Il nuovo Dpcm dispone lo stop al mondo della cultura. Proteste in tutta Italia. Duro commento dell'assessore regionale Samonà
Ad accogliere gli appelli disperati del mondo della cultura, ma anche della ristorazione, dei bar e dello sport è l’assessore regionale ai beni culturali Alberto Samonà. L’ultimo Dpcm è un colpo di grazia per settori che a stento erano riusciti a iniziare la ripresa in estate. Lo stop alle 18 per i locali e la chiusura totale per teatri, cinema, sale, di fatto si condanna migliaia di persone al fallimento. Eppure in un documento della Conferenza Stato Regioni i presidenti avevano chiesto di evitare misure così penalizzanti.
Colpo di grazia a un settore
“Con questo dpcm – commenta Samonà– il governo PD, M5S, Leu e Italia Viva darà il colpo di grazia a centinaia di migliaia di attività commerciali, che non potranno sopportare il peso di simili provvedimenti e saranno costrette alla chiusura. Ancora una volta, Conte e il suo governo non hanno ascoltato in alcun modo le istanze avanzate dalle Regioni italiane, che avevano suggerito misure non penalizzanti per le categorie produttive. Migliaia di imprese che, responsabilmente, proprio come ha fatto la Sicilia, avevano adottato limitazioni e provvedimenti di contenimento dei contagi, senza infierire su coloro che hanno subito in questi mesi perdite economiche senza precedenti e che per ripartire avevano adottato tutte le misure di sicurezza richieste dai protocolli sanitari”.
Secondo l’assessore penalizzare il mondo della cultura (con la sospensione degli eventi teatrali, musicali e cinematografici), della ristorazione e dello sport (con la chiusura di piscine e palestre) vuol dire non conoscere il Paese reale e non avere riguardo dei milioni di Italiani che si ritrovano adesso dinanzi a un futuro sempre più incerto.