Raccolta a singhiozzo e rifiuti per strada: nuova protesta dei lavoratori

Raccolta a singhiozzo e rifiuti per strada: nuova protesta dei lavoratori

Francesca Stornante

Raccolta a singhiozzo e rifiuti per strada: nuova protesta dei lavoratori

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martedì 21 Aprile 2015 - 23:37

Dopo lo sciopero di sabato non si è ancora sbloccato il pagamento degli stipendi per gli operatori di Messinambiente che oggi tornano a protestare con assemblee sindacali ad ogni turno. Per le strade si iniziano a registrare le conseguenze, tante le zone in cui la spazzatura inizia ad accatastarsi. Ma non è l'unico problema.

Due ore di assemblea per ogni turno, ancora una volta per reclamare lo stipendio che continua a non arrivare. I lavoratori di Messinambiente tornano in protesta a distanza di pochi giorni dallo sciopero di sabato che ha registrato un’adesione massiccia tra gli operatori della società di via Dogali. A quanto non è bastato lo stop al servizio di raccolta e dunque è scattata la nuova protesta che oggi vedrà i servizi ridotti ai minimi termini e due ore di assemblea sindacale durante ogni turno di lavoro.

I dipendenti di Messinambiente hanno deciso di reagire e di alzare la voce contro quella che è diventata ormai una consolidata prassi, cioè il pagamento in ritardo dello stipendio. Si tratta quasi sempre di pochi giorni, per fortuna sono lontani i ricordi delle proteste per arretrati che si accumulavano nei mesi, i lavoratori però non possono tollerare neanche pochi giorni di ritardo perché i mutui, le bollette o il conto del supermercato non aspettano nessuno.

Un ritardo che, spiega la Fp Cgil, questa volta sembra essere stato causato da un errore nella determina partita dal Dipartimento Ambiente retto dal Dirigente Domenico Signorelli, ciò che preoccupa adesso è che trascorrerà almeno un’altra settimana, se tutto va bene, prima che i lavoratori possano ritrovarsi con gli stipendi in tasca. Una vicenda che per il sindacato di Clara Crocè non può non accendere l’attenzione sulla palese disorganizzazione degli uffici comunali, sulla mancata stabilizzazione e integrazione oraria dei precari che potrebbero far funzionare meglio la burocrazia comunale, sulla totale paralisi dell’amministrazione e del Direttore generale Antonio Le Donne che avrebbero dovuto “rivoluzionare” la macchina amministrativa e che invece hanno lasciato tutto com’era.

Il risultato, in questo caso, lo devono scontare i lavoratori di Messinambiente che continueranno con le azioni di proteste fino a quando non ci sarà almeno una data certa sul pagamento di questa mensilità.

Intanto in città iniziano a registrarsi diverse situazioni di criticità, numerose le segnalazioni di cumuli di immondizia intorno ai cassonetti e sui marciapiedi, soprattutto se ci si spinge verso i villaggi più periferici. Già sabato, nel giorno dello sciopero, il liquidatore di Messinambiente Alessio Ciacci aveva garantito che nel giro di poco tempo sarebbe tornato tutto alla normalità, la protesta di oggi però renderà le cose più difficili e inevitabilmente serviranno altri giorni per ripulire le strade dalle cataste che si sono accumulate nel fine settimana e che oggi continueranno a crescere.

I timori però vanno oltre lo stipendio. Lavoratori e Fp Cgil guardano al prossimo 30 giugno, quando i servizi di Messinambiente, quindi anche gli operatori, dovrebbero essere trasferiti all’Amam. Così ha stabilito l’amministrazione Accorinti, una soluzione tampone vista la scadenza fissata per l’operatività della società di via Dogali per l’impossibilità di un ulteriore rinnovo della proroga del servizio di gestione dei rifiuti messinesi. Il progetto a lungo termine resta sempre la Multiservizi, i tempi però sono strettissimi e dunque l’amministrazione ha partorito l’operazione Amam che dovrebbe essere una sorta di ponte verso la grande azienda comunale che dovrà occuparsi non solo di rifiuti, ma anche di trasporti e servizi sociali.

La Fp Cgil teme che non ci siano più i tempi necessari per portare a compimento questo iter entro il 30 giugno, non è chiaro però cosa potrebbe succedere nel caso in cui l’amministrazione non dovesse arrivare pronta a quella data. Di certo non si potrebbe interrompere il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti, dunque potrebbe esserci l’ipotesi di un affidamento esterno, ipotesi che preoccupa non poco la segretaria della Fp Cgil Clara Crocè. Di questo si parlerà nella riunione già fissata per il prossimo mercoledì 29 tra sindacati, gli assessori Ialacqua e Signorino, il segretario Le Donne per capire quali sono i passi che l’amministrazione intende compiere e soprattutto se si tratta di un percorso che si concretizzerà entro il 30 giugno. Al momento è tutto sulla carta. E si sa che tra il dire e il fare…

Francesca Stornante

12 commenti

  1. E IL CALDO STA PER INIZIARE. L’ESTATE E’ ALLE PORTE CON SPAZZATURA TOPI E SCARAFAGGI O SCARAVAGGHI. BELLA ACCOGLIENZA PER DECINE E DECINE DI NAVI CROCIERA. ANDATE A COGHIRI A LIVI DETTO IN SICILIANO. CITTA’ MORENTE.

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  2. E IL CALDO STA PER INIZIARE. L’ESTATE E’ ALLE PORTE CON SPAZZATURA TOPI E SCARAFAGGI O SCARAVAGGHI. BELLA ACCOGLIENZA PER DECINE E DECINE DI NAVI CROCIERA. ANDATE A COGHIRI A LIVI DETTO IN SICILIANO. CITTA’ MORENTE.

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  3. mi sa tanto di disorganizzazione e un po’ di ostruzionismo.
    Dirigenti che sbagliano a fare le determine ( perché non sostituirli ? e come continuano a fare i dirigenti ?) personale precario magari ad orario ridotto da cui dipende tutto l’iter amministrativo ecc. .A farne le spese sono quei poveri lavoratori che si sporcano le mani e noi cittadini.

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  4. mi sa tanto di disorganizzazione e un po’ di ostruzionismo.
    Dirigenti che sbagliano a fare le determine ( perché non sostituirli ? e come continuano a fare i dirigenti ?) personale precario magari ad orario ridotto da cui dipende tutto l’iter amministrativo ecc. .A farne le spese sono quei poveri lavoratori che si sporcano le mani e noi cittadini.

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  5. RENATO sindaco ha fatto il miracolo di garantire,in un contesto di dissesto guidato e con i limiti imposti dalla Corte,stipendi puntuali non solo ai messinesi di Palazzo Zanca ma anche a quelli di ATM e MessinAmbiente,lo ha fatto utilizzando lo strumento delle ANTICIPAZIONI DI CASSA e finanziandosi con un titolo partita di giro,le entrate da SERVIZI PER CONTO DI TERZI.E’ stata una scelta politica coraggiosa,non condivisa da chi è contro TUTTO E TUTTI.Oggi la situazione è disperata,LA CASSA E’ VUOTA.Faccio parlare le cifre,ad oggi abbiamo chiesto al tesoriere UniCredit che gongola anticipazioni per €34.159.334,abbiamo rimborsato SOLTANTO €12.453.088,una differenza di €21.716.281 da rimborsare SUBITO con le prime entrate quindi niente stipend

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  6. RENATO sindaco ha fatto il miracolo di garantire,in un contesto di dissesto guidato e con i limiti imposti dalla Corte,stipendi puntuali non solo ai messinesi di Palazzo Zanca ma anche a quelli di ATM e MessinAmbiente,lo ha fatto utilizzando lo strumento delle ANTICIPAZIONI DI CASSA e finanziandosi con un titolo partita di giro,le entrate da SERVIZI PER CONTO DI TERZI.E’ stata una scelta politica coraggiosa,non condivisa da chi è contro TUTTO E TUTTI.Oggi la situazione è disperata,LA CASSA E’ VUOTA.Faccio parlare le cifre,ad oggi abbiamo chiesto al tesoriere UniCredit che gongola anticipazioni per €34.159.334,abbiamo rimborsato SOLTANTO €12.453.088,una differenza di €21.716.281 da rimborsare SUBITO con le prime entrate quindi niente stipend

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  7. Quando scrivo di SPESA CORRENTE fuori controllo lo faccio per sensibilizzare i messinesi che vivono di Palazzo Zanca,quindi non solo i dipendenti del Comune ma di ATM,MessiAmbiente,Cooperative Sociali,il ristretto numero di imprese e avvocati di fiducia,i creditori spesso creati da una organizzazione ottocentesca degli uffici,insomma tutti quelli a cui abbiamo diviso dal primo gennaio ad oggi €58.902.990 di SPESA CORRENTE a fronte di ENTRATE CORRENTI per €38.429.322.Signori c’è una differenza di €20.473.668,si chiama MARGINE ed è negativo,molto negativo,ci costringe a finanziarci ricorrendo a UniCredit.Cari concittadini dovete porvi questo problema,non siete impiegati dello Stato,i vostri stipendi dipendono dai nostri TRIBUTI,i nostri soldi

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  8. Quando scrivo di SPESA CORRENTE fuori controllo lo faccio per sensibilizzare i messinesi che vivono di Palazzo Zanca,quindi non solo i dipendenti del Comune ma di ATM,MessiAmbiente,Cooperative Sociali,il ristretto numero di imprese e avvocati di fiducia,i creditori spesso creati da una organizzazione ottocentesca degli uffici,insomma tutti quelli a cui abbiamo diviso dal primo gennaio ad oggi €58.902.990 di SPESA CORRENTE a fronte di ENTRATE CORRENTI per €38.429.322.Signori c’è una differenza di €20.473.668,si chiama MARGINE ed è negativo,molto negativo,ci costringe a finanziarci ricorrendo a UniCredit.Cari concittadini dovete porvi questo problema,non siete impiegati dello Stato,i vostri stipendi dipendono dai nostri TRIBUTI,i nostri soldi

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  9. E nelle periferie si tenta la farsa della differenziata… Io capisco sempre meno le “logiche” di questa città…

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  11. Io non ho la competenza né le informazioni che ha lei, però da sempre mi faccio una banalissima domanda (che sorge spontanea dopo la sua conclusione, ovvero che gli stipendi dipendono dai tributi): com’è possibile che il cittadino italiano, che paga fior di tasse ovunque, dalla benzina alla casa, dall’Iva a ogni altro genere di obolo, debba sempre prendere atto che i conti pubblici sono in rosso, che le pensioni future sono utopia, che lo Stato non riesce a garantire quasi nulla, che ci sono tagli ovunque e che gli stipendi siano un’altra rischiosa scommessa? Semplicemente non è accettabile, vista la mole oceanica di denaro che versiamo nelle casse dell’Italia ogni istante della nostra esistenza…

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  12. Io non ho la competenza né le informazioni che ha lei, però da sempre mi faccio una banalissima domanda (che sorge spontanea dopo la sua conclusione, ovvero che gli stipendi dipendono dai tributi): com’è possibile che il cittadino italiano, che paga fior di tasse ovunque, dalla benzina alla casa, dall’Iva a ogni altro genere di obolo, debba sempre prendere atto che i conti pubblici sono in rosso, che le pensioni future sono utopia, che lo Stato non riesce a garantire quasi nulla, che ci sono tagli ovunque e che gli stipendi siano un’altra rischiosa scommessa? Semplicemente non è accettabile, vista la mole oceanica di denaro che versiamo nelle casse dell’Italia ogni istante della nostra esistenza…

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