Dall’Università inevitabile imbarazzo ed un’unica possibilità: chiedere scusa, annunciando altresì un ricorso contro la ditta cui erano stati affidati la predisposizione, lo svolgimento e le operazioni tecniche di correzione dei test
All’Università di Messina, i test per accedere ai corsi a numero chiuso sembrano non godere di troppa “fortuna” ed ogni anno si registra sempre qualche “intoppo” di troppo. E così , se nel 2012 sono state annullate le prove di ammissione ai Corsi di Laurea Magistrale delle Professioni Sanitarie per l’erronea formulazione delle domande (vedi correlato), quest’anno a “saltare” sono i test d’ingresso a Farmacia.
Un incubo che diventa realtà per i 279 candidati (per 200 posti disponibili) che giovedì 5 settembre hanno sostenuto l’esame , probabilmente dopo avere trascorso tutta l’estate sui libri: convinti di essersi finalmente liberati di un peso, gli aspiranti farmacisti dovranno invece ripetere le prove una seconda volta.
Come si legge in un comunicato diffuso dall’Ateneo peloritano, la Commissione giudicatrice per le prove d’accesso ai Corsi di Laurea in “Farmacia” e “Chimiche e Tecnologie Farmaceutiche” ha deliberato l’annullamento delle prove stesse. Il perché è presto spiegato: la ditta cui erano stati affidati la predisposizione, lo svolgimento e le operazioni tecniche di correzione dei test, infatti, ha comunicato che un problema nella stampa delle schede anagrafiche ha creato disfunzioni la lettura ottica delle schede stesse e, conseguentemente, l’incrocio tra alcuni test ed i nomi dei candidati che li avevano compilati.
Dall’Università inevitabile imbarazzo e un’unica possibilità: chiedere scusa, annunciando altresì un ricorso contro la ditta .«L’Ateneo, nello scusarsi con gli interessati per l’accaduto, chiaramente indipendente dal proprio agire – si legge testualmente nel comunicato – manifesta l’intenzione di rivalersi sulla ditta stessa – dichiaratasi già disponibile a rimborsare le spese di viaggio per quei candidati provenienti da fuori città, i quali sosterranno nuovamente la prova – per il risarcimento dei danni».
Dall’Ateneo, fanno infine sapere che la data delle nuove prove di ammissione (che si terranno nei prossimi giorni sempre nell’ex Facoltà di Farmacia al Polo Universitario dell’Annunziata) sarà resa nota al più presto sul sito dell’Università di Messina.
Agli studenti che si ripresenteranno alle prove, non possiamo che fare un “in bocca al lupo” ed augurare “buona fortuna”. Visti i precedenti ne avranno bisogno… (Danila La Torre)
MMMMMMMMMMMHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La cosa mi puzza di bruciato.
Anni fa la stessa “disgrazia” capitò al concorso per vigile urbano, in Fiera.
Precisa precisa.
Quando andarono a leggere otticamente il primo elaborato il computer andò miseramente in tilt, tanta da formattare anche l’Hard Disk.
Sfortuna o presenza della Guardia di Finanza?
è l’ultima università d’Italia, utile solo per distribuire stipendi alle famiglie dei professori…
lei è il solito che cerca di buttare fango gratuito sull’onestà e la trasparenza delle professionalità in gioco.
Vuole forse insinuare il dubbio che questi test siano pilotati per favorire qualcuno?
INSINUI INSINUI PURE, io insinuerei anche di più, ma guardi con la nuova era dell’università messinese, con il nuovo rettore che ha pure spinto la Vara 2013, quella che passerà alla storia come la “vara dei figli”, tutto questo non può essere successo.
Anzi mi sembra che mai sia successo nella storia del prestigioso ateneo peloritano.
Mai a memoria di uomo……… (ma non di donna)
Certo, ed io ieri ho visto un asino volante che chiedeva informazioni su dove poter atterrare…Ma chi può credere ad una del genere?!!!
Che il nuovo rettore abbia spinto la Vara, o che quest’ultima sia stata soprannominata “dei figli” non penso che si debba escludere la possibilità che l’annullamento della prova di ammissione alla facoltà di Farmacia sia puramente casuale e non voluto… Anzi, conoscendo Messina mi viene proprio da pensare il contrario. Ma tanto in città ci si preoccupa solo di quello che accade al “Celeste” o di uscire il sabato sera per una passeggiata a Cauroli. Sono uno studente messinese di appena 18 anni e penso sia la cosa peggiore che un ragazzo provi un senso di amarezza nei confronti della propria città. Messina è fatta di mattoni e cemento (esclusi quei palazzi fatti con sabbia e cartapesta), ma noi no. Cambiamo. Basta cominciare dalle piccole cose.
Il prossimo anno proverò per la prima volta il test di ammissione al “numero programmato”… Speriamo bene…
P.S. Sulla differenza tra la memoria d’uomo e non di donna… La prego.. Se ne torni in una caverna…