Una over 80 e due over 18 hanno approfittato dell'iniziativa della Regione "Proteggi i tuoi nonni" che si conclude oggi. "Ci salviamo la vita a vicenda"
Possiamo chiamarle “storie di vaccino”, perché dietro ogni singola persona che decide di essere vaccinata ci sono pagine di vita, riflessioni, sogni, paure. In questo caso una singola storia ne racchiude 3 e varca i confini dell’Italia. La possibilità per tre donne di ricevere la dose anti covid è venuta nell’ambito dell’iniziativa della Regione Siciliana dal 21 al 23 maggio.
Proteggi i tuoi nonni
Si chiama “proteggi i tuoi nonni” e prevede la possibilità per ogni over 80 che si presenta senza prenotazione in un hub di far vaccinare insieme a lui un over 18, o anche più di uno, e persino se non è, anagraficamente parlando, davvero un suo nipote. Insomma, l’amicizia è un legame fortissimo come dimostra la storia che si è verificata nell’Hub di Palermo, all’interno della Fiera del Mediterraneo.
3 donne 3 Paesi diversi
Ines Cainer è una splendida 84enne argentina, da tempo cittadina italiana e orgogliosamente palermitana. Scrive libri sul Sudamerica (e non solo): ha percorso tutto il continente per raccontarlo. In Italia è arrivata negli anni Ottanta, mentre il suo Paese viveva ancora la ferita aperta dei desaparecidos. Ieri si è presentata all’hub per il vaccino e insieme a lei hanno potuto immunizzarsi anche Cristina Palazzolo e Simin Ighani, palermitane di 27 e 39 anni. Simin lavora in banca e ha origini persiane: molti anni fa il padre si è trasferito a Palermo, innamorato di una città diventata la sua e della sua famiglia.
“Credo nella scienza”
Il vaccino ha unito tre continenti – America, Europa e Asia – in un hub dal nome simbolico come la Fiera del Mediterraneo, mare che unisce, crocevia di culture. Cristina ha conosciuto Ines tramite un amico in comune; sapendo dell’iniziativa regionale, non ci ha pensato un attimo a contattarla e a coinvolgere la collega e amica Simin che, da trentanovenne, non rientrava per un soffio nel target della campagna vaccinale. Così ha approfittato di “Proteggi te e i nonni”: “Credo nella scienza e nell’importanza del vaccino – afferma Simin -. È l’unico modo per uscirne presto e tornare alle nostre vite”.
“Ci stiamo salvando la vita”
Ne è convinta anche Ines: “Abbiamo fatto qualcosa di importante per noi stesse e per l’umanità oggi. L’organizzazione è stata impeccabile, da grande città quale è Palermo, troppo spesso criticata”.Infine Cristina, una passione per sindacato e politica, una laurea in Commercio Internazionale ed attualmente financial advisor junior presso un istituto di credito: “Ci stiamo salvando la vita a vicenda. Essendo troppo giovane non avrei potuto vaccinarmi e quello di oggi per me è stato un grande regalo: ad agosto mi sposo. Avevo paura di non riuscire a immunizzarmi in tempo per il mio matrimonio. Il vaccino, poi, mi ha dato modo di conoscere Ines, una nuova amica speciale: abbiamo molte idee in comune. In lei vedo la me del futuro”.
Oggi ultimo giorno
L’idea dell’iniziativa della Regione è spingere over 80 e over 18 insieme verso un obiettivo comune: proteggersi. E farlo insieme. Oggi è l’ultimo giorno per approfittare di “Proteggi i tuoi nonni”. Basta aver compiuto 18 anni, accompagnare un ultraottantenne a vaccinarsi (anche se non si è legati da vincoli di sangue) e aderire alla somministrazione di un siero a vettore adenovirale, il monodose Johnson & Johnson o Vaxzevria, nuovo nome del vaccino AstraZeneca. Gli anziani riceveranno invece la dose di un vaccino a mRna, Pfizer o Moderna. Gli accompagnatori over 18 possono essere anche più di uno e non serve prenotazione. Un’opportunità importante, specie per i più giovani, per vaccinarsi in tempi brevi: per il commissario Covid di Palermo Renato Costa l’esperienza è da ripetere.