Capo Alì: "Ennesima frana, le responsabilità del caso a chi farà orecchio da mercante"

Capo Alì: “Ennesima frana, le responsabilità del caso a chi farà orecchio da mercante”

Giusy Briguglio

Capo Alì: “Ennesima frana, le responsabilità del caso a chi farà orecchio da mercante”

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mercoledì 12 Novembre 2014 - 16:06

Il “Comitato No Frane” della riviera jonica messinese e la sezione messinese del Partito Comunista dei Lavoratori stanno preparando iniziative per richiamare l’attenzione sul problema della viabilità

Capo Alì è stato chiuso per permettere agli addetti ai lavori di mettere in sicurezza la zona. Gli interventi consisteranno nell’apposizione delle solite reti paramassi prima di riaprire il transito. Si è reso necessario infatti provvedere alla rimozione nell’area di alcuni massi che si sono staccati dalla parete rocciosa in seguito al forte temporale che si è abbattuto sulla provincia giovedì scorso.

L’accaduto non ha sorpreso i cittadini della riviera, abituati purtroppo a episodi del genere e Capo Alì è un’area infelice sotto questo aspetto, da sempre soggetta a smottamenti. Il pericolo di una frana non è l’unico problema, la chiusura di quel tratto di strada comporta una serie di conseguenze e di fastidi per gli automobilisti di Alì Terme costretti a imboccare l’autostrada per spostarsi verso Messina e viceversa.

Ci si interroga, dunque, sul perché non siano mai stati adottati provvedimenti più solidi delle reti paramassi che hanno, tra l’altro, dimostrato di non reggere il peso di certe rocce. Il “Comitato No Frane” della riviera jonica messinese e la sezione messinese del Partito Comunista dei Lavoratori stanno preparando iniziative per richiamare l’attenzione sul problema della viabilità, partirà una raccolta firme per pretendere dagli organi competenti la risoluzione definitiva del problema.

“Sono anni che si parla di questa ridicola situazione”, dichiarano “una strada con mille insidie tra la ferrovia e il costone roccioso, una strada che ogni giorno mette in pericolo centinaia di automobilisti che per raggiungere i luoghi limitrofi devono inevitabilmente attraversarla. La vicenda ha dell’incredibile”.

“Fondamentalmente il problema è politico/economico”, proseguono “vi siete chiesti come mai non è stato mai realizzata una galleria paramassi come quella che vi è in zona Isolabella nella strada che porta a Giardini Naxos? Qualcuno potrebbe speculare sulla manutenzione di quel tratto stradale fragile che durante l’autunno e l’inverno fa da cassa per molte ditte che curano per così dire la zona?”.

Tanti gli interrogativi posti dal Comitato No Frane e dalla sezione messine del Partito Comunista che annunciano che verrà depositato un esposto in procura: “Adesso vogliamo delle risposte immediate in merito alla vicenda in oggetto, e addosseremo tutte le responsabilità del caso a chi farà orecchio da mercante , sottolineando che per avere una corretta manutenzione di questo tratto stradale non occorre la rete ridicola per contenere la montagna ma occorre una protezione in cemento armato che garantisca l’incolumità dei cittadini”.

Giusy Briguglio

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