Confcommercio in apparentamento con Confartigianato, Claai, e Fit, "con poche centinaia di aziende in meno rispetto al blocco di Confindustria, Confesercenti e Confimprese - scrive Picciotto -, ottiene sei consiglieri contro i quattordici loro"
“Abbiamo provveduto a completare la composizione del Consiglio camerale ma allo stesso tempo stiamo predisponendo il ricorso al Tar perché la composizione, a nostro avviso, non rispetta l’effettiva rappresentanza della associazioni datoriali in provincia di Messina". Così Carmelo Picciotto, presidente provinciale di Confcommercio.
La Confcommercio di Messina si sente "fortemente penalizzata e manifesta forti perplessità anche alla luce dei dati venuti fuori ieri. La nostra associazione – prosegue Picciotto – in apparentamento con Confartigianato, Claai, e Fit, con poche centinaia di aziende in meno rispetto al blocco di Confindustria, Confesercenti e Confimprese, ottiene sei consiglieri contro i quattordici loro. Questo scarto così marcato va spiegato nelle sedi opportune. Ci spiace, inoltre, rilevare che nel prossimo Consiglio camerale, ammesso che sarà insediato, ci troveremo accanto consiglieri che hanno firmato affinché la Camera di Commercio di Messina venisse accorpata a quella di Catania. Noi di Confcommercio con orgoglio l’abbiamo difesa e mantenuta a Messina ma evidentemente lo scotto che dovevamo pagare era quello di uscire in minoranza, avendo un progetto di sviluppo per Messina. Duole, infine, rilevare come i vertici della Camera di Commercio abbiano impiegato più di due mesi per rispondere alla nostra richiesta di accesso agli atti. Risposta arrivata solo dopo l’invio di un nostro comunicato agli organi d'informazione”.
i “putiari e u capu putia” all’attacco………….
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