Vanta radici lontane nel tempo questa meravigliosa sfida alla fatica che, da appuntamento tra amici, è diventata ormai una “classica” ricca di fascino del podismo messinese
E’ quasi tutto pronto per la settima edizione della Scalata Dinnamare, in programma domenica (partenza ore 9 dal campo d’atletica “Santamaria”)
Si tratta di un appuntamento divenuto ormai classico. Sono in tanti a vantare la paternità dell’originale idea di una gara in salita sulle strade dei colli. In realtà, la storia di questa meravigliosa follia si può dividere in tre momenti. Inizialmente fu Giovanni Lo Presti, personaggio noto tra i podisti peloritani, a dare appuntamento ad alcuni amici per una “sgambata” lunga quasi 20 chilometri e con arrivo al santuario. Ad animare tutti era l’amore per lo sport e la voglia di sfidare se stessi e gli altri su un percorso impossibile, da “veri uomini di ferro”. A spingerli poi fu un altro personaggio dell’atletica messinese, Giovanni Barbiglia. A lui va riconosciuto il merito di aver portato avanti una tradizione che si rinnovava ogni anno nel mese di agosto. Barbiglia, grande appassionato e tuttora atleta di buon livello, sognava che quel momento di incontro con gli amici podisti diventasse una gara a tutti gli effetti.
E’ il 2005 quando la Podistica Messina, incoraggiata dallo stesso Barbiglia e sostenuta dal suo fraterno amico Michele Scarantino, purtroppo scomparso alcuni anni fa, riesce a realizzare quel sogno. Esattamente il 19 giugno Massimo Lisitano (allora Indomita Torregrotta) taglia per primo, in 1h 29’ 42”, il traguardo della Prima Scalata Dinnamare. Tra le donne si impone Corinna Palmieri (Marathon Club Taormina) in 2h 36’ 51”. In quell’anno, così come nel successivo, viene disputata una gara parallela con arrivo al traguardo intermedio di Don Minico. Nel 2006, la “Scalata Dinnamare” cresce ed attira l’attenzione di un atleta che gareggia per una società sarda, la Futura Cagliari. Si tratta di Carlo Meloni che, in 1h 27’ 50”, stabilisce il record della corsa. Prima vittoria di Caterina Gianò (Atletica Torrese) in 1h 54’ 17”, anche questo nuovo primato al femminile. Nel 2007, è ancora un atleta di una società sarda, l’Atletica Gonnesa Cagliari, a trionfare; Corrado Mortillaro se ne va tutto solo sin dai primi metri e conclude in 1h 25’ 16”. Maria Sella (CUS Catania) facendo segnare, invece, quello che è l’attuale record “rosa” della manifestazione: 1h 43’ 38”. Nella successiva edizione, è il simpatico “guascone” Filippo Lazzara, della Moretti Porto Sant’Elpidio, a sbaragliare la concorrenza in 1h 21’ 55”, confermando la classe innata che lo ha reso protagonista ad alti livelli. La prova femminile è appannaggio di Cinzia Parisi (Prosport 85), che termina la sua fatica in 2h 11’ 15”. Nel 2009 inizia l’era di Bibi Amhad, del CUS Palermo, che con una progressione irresistibile va subito via e vince in 1h 20’ 19”. Tra le donne, invece, è l’anno di Letizia Costa (Podistica Messina), che, poco dopo il suo rientro alle competizioni, taglia per prima il traguardo in 2h 06’ 26”. Dodici mesi dopo Bibi si migliora ulteriormente con 1h 18’ 31”, un tempo stratosferico, attuale record della Scalata. Caterina Gianò (Atletica Torrese) bissa il successo del 2007, unica donna ad aver vinto due volte (1h 46’ 39”). Domenica si corre l’edizione 2011, un altro capitolo da scrivere ed un grazie enorme da rivolgere a Giovanni Lo Presti, Giovanni Barbiglia, alla Podistica Messina e all’indimenticato Michele Scarantino. (www.messinadicorsa.it)
