Il presidente della Regione Lombardo: «Con l’Ue è solo una questione di pressioni politiche». Intanto la Stretto ha assunto 19 persone e a Messina nasce un consorzio che gestirà corsi e studi legati alla costruzione dell’opera: ne fa parte la Caronte & Tourist
Il Ponte è un po’ come la tela di Penelope. La notte si disfà ciò che di giorno si costruisce, ed il lenzuolo funebre (il Ponte) sembra destinato a non arrivare mai. Viene approvato il progetto definitivo? L’Europa “cassa” il corridoio 1 Berlino-Palermo. L’Europa ripristina il corridoio? Sì, ma esclude il Ponte dall’elenco delle opere strategiche. In soldoni, da Bruxelles non arriverà un euro per la grande opera. «Andiamo avanti lo stesso», la risposta ottimistica dei fautori dell’attraversamento stabile, ma non è così semplice. E lo ha fatto intendere anche uno dei “tifosi” più accesi del Ponte, il presidente della Regione Raffaele Lombardo, ieri a Messina: «Non possiamo pretendere che quest’opera venga interamente realizzata dai privati, significherebbe prevedere un pedaggio di mille euro! Insomma, significherebbe non farlo, il Ponte». Ci vuole la compartecipazione europea, ma per Lombardo la porta non è affatto chiusa: «Ci siamo molto battuti, lo abbiamo fatto sul governo ma anche sul presidente della commissione e sul commissario Kallas perchè venisse ripristinato il Corridoio 1. Si sarebbero inventati che il Ponte sullo Stretto non deve avere una partecipazione finanziaria europea. E’ una questione di soldi, di pressioni che fanno i governi, se il nostro premerà ci dovrà essere una partecipazione finanziaria che serve perché poi il privato che dovrà investire sul resto dell’opera possa avere la redditività dell’investimento». Insomma, predica ottimismo, Lombardo, anche se dopo mezzo secolo di dibattiti le incognite sono ancora troppe.
Non sono incognite i numeri. Come quelli del bilancio della Stretto di Messina che, come rivela il Giornale di Sicilia, ha fatto registrare una perdita di circa un milione di euro. Ingente la parte delle uscite relativa ai dipendendi, che al momento sono 54 (9 dirigenti, 31 quadri e 14 impiegati). Dai 3,5 milioni di euro del 2009, il costo del personale è schizzato fino a 4,9 milioni nel 2010. E per non sbagliare, è stato dato il via libera a 19 ulteriori assunzioni, con contratti equiparati a quelli dei dipendenti Anas. L’altra novità curiosa, che emerge sempre dal Giornale di Sicilia, è la nascita di un consorzio, capitanato dalla Stretto di Messina, di cui fanno parte la Caronte & Tourist, la Hochfeiler srl e la Comet srl: gestirà corsi e studi legati alla costruzione del Ponte e alla gestione del rischio sismico. E Penelope continua a tessere…
La verità è che in questa città ci sono forze che per varie ragioni più o meno nobili,più o meno consapevoli ,più o meno in buona fede “cuccano” contro il PONTE. e ottusamente Non capiscono o fa loro comodo non capire che la costruzione del ponte resta L’UNICA ED ULTIMA possibilita’ di SALVEZZA di questa città altrimente destinata a “CHIUDERE” in assenza di ogni alternativo e realistico progetto industriale. Iin qualsiasi altra latitudine del mondo EVOLUTO l’avrebbero già realizzato. Asserviti masochisticamente ai POTERI FORTI plaudiamo ai nostri padroni del nord che finanziamo e realizzano di tutto dalle loro parti e mobilitano i loro poteri mediatici SOLO contro questo “mostro” che non s’ha da fare.
E’ riduttivo e fuorviante affermare:”la costruzione del ponte resta L’UNICA ED ULTIMA possibilita’ di SALVEZZA di questa città altrimente destinata a “CHIUDERE” in assenza di ogni alternativo e realistico progetto industriale…”
Attendere la costruzione di un ponte per la “salvezza” di Messina, quale volano di una rinascita economica (e sociale) è uno specchietto per chi non ha idee, proposte, progettualità come se un un ponte fosse una manna dal cielo avulso da ogni altro contesto…Io invece dico:CI VOGLIAMO SVEGLIARE?
Messina non ha bisogno di un ponte, ma di “programmazione” sopratutto turistica:bisogna migliorare i trasporti da e per la sicilia, migliorare e rendere EFFICIENTI porti/aeroporti limitrofi, migliorare la recettività alberghiera e turistica cittadina.
Ah dimenticavo!!!Con quali soldi si “dovrebbe” costruire questo ponte (la manna dal cielo)???Intanto su 54 dipendenti 40 sono fra dirigenti/quadri…ED IO PAGOOOOOOOOOOOOOOO…