Storia di Sara, sola e sfrattata in una Messina dove l'emergenza è la casa

Storia di Sara, sola e sfrattata in una Messina dove l’emergenza è la casa

Marco Olivieri

Storia di Sara, sola e sfrattata in una Messina dove l’emergenza è la casa

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mercoledì 08 Febbraio 2023 - 17:30

55 anni, dopo la morte della madre la donna ha perso il lavoro e ha dovuto lasciare la sua abitazione il 9 gennaio

MESSINA – Una famiglia che si è dissolta durante la pandemia e uno sfratto avvenuto il 9 gennaio, in una traversa del viale Europa. Al centro della storia una signora di 55 anni, la chiameremo Sara, che è rimasta da sola. Una storia di malessere acuito dalle restrizioni durante l’emergenza Covid e dal disagio abitativo. La madre è morta, i fratelli sono lontani, e lei si è ritrovata in una condizione psicologica e sociale sempre più drammatica. Una storia di solitudine, a Messina, e d’impossibilità a continuare a pagare l’affitto. Subito dopo la morte della madre, e nella fase d’esplosione del Covid, Sara ha perso il lavoro. Da qui la sua emergenza economica. La sua storia, una come tante, ci è stata raccontata dall’Unione inquilini, che si è presa cura della situazione, divenuta sempre più insostenibile. Nel frattempo, la signora Bruna Vincenzi, di cui già ci siamo occupati, ha ottenuto un rinvio dello sfratto in attesa di una soluzione.

La casa e il lavoro sono le due emergenze maggiori a Messina ma stentano a entrare nell’agenda quotidiana mediatica. Come se rischiassero di rimanere nell’ombra, pur essendo due priorità fondamentali per dare un futuro a questa città.

L’esecuzione dello sfratto e poi una casa di fortuna in attesa di una soluzione

La sentenza di sfratto era arrivata prima e l’esecuzione è stata bloccata nel periodo della pandemia. La gestione familiare era affidata prima alla madre e così Sara si è trovata in una condizione interiore d’estrema fragilità. Non ha ottenuto un ridimensionamento dell’affitto e, una volta terminato il blocco degli sfratti, non le è rimasta alternativa se non quella d’abbandonare l’abitazione. La cinquantacinquenne prende da poco tempo una pensione d’invalidità ed è sostenuta pure dal reddito di cittadinanza, fondamentale per trovare una nuova casa in affitto. Nel frattempo, l’Unione inquilini ha trovato una soluzione temporanea: un’abitazione, per un anno al massimo, in vista di un affitto più stabile. Sara si è pure sentita sdradicata, lei che già si trovava in una condizione psicologica problematica, perché il luogo è lontano da dove abitava e l’allaccio della luce è arrivato con ritardo.

Già il quinto caso di disagio psicologico e sociale nel 2023

L’affitto che la donna può sostenere è davvero basso, collegato al contributo di locazione fino a 280 euro previsto dal reddito di cittadinanza. Si tratta del quinto caso, fanno sapere dall’Unione inquilini, nel quale il disagio psicologico e sociale sfocia in quello abitativo, con difficoltà a trovare una nuova casa a prezzi bassi. Non solo famiglie con minori e persone con disabilità ma anche tanti individui isolati, con problemi resi più gravi dalle chiusure nel periodo della pandemia, oggi fanno parte del popolo degli sfrattati messinesi. Singoli spesso preda delle dipendenze, come l’alcool, ad esempio.

“Perché non creare finalmente l’Agenzia sociale per la casa?”

Un problema sollevato dai volontari è che gli operatori di Messina Social City ruotano ogni sei mesi e si perdono in questo campo preziosi punti di riferimento. La partecipata del Comune può occuparsi della collocazione temporanea di persone in difficoltà e il Comune può procedere a un’assegnazione in deroga degli alloggi popolari. “Purtroppo il Covid ha dato il colpo di grazia a persone che già vivevano una grande precarietà. Dalle istituzioni vorremmo un cambio di passo: l’Agenzia sociale per la casa è un progetto ancora attuale. Il volontariato, laico e cattolico, non può essere lasciato solo e servono più assistenti sociali. Comune, Asp e terzo settore dovrebbero agire in sinergia”, sottolineano i rappresentanti dell’Unione inquilini.

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2 commenti

  1. salve io sono un padre di famiglia che vivo facendo viaggi e traslochi se la signora in questione avrebbe bisogno di trasportare delle cose …ne sarei grato di poterla aiutare ovviamente gratis …grazie e arrivederci

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  2. Unione Inquilini 10 Febbraio 2023 13:15

    Grazie mille Fabio: la solidarietà si dimostra con atti concreti.

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