenti dell’Ente Teatro Vittorio Emanuele.
“Proclamiamo lo stato di agitazione- scrivono Clara Crocè, segretario generale Fp Cgil e Rosa Raffa, coordinatrice del settore, nel chiedere un incontro urgente con il Cda ed il presidente Puglisi- Auspichiamo irrevocabili le dimissioni del sovrintendente Saja. Vergognose le dichiarazioni sui lavoratori. Il sovrintendente nel puerile tentativo di addossare la responsabilità del fallimento sui lavoratori dimentica di dire che le scelte sono state operate in modo unilaterale. Se la macchina amministrativa non funziona la responsabilità è ascrivibile soltanto a lui”.
La FPCGIL ha chiesto di discutere la riorganizzazione e il funzionigramma in quanto atti adottati in modo unilaterale dal Sovrintendente, ricordando che il sindacato ha contestato la delibera n. 22 dell’11/5/2015, con la quale Saija ha provveduto all’approvazione del nuovo Regolamento di organizzazione, senza alcun confronto con le parti sociali.
“Successivamente- prosegue la nota- abbiamo contestato la nota prot. 1878 del 14/3/2016, e in allegato la bozza di delibera del Consiglio di Amministrazione dell’Ente , avente ad oggetto: “Indizione procedura concorsuale per il conferimento di nomina dei responsabili di Unità Organizzativa e per l'esame comparativo per il conferimento di incarichi di responsabili di unità operativa” unitamente al Bando per il conferimento di incarichi di unita organizzativa. Sulla formazione destinata ad uffici che secondo i vertici dell’Ente non sono in grado di essere efficienti la FpCgil si è detta favorevole, ma non ha condiviso il percorso scelto dal sovrintendente che ha trasformato un corso di formazione in una prova concorsuale con tanto di nomina di commissione giudicatrice”.
Crocè e Raffa ricordano infine la delibera 17 pubblicata nel sito dell’Ente nei giorni scorsi e che prevede, tra le altre cose, l’istituzione di uffici temporanei con l’utilizzo prioritariamente del personale dipendente ed eventualmente con affidamenti di incarichi a professionalità esterne. Uffici che, stando al provvedimento dovrebbero essere collocati in posizione di staff alla Sovrintendenza che esercita le funzioni di sovrintendenza e coordinamento e per i quali il limite di spesa è quello complessivamente previsto per l’anno 2015, così come di evince nella scheda predisposta dall’ufficio incrementato del 10%. “La scheda non risulta allegata alla delibera e quindi non si ha contezza di quanto sarà impegnato a tal fine. Tale atto – evidenza la segretaria generale Clara Crocè e Rosa Raffa coordinatrice del settore – contempla una vera e propria riorganizzazione senza che le organizzazioni sindacali siano state minimamente convocate e/o informate per discutere di una vera e propria riorganizzazione degli uffici dell'ente teatro, dando seguito ad un regolamento di organizzazione che a parere di questa sigla è palesemente illegittimo.Tutti atti che contribuiscono ad attribuire il comando ad un solo uomo, il sovrintendente Saija…”.
Da qui la richiesta di un incontro urgente con il Cda e la proclamazione dello stato di agitazione a tutela anche dell’immagine stessa dei lavoratori, dipinti come il vero problema dell’Ente.
R.Br.