Per la Uiltrasporti la grande adesione registrata nell'isola è stata una grande prova da parte dei lavoratori del comparto che hanno risposto presente alla mobilitazione nazionale indetta da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti contro la diffusione crescente dell'autoproduzione che sacrifica la sicurezza
Grande è stata l'adesione allo sciopero riscontrata ieri in Sicilia – dichiara Agostino Falanga segretario generale Uiltrasporti Sicilia – e questo conferisce alle organizzazioni sindacali maggiore potere contrattuale ai prossimi tavoli di trattativa per opporsi al tentativo datoriale di ottenere sempre maggiori economie e profitto ricorrendo all'autoproduzione nei porti a discapito della sicurezza a bordo delle navi e di centinaia di posti di lavoro dei lavoratori delle tante realtà siciliane. Un disegno quello datoriale – conclude Falanga – che non può e non deve realizzarsi e a cui il sindacato confederale che oggi ha dimostrato di essere compatto e rappresentativo si oppone e si opporrà sempre "
"Lo sciopero, che ha unito i lavoratori marittimi e quelli dei porti, segna una svolta importante, ed è una prima iniziativa di mobilitazione contro l’immobilismo del Ministero dei Trasporti e la compiacenza delle Autorità competenti”. E’ il commento del Segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, sullo sciopero nazionale che ha registrato punte altissime di adesione.
“Le regole esistenti devono essere applicate – spiega Tarlazzi – affinché l’autoproduzione non sia autogestita dagli armatori e non diventi sinonimo di sfruttamento e di pericolosissimo abbassamento dei livelli di sicurezza sul lavoro del personale marittimo imbarcato. Né tanto meno essa deve significare lo squilibrio degli organici dei porti, che finirebbe con l’incidere sui conti pubblici, per un maggior utilizzo della indennità di mancato avviamento dei lavoratori portuali”.
“Su questo chiediamo l’intervento immediato delle istituzioni – conclude il Segretario Nazionale della Uiltrasporti – e contemporaneamente chiediamo l’intervento immediato sugli incidenti sempre più frequenti nei porti, con l’emanazione urgente degli aggiornamenti ai decreti 271 e 272, pronti ormai da molto tempo. Chiediamo, infine, che le autorità competenti svolgano ed interpretino il proprio ruolo nell’interesse generale della portualità e delle attività marittime, coerentemente ai dettami del nostro ordinamento”.