FuoridiMe:"Quando torno a Messina guardo tutto con occhi nuovi ma non resto"

FuoridiMe:”Quando torno a Messina guardo tutto con occhi nuovi ma non resto”

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domenica 07 Maggio 2017 - 06:23

Continua la collaborazione di Tempostretto con www.fuoridiMe.com, con la storia di Francesco, 23 anni. Ha studiato a Roma ed in Svezia ed oggi è alle prese con le prime esperienze lavorative

Vorrei iniziare la mia storia portando indietro il tempo alla metà del Maggio 2011, quando vidi il mio nome nella lista dei futuri studenti dell’università LUISS Guido Carli.

Ricordo ancora bene la sensazione che provai, ero estasiato al pensiero di questa grande opportunità: iniziare gli studi universitari in una prestigiosa università, che avrebbe comportato certamente tanti sacrifici e responsabilità in più.

Arrivò settembre ed i miei sentimenti di estasi erano già svaniti e all’inizio avevo tanta paura. Di colpo mi ritrovai in una città di tre milioni di abitanti, Roma, in un contesto accademico molto competitivo e motivante, senza pranzi o cene già pronte e ne tanto meno camicie stirate.

Interessato sin dall’ultimo anno del percorso liceale, ho frequentato il corso di laurea triennale in Economia e Management, con una specializzazione durante il terzo anno in Gestione d’impresa.

Se potessi riassumere i primi tre anni universitari, direi che è stato un viaggio bellissimo, ricco di tantissime esperienze: i primi esami che non furono adeguati alle mie aspettative – diritto privato fu un’odissea – la difficoltà ad ambientarsi, le nuove, solide amicizie e la famiglia a supporto che rappresentarono le chiavi per affrontare tutti gli ostacoli.

L’esperienza a Roma mi ha sicuramente aiutato a crescere, a maturare anno dopo anno, e soprattutto a riconoscere dove e cosa avevo sbagliato.

Dopo essermi laureato alla triennale, spinto dalla voglia di sfidarmi ulteriormente, sono stato selezionato tra i cinque studenti partecipanti ad un programma di doppia laurea magistrale, e così dopo il primo anno di Master in Management – Innovation and Entrepreneurship alla LUISS, sono partito alla volta della Svezia, dove ho frequentato il Master in Innovation and Industrial Management dell’Università di Gothenburg.

La nostalgia di casa o le paure iniziali per questa nuova esperienza erano ormai sentimenti vecchi. L’opportunità di vivere per un anno in Svezia mi ha arricchito su tematiche ancora poco sviluppate in Italia, ma soprattutto mi ha insegnato ad adattarmi e convivere in nuovi ambienti culturali.

Ho compreso le infinite differenze tra le due nazioni, ma soprattutto tra le tre città che sento tutte come la mia casa. Nulla come un’ esperienza fuori dal proprio stato ti fa sentire cittadino del mondo.

Queste esperienze mi hanno arricchito umanamente, avendo stretto amicizia con persone provenienti da tanti paesi del mondo, con tradizioni e modi di pensare e di vivere diametralmente opposti dal mio, ma accomunate dalla stessa voglia di conoscere e imparare l’uno dall’altro.

Posso dire di essere tornato in Italia con occhi nuovi; valori come il rispetto del prossimo e soprattutto dell’ambiente sono elementi fondamentali della società moderna.

Quando torno cerco sempre di applicare questi valori, nonostante sia veramente difficile a causa di evidenti differenze culturali e mancanza di risorse. Infine, tutte queste esperienze mi hanno soprattutto insegnato quanto sia importante la nostra capacità di adattamento specialmente in un mondo globalizzato come quello in cui viviamo.

La nostra capacità a conformarci alla cultura del paese in cui risiediamo ormai è vista come una skill dalle grandi organizzazioni. Più abbiamo viaggiato, visto e conosciuto, più siamo riconosciuti come risorsa fondamentale per l’azienda. Proprio come disse Steve Jobs durante il Commencement Speech all’Università di Standford: “Siate affamati, siate folli”.

Non dobbiamo mai smettere di aver voglia di conoscere, di imparare e di vedere. Dopo la laurea ho avuto le mie prime opportunità di lavoro all’estero e nel settore dell’automotive, uno stage in Product Management da Nissan Motor Europe, e prossimamente parteciperò al Global Graduate Programme in Volvo Car.

Avrò l’opportunità di viaggiare, scoprire posti nuovi, conoscere tante persone, imparare dagli altri e da me stesso. Un nuovo inizio, una nuova avventura e nuovi amici, con tre imperativi in testa: scoprire, conoscere, imparare.

Tornare a Messina? Purtroppo non è al momento nei miei piani almeno più prossimi.

Io amo la mia città, amo tornare e ritrovare la mia famiglia, i miei amici, il sole, il mare, il Pilone e la granita. Tuttavia, considerando i miei obiettivi, sono costretto a intraprendere la mia carriera professionale altrove, in posti dove ho l’opportunità di crescere e sviluppare capacità e conoscenze fondamentali che oggettivamente la mia città oggi non mi offre.

Sono consapevole, però, che qui esistono bellissime realtà create da ragazzi, o meglio amici che con grande spirito aggregativo offrono attività e eventi unici in ogni periodo dell’anno rinnovando quello spirito di entusiasmo a una città che può e deve cambiare.

“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” (Marcel Proust)

Francesco

Associazione FuoridiME

20 commenti

  1. MessineseAttenta 7 Maggio 2017 09:10

    “Sono consapevole, però, che qui esistono bellissime realtà create da ragazzi, o meglio amici che con grande spirito aggregativo offrono attività e eventi unici in ogni periodo dell’anno rinnovando quello spirito di entusiasmo a una città che può e deve cambiare.”
    Sì, pub e rosticcerie.
    Purchè si tratti di cibo.
    A Messina le uniche attività che nascono sono le rosticcerie.
    L’arancino ed i pidoni hanno sempre il loro fascino.

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  2. MessineseAttenta 7 Maggio 2017 09:10

    “Sono consapevole, però, che qui esistono bellissime realtà create da ragazzi, o meglio amici che con grande spirito aggregativo offrono attività e eventi unici in ogni periodo dell’anno rinnovando quello spirito di entusiasmo a una città che può e deve cambiare.”
    Sì, pub e rosticcerie.
    Purchè si tratti di cibo.
    A Messina le uniche attività che nascono sono le rosticcerie.
    L’arancino ed i pidoni hanno sempre il loro fascino.

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  3. CONCORDO

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  4. CONCORDO

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  5. letterio.colloca 7 Maggio 2017 10:22

    Leggere,con le lacrime agli occhi,questa nota (accorata) di un FIGLIO ONESTO di Messina é quasi doloroso:leggere col cuore di PADRE DI DUE FIGLI (laureati) EMIGRATI,diventa straziante.Girare lo sguardo,poi,intorno e “vivere” a metà la MISERABILITA’ della anche MIA Messina (occupata e strangolata da BECERI INCOMPETENTI,ARROGANTI “quasi” LADRONI,sicuramente PARTE PEGGIORE di una dimentica cittadinanza dei più basilari DOVERI (“scaltramente”, non dei DIRITTI!), civili, fa odiare tale “quotidianità” e spinge i TROPPI Francesco a sentimentali RAPIDI passaggi dai luoghi natii per RIFUGGIARSI dove c’é CIVILTA’;dove vite di malaffare,delinquenza spicciola,il VENDERSI per un pacco di pasta,sono inimmaginabili;dove il LAVORO ti qualifica, non altro

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  6. letterio.colloca 7 Maggio 2017 10:22

    Leggere,con le lacrime agli occhi,questa nota (accorata) di un FIGLIO ONESTO di Messina é quasi doloroso:leggere col cuore di PADRE DI DUE FIGLI (laureati) EMIGRATI,diventa straziante.Girare lo sguardo,poi,intorno e “vivere” a metà la MISERABILITA’ della anche MIA Messina (occupata e strangolata da BECERI INCOMPETENTI,ARROGANTI “quasi” LADRONI,sicuramente PARTE PEGGIORE di una dimentica cittadinanza dei più basilari DOVERI (“scaltramente”, non dei DIRITTI!), civili, fa odiare tale “quotidianità” e spinge i TROPPI Francesco a sentimentali RAPIDI passaggi dai luoghi natii per RIFUGGIARSI dove c’é CIVILTA’;dove vite di malaffare,delinquenza spicciola,il VENDERSI per un pacco di pasta,sono inimmaginabili;dove il LAVORO ti qualifica, non altro

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  7. letterio.colloca 7 Maggio 2017 18:50

    …ma non ci si possono procurare i soldi col malaffare o con lavoro nero.I giovani sono più ROMANTICI di noi attempati che non sappiamo dare PROSPETTIVE DI LAVORO ma manteniamo PARASSITI ED IMPRODUTTIVI,nel mentre P E R D I A M O GENERAZIONI di belle teste.Magnaccia,pelandroni e fancazzisti sono e saranno i prossimi ….occupanti (NON MESSINESI) di questa povera città agonizzante.
    Torino e Bologna accolgono i miei figli ed offrono loro futuro lavorativo,CULTURA PROFESSIONALE ULTERIORE e quant’altro una ONESTA EDUCAZIONE CIVICA induce a pensare;in cambio,….tanta nostalgia!!! In quelle città ci sono anche pizzerie,crescite culturali e centinaia POSSIBILITA’ di crescita individuale.A Messina …RIONI AD ALTO RISCHIO!!!!!!

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  8. letterio.colloca 7 Maggio 2017 18:50

    …ma non ci si possono procurare i soldi col malaffare o con lavoro nero.I giovani sono più ROMANTICI di noi attempati che non sappiamo dare PROSPETTIVE DI LAVORO ma manteniamo PARASSITI ED IMPRODUTTIVI,nel mentre P E R D I A M O GENERAZIONI di belle teste.Magnaccia,pelandroni e fancazzisti sono e saranno i prossimi ….occupanti (NON MESSINESI) di questa povera città agonizzante.
    Torino e Bologna accolgono i miei figli ed offrono loro futuro lavorativo,CULTURA PROFESSIONALE ULTERIORE e quant’altro una ONESTA EDUCAZIONE CIVICA induce a pensare;in cambio,….tanta nostalgia!!! In quelle città ci sono anche pizzerie,crescite culturali e centinaia POSSIBILITA’ di crescita individuale.A Messina …RIONI AD ALTO RISCHIO!!!!!!

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  9. Sono figlio al nord.Condivido il malessere di un genitore che ha i propri figli lontani.Ma le assicuro che sarà fonte di orgoglio per lei sapere che si stanno costruendo un futuro dignitoso con le proprie forze.Il benessere e le opportunità che troveranno sono lontani anni luce da quello che hanno lasciato!
    Città smart.Parcheggi pagati con il telefonino,servizi pubblici efficienti,puntualità,pulizia,tariffe comunali praticamente la metà rispetto a Messina,opportunità diversificate in base agli skills e soprattutto la dignità!A Messina manca soprattutto quella.Hanno violentato il futuro che non potrà piu essere tale..anche beni come l acqua..che è un diritto l hanno resa un favore. Un privilegio. Come nel terzo mondo!

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  10. Sono figlio al nord.Condivido il malessere di un genitore che ha i propri figli lontani.Ma le assicuro che sarà fonte di orgoglio per lei sapere che si stanno costruendo un futuro dignitoso con le proprie forze.Il benessere e le opportunità che troveranno sono lontani anni luce da quello che hanno lasciato!
    Città smart.Parcheggi pagati con il telefonino,servizi pubblici efficienti,puntualità,pulizia,tariffe comunali praticamente la metà rispetto a Messina,opportunità diversificate in base agli skills e soprattutto la dignità!A Messina manca soprattutto quella.Hanno violentato il futuro che non potrà piu essere tale..anche beni come l acqua..che è un diritto l hanno resa un favore. Un privilegio. Come nel terzo mondo!

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  11. Inveci mi pensunu e pituni e all arancini saria megghiu mi si cecchiriunu un travagghiu seriu.
    Fra na para d anni a messina restunu l amici toi l arancini i pituni e un centinaio di migliaio di 80enni chi si manciuni i sopracitati arancini e pitoni.

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  12. Inveci mi pensunu e pituni e all arancini saria megghiu mi si cecchiriunu un travagghiu seriu.
    Fra na para d anni a messina restunu l amici toi l arancini i pituni e un centinaio di migliaio di 80enni chi si manciuni i sopracitati arancini e pitoni.

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  13. Li conosco abbastanza bene. Sono manipolati, omologati, politicamente corretti ed immersi nella Matrix culturale del “pensiero unico”. Lenin li chiamava “utili idioti”. Ma siamo sicuri che sappiano chi fosse Lenin? Che abbiano studiato o letto Marx? o Gramsci oppure Gentile, la scuola di Francoforte, Marcuse, Fromm ….o i maestri della moderna sociologia..Max Weber, Spencer …od ancora i maestri del pensiero politico liberale…. Cioè, voglio dire che sono per lo più filosoficamente , praticamente ignoranti e pertanto “servi” a loro insaputa. Laureati ignoranti. Incapaci di analisi originali. Ripetono banalità e “luoghicomunismi”….come quelli sul…ponte. Caro Fernando, dici bene : evitiamo di fare commenti sui padri e sul l’educazion

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  14. Li conosco abbastanza bene. Sono manipolati, omologati, politicamente corretti ed immersi nella Matrix culturale del “pensiero unico”. Lenin li chiamava “utili idioti”. Ma siamo sicuri che sappiano chi fosse Lenin? Che abbiano studiato o letto Marx? o Gramsci oppure Gentile, la scuola di Francoforte, Marcuse, Fromm ….o i maestri della moderna sociologia..Max Weber, Spencer …od ancora i maestri del pensiero politico liberale…. Cioè, voglio dire che sono per lo più filosoficamente , praticamente ignoranti e pertanto “servi” a loro insaputa. Laureati ignoranti. Incapaci di analisi originali. Ripetono banalità e “luoghicomunismi”….come quelli sul…ponte. Caro Fernando, dici bene : evitiamo di fare commenti sui padri e sul l’educazion

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  15. Li conosco abbastanza bene. Sono manipolati, omologati, politicamente corretti ed immersi nella Matrix culturale del “pensiero unico”. Lenin li chiamava “utili idioti”. Ma siamo sicuri che sappiano chi fosse Lenin? Che abbiano studiato o letto Marx? o Gramsci oppure Gentile, la scuola di Francoforte, Marcuse, Fromm ….o i maestri della moderna sociologia..Max Weber, Spencer …od ancora i maestri del pensiero politico liberale…. Cioè, voglio dire che sono per lo più filosoficamente , praticamente ignoranti e pertanto “servi” a loro insaputa. Laureati ignoranti. Incapaci di analisi originali. Ripetono banalità e “luoghicomunismi”….come quelli sul…ponte. Caro Fernando, dici bene : evitiamo di fare commenti sui padri e sul l’educazion

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  16. Li conosco abbastanza bene. Sono manipolati, omologati, politicamente corretti ed immersi nella Matrix culturale del “pensiero unico”. Lenin li chiamava “utili idioti”. Ma siamo sicuri che sappiano chi fosse Lenin? Che abbiano studiato o letto Marx? o Gramsci oppure Gentile, la scuola di Francoforte, Marcuse, Fromm ….o i maestri della moderna sociologia..Max Weber, Spencer …od ancora i maestri del pensiero politico liberale…. Cioè, voglio dire che sono per lo più filosoficamente , praticamente ignoranti e pertanto “servi” a loro insaputa. Laureati ignoranti. Incapaci di analisi originali. Ripetono banalità e “luoghicomunismi”….come quelli sul…ponte. Caro Fernando, dici bene : evitiamo di fare commenti sui padri e sul l’educazion

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  17. SENTI FRANCESCO POTRESTI CHIAMARTI COME IL SOTTOSCRITTO, TI DICO CHE A VOLTE IL DESTINO E’ BRUTTO INVECE NO! PRENDI COME UN REGALO DELLA VITA HAI AVUTO LA FORTUNA DI ESSERE INTELLIGENTISSIMO, PER ESSERE SCELTO IN UNA UNIVERSITA’ FAMOSISSIMA. LASCIA MESSINA NON TI HA DATO NULLA E NON TI DARA’ NIENTE. CHE COSA C’E’ A MESSINA COME POSSIBILITA’ DI EMERGERE NELLA SOCIETA’? NIENTE. ANCH’IO VIVO LONTANO DA MESSINA E DA ANNI NON, SENZA DISPIACERE, NON METTO PIEDE. LA CITTA’ E’ BELLA, MA CHE E’ BELLA SE NON C’E’ NIENTE? UNO SPAZZINO O COME SI DICE OPERATORE ECOLOGICO MI MI HA DETTO QUESTO DETTO MESSINESE E’ TUO PADRE CHI TI DA’ DA MANGIARE QUANDO GLI HO DETTO CHE PARTIVO E NON TORNAVO MAI PIU’. VEDI FRANCESCO AVEVA RAGIONE NON PENSARE VAI AVANTI

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  18. SENTI FRANCESCO POTRESTI CHIAMARTI COME IL SOTTOSCRITTO, TI DICO CHE A VOLTE IL DESTINO E’ BRUTTO INVECE NO! PRENDI COME UN REGALO DELLA VITA HAI AVUTO LA FORTUNA DI ESSERE INTELLIGENTISSIMO, PER ESSERE SCELTO IN UNA UNIVERSITA’ FAMOSISSIMA. LASCIA MESSINA NON TI HA DATO NULLA E NON TI DARA’ NIENTE. CHE COSA C’E’ A MESSINA COME POSSIBILITA’ DI EMERGERE NELLA SOCIETA’? NIENTE. ANCH’IO VIVO LONTANO DA MESSINA E DA ANNI NON, SENZA DISPIACERE, NON METTO PIEDE. LA CITTA’ E’ BELLA, MA CHE E’ BELLA SE NON C’E’ NIENTE? UNO SPAZZINO O COME SI DICE OPERATORE ECOLOGICO MI MI HA DETTO QUESTO DETTO MESSINESE E’ TUO PADRE CHI TI DA’ DA MANGIARE QUANDO GLI HO DETTO CHE PARTIVO E NON TORNAVO MAI PIU’. VEDI FRANCESCO AVEVA RAGIONE NON PENSARE VAI AVANTI

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  19. Francesco vivere lontano da casa ti arricchisce giorno dopo giorno. Ricordati che sei agli inizi del vero studio: approfondimento delle tematiche lavorative. Torna nella nostra città da turista perche’ purtroppo Messina difficilmente ti pjo’ dare cio’ che meriti. Te lo dice um messinese che a 69 anni continua a imparare professionalmente.

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  20. Francesco vivere lontano da casa ti arricchisce giorno dopo giorno. Ricordati che sei agli inizi del vero studio: approfondimento delle tematiche lavorative. Torna nella nostra città da turista perche’ purtroppo Messina difficilmente ti pjo’ dare cio’ che meriti. Te lo dice um messinese che a 69 anni continua a imparare professionalmente.

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