Piazzetta "contesa" (ma riqualificata dal Comitato) nel quartiere Ferrovieri Pescatori. Una triste storia sul valore tributato alla cittadinanza attiva
Una piazzetta dalla storia contrastata e con “giallo” incorporato, quella del rione Ferrovieri Pescatori di cui l’omonimo Comitato di quartiere aveva deciso di prendersi cura.
Lo start
Il tentativo di strappare quest’angolo di Reggio Calabria al degrado è partito il 23 aprile scorso, seguìto dalla richiesta al settore competente del Comune per informare dell’attività in corso. La data dell’iniziativa regolarmente comunicata, 16 maggio. Dopo le varie interlocuzioni telefoniche, però – fanno sapere dal direttivo del comitato –, l’autorizzazione arrivata è stata circoscritta alla sola raccolta dei rifiuti.
Lo scorno
Un po’ poco, alla luce dell’intenzione di “ripulire” e valorizzare il sito, viste le erbacce alte due metri, gli ingenti quantitativi di scarti edilizi e altro.
Così, dopo un sopralluogo con un incaricato Avr, il 10 maggio il Comitato ha inviato un’altra mail al settore comunale Ambiente, «per evidenziare la volontà di andare oltre la mera pulizia e valorizzare ulteriormente la piazzetta con decori Street art». L’intenzione era inoltre di dotare la piazzetta di una biblioteca solidale. Il tutto sarebbe avvenuto senza esborsi per l’Ente locale.
“Muro di gomma”
Nessuna risposta alla mail: per le vie brevi, il Comitato ha però appreso che la richiesta era stata sùbito posta all’attenzione del responsabile di “Adotta il verde”.
Con messaggio di posta elettronica certificata è stata poi formulata richiesta di ripristino dell’illuminazione pubblica nella piazzetta, «a detta dei residenti al buio da anni».
Il 16 maggio scorso è stata effettuata la pulizia straordinaria del sito, con circa 12 ore di lavoro da parte dei volontari e degli attivisti del Comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori.
Ma i lavori si sono ugualmente appalesati del tutto insufficienti, dunque la ripulitura è proseguita nei giorni successivi.
Avr e Castore, secondo le proprie competenze, hanno peraltro «ritirato tutto il materiale derivato dall’attività (scarti edili, rifiuti differenziati e indifferenziati, sfasci di potatura)». Una vera riqualificazione, insomma.
Spunta qualcun altro…
Il 17 maggio il consigliere comunale delegato al Decoro urbano Massimiliano Merenda ha contattato un componente del Direttivo ringraziando per «l’ottimo lavoro svolto» e autorizzando «con entusiasmo» tutti i lavori proposti per valorizzare la piazzetta. Il Comitato, com’è naturale, gli ha chiesto un’autorizzazione scritta da parte degli uffici competenti, che è stata garantita dal consigliere delegato. Merenda ha peraltro precisato che un’altra associazione gli aveva manifestato interesse ad adottare la piazzetta. Di qui, la sua proposta di procedere a un’adozione congiunta.
Perché, allora, non è stato semmai dato lo stop ai lavori in corso, per dirimere prima la questione e solo dopo procedere all’opera di riqualificazione? Come si può autorizzare a proseguire l’abbellimento di un sito che “qualcun altro” ha già chiesto di “adottare”?
Con questo quesito in testa, visto anche il silenzio del settore nella settimana precedente, il Comitato s’è opposto allo scenario prospettato dal consigliere comunale delegato. Contemporaneamente, «in via d’autotutela» – si legge nella nota pervenuta a Tempostretto – il Comitato ha inoltrato la richiesta ai sensi dell’iniziativa “Adotta il verde”.
Perplessità (e balle)
Ecco quindi una “svolta” destinata a generare grandi perplessità.
In un momento successivo, infatti, i responsabili comunali del settore hanno insistito col Comitato affinché fosse accettata la proposta di collaborazione. (E qui un ragionamento andrebbe pur fatto sulla burocrazia dell’Ente. Che nega permessi a raccogliere firme in una piazza della città, che “pressa” per far accettare scenari già rifiutati… Tutto senza che, apparentemente, la politica c’entri mai nulla).
Non solo. La stessa cosa ha fatto il presidente dell’altra associazione, l’associazione sportiva Asc, cui (in maniera disinvolta) era stato girato il numero privato d’interesse.
Le balle
A dire del Comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori, anzi, lo stesso responsabile dell’altra associazione avrebbe diffuso nel quartiere «notizie non veritiere, attribuendosi i meriti, inesistenti, sulla riqualificazione della piazzetta».
Sorpresa…
Il 20 giugno, oltre un mese dopo dunque e dopo un sollecito al settore competente, è arrivata via Pec la risposta sull’istanza d’adozione della piazzetta. Che però, sorpresa!, «era stata assegnata in adozione all’associazione sportiva Asc, dietro impegno di mantenimento del verde, senza ulteriori iniziative».
Una triste, tristissima vicenda
Il successivo accesso agli atti ha dimostrato che la richiesta dell’Asc era stata formulata il 17 maggio, dunque dopo la riqualificazione della piazzetta – avvenuta il giorno prima – da parte del Comitato di quartiere. Che invece aveva inoltrato la propria, pur anticipata in varie manifestazioni d’interesse per il sito, soltanto il 18 maggio.
Una «triste vicenda», come la definiscono al Comitato; questo è sicuro. Specie a fronte di una «decisione probabilmente giusta dal punto di vista burocratico/legale ma sostanzialmente sbagliata dal punto di vista comportamentale».
Il finale: l’abbandono
Stando però al Comitato di quartiere, il comportamento peggiore doveva ancòra vedere la luce. E sarebbe quello dell’associazione assegnataria.
«A poco più di un mese di distanza», come esplicitano la foto qui accanto e quella più grande, «il sito in questione sembra nuovamente abbandonato, con grande dispiacere – si rileva – dei cittadini residenti».
Al di là di mille considerazioni “politiche”, che si possono ben fare e che lasciamo ai residenti (e al Comitato così ingiustamente umiliato dai vari gangli dell’Ente comunale), resta un quesito. Ancor più importante dopo le mille parole che “qualcuno” ha speso circa l’importanza della cittadinanza attiva, in conferenze stampa e Consigli comunali.
Ve lo giriamo così come formulato dal Comitato. «Possiamo dire che ci sia stata trasparenza e attenzione nei confronti di quei cittadini virtuosi che vogliono collaborare alla valorizzazione del proprio quartiere?».