Nota della società Acr Messina. Dal disimpegno, al passaggio quasi certo, al colpo di scena finale
“L’A.C.R. Messina comunica la chiusura definitiva delle interlocuzioni sulla compravendita con il dott. Mannino. Si comunica, inoltre, che da alcuni giorni è stata avviata la programmazione della nuova stagione sportiva che verrà illustrata nei prossimi giorni” è il comunicato diffuso nella tarda serata di martedì 27 giugno dalla società.
Un esito che è sembrato scontato dopo gli avvenimenti degli ultimi giorni, che hanno ruotato per lo più sull’iscrizione da presentare e gli obblighi, anche economici, che ne conseguivano. Ma è una decisione che, a guardare indietro di settimane, ha ribaltato quando detto più volte dallo stesso Sciotto.
Sciotto rilancia per il settimo anno
L’imprenditore delle automobili di Gualtieri Sicaminò si appresta adesso a iniziare la sua settima stagione alla guida del Messina, la terza tra i professionisti. Come anticipato qualche giorno fa l’intenzione di Sciotto era di continuare lui in prima persona e questa comunicazione fuga ogni dubbio.
Una volta fattosi carico della nuova iscrizione, che comprendeva saldare i debiti, vero scoglio della trattativa e motivo a quanto sembrava fondante del “disimpegno” promesso, facendosi due conti l’attuale proprietà avrà valutato che tanto valeva continuare senza vendere.
Rapporto coi tifosi ai minimi, idea proseguire con Raciti
La situazione comunque appare più complicata degli anni scorsi perché dopo un anno intero di contestazioni coi tifosi questa scelta ha spiazzato molti che già vedevano in Mannino una possibile ventata di novità in società e che, a quanto dice Sciotto e si attende replica dell’imprenditore palermitano, non ci sarà.
Per questo il patron sta pensando seriamente, per la prima volta nei suoi sette anni di presidenza, di affidarsi a Raciti provando a dare continuità, i contatti con l’allenatore catanese ci sarebbero già stati. Mentre è ormai andato via il ds Logiudice, sul mercato comunque il Messina ha sette giocatori sotto contratto (Daga, Fumagalli, Kragl, Ragusa, Iannone, Ortisi, Ferrara) e sei che possono essere rinnovati con opzione lasciata dal precedente lavoro dei direttori sportivi (Angileri, Trasciani, Marino, Versienti, Grillo, Salvo) insomma una base da cui ripartire ci sarebbe.
Tutte le tappe della mancata cessione
13 maggio: il Messina si salva dopo aver battuto la Gelbison nel ritorno del playout.
18 maggio: conferenza stampa di disimpegno del presidente Sciotto che dice: “Il Messina è in vendita non iscriverò la squadra”.
26 maggio: il sindaco di Messina Federico Basile, dopo aver incontrato il presidente Sciotto, svela di aver ricevuto una proposta al Comune via pec (scopriremo poi che è dell’imprenditore palermitano Fabrizio Mannino) e contestualmente dice che c’è un’altro soggetto interessato (Manuele Ilari) che ha avuto contatti direttamente con la società.
30 maggio: la proprietà dell’Acr Messina fa sapere di aver rifiutato la prima offerta di Mannino, ma non chiude la porta in vista di una futura “trattativa seria”.
12 giugno: dopo giorni di “due diligence” è la settimana decisiva che si apre con l’arrivo di Mannino a Messina sembra per gli ultimi dettagli da definire faccia a faccia. Si incontra con il sindaco Basile a Palazzo Zanca e con Sciotto in concessionaria.
13 giugno: la pista si raffredda, le due parti sembrano non trovarsi sulla situazione debitoria. Nel frattempo il sindaco Basile profetizza l’iscrizione del Messina, da parte di Sciotto, anche senza cessione. In serata l’accordo sembra ormai dato per fatto, le due parti si sono venute incontro su ciò che era motivo di contenzioso.
14 giugno: la trattativa ha preso una brutta piega e rischia di saltare tutto, le parti si sentono e trattano ma, visto anche il patto di riservatezza in essere, non usciranno dichiarazioni pubbliche. Anche se circola tra i tifosi una conversazione telefonica.
15 giugno: il presidente Sciotto rilascia una nota alla stampa in cui chiude definitivamente la trattativa con Mannino che “non ha fornito garanzie”. Replicherà qualche ora dopo Mannino in una conferenza stampa convocata di fretta e furia al Royal, il nodo è l’iscrizione. Sciotto pensava di cedere e non farla, per Mannino visti i tempi stretti dava per scontato la facesse il presidente. Mannino sostiene di non aver ricevuto tutti i documenti e i debiti sono maggiori di quanto dica Sciotto e non vuole comprare al buio. Segue un bagno di folla coi tifosi messinesi e la promessa di restare a Messina e di essere disponibile.
16 giugno: circola la notizia, non verificata e che TempoStretto non ha dunque pubblicato, che le parti si siano riavvicinate e Sciotto rispetterà le scadenze e gli adempimenti entro il 20 giugno.
17 giugno: altra smentita categorica di Sciotto che a tre giorni dalla scadenza per l’iscrizione fa sapere a Gazzetta del Sud che non iscriverà la squadra. Qualcuno pensa anche ad una sorta di vendetta nei confronti dei tifosi che, durante la stagione e in modo sempre più veemente, lo hanno contestato.
18-19 giugno: due giorni dove non ci sono ufficialità ma si leggono tanti appelli dei tifosi che chiedono al presidente Sciotto un ultimo atto d’amore. Nel frattempo alcuni rilanciano la voce che Ilari, che in questa fase era rimasto sullo sfondo, abbia incrementato la sua offerta iniziale grazie ad un socio e rientrerebbe in gioco.
20 giugno: nel pomeriggio gli stipendi dei calciatori vengono saldati, fanno parte delle ultime tre mensilità rimaste in sospeso. Viene fatta una fidejussione assicurativa, probabilmente per permettere in seguito la cessione. In serata il segretario Failla chiama alcuni organi di stampa per confermare che l’iscrizione è stata presentata.
21 giugno: prosegue il silenzio della società che in un momento così delicato non conferma né smentisce e non comunica più tramite l’ufficio stampa ma affida direttamente le comunicazioni al segretario Failla. Solo nel pomeriggio giunge una nota della società che conferma ufficialmente che tutti gli incartamenti per l’iscrizione sono stati inviati nei tempi prestabiliti.
27 giugno: la Covisoc inizia le verifiche sulle regolarità della domande presentate. Il Messina nei giorni passati ha ottenuto l’ok della Questura per l’utilizzo dello stadio “Franco Scoglio”, capienza massima 6900 posti. In serata arriva la nota, che state leggendo, della società che di fatto chiude a qualsiasi cessione.
Quando il cavallo non vuole bere è inutile che gli fischi.