Frana di Gesso, nove famiglie saranno evacuate per i lavori di messa in sicurezza

Frana di Gesso, nove famiglie saranno evacuate per i lavori di messa in sicurezza

Eleonora Corace

Frana di Gesso, nove famiglie saranno evacuate per i lavori di messa in sicurezza

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mercoledì 05 Febbraio 2014 - 15:41

A Palazzo Zanca, si è svolto un tavolo tecnico tra gli assessori alla protezione civile Filippo Cucinotta, all'urbanistica Sergio De Cola e i consiglieri del sesto quartiere per discutere dei lavori di messa in sicurezza della strada franata sabato mattina. Per le operazioni di ripristino e messa in sicurezza dovranno essere evacuate nove famiglie residenti nelle palazzine limitrofe alla strada. Presto i sondaggi geognostici

Nove famiglie di Gesso dovranno essere evacuate, fino a quando i lavori di messa in sicurezza del tratto di strada franato all’alba di giorno 1 Febbraio non saranno conclusi. Questo il verdetto dei primi rilievi della ditta a cui i lavori stessi sono stati affidati d’urgenza in seguito ad una delibera sindacale della Protezione Civile, giunta sul posto subito dopo la frana. Tutto questo è stato comunicato dall’assessore Filippo Cucinotta, nel corso del tavolo tecnico indetto questa mattina a Palazzo Zanca insieme all’assessore all’urbanistica Sergio De Cola e ai consiglieri del VI quartiere – assente per motivi di salute il Presidente Orazio Laganà.

Nel corso dei lavori della mattinata- presieduti dal vice presidente vicario Maurizio Mangravì – si è discusso di quella che è stata l’ennesima catastrofe annunciata, essendo le condizioni della strada d’accesso al villaggio di Gesso notoriamente precarie da diversi anni. Per fortuna, non ci sono state vittime, anche se una ragazza di 22 anni, Maria PiaCampanella, per soli dieci centimetri non è stata coinvolta nella frana, ma la coincidenza positiva non consola i residenti, preoccupati di dover attraversare quotidianamente una via tanto pericolosa. Consiglieri di circoscrizione e cittadini – tra cui Dino Russo, presidente della commissione lavori pubblici del VI quartiere – hanno chiesto ai due assessori risposte immediate e soprattutto definitive, non soluzioni emergenziali buone solo a rinviare il problema per il tratto di strada interessato, con il rischio che nel frattempo ne crolli qualcun altro più a monte o più a valle.

L’assessore all’urbanistica, Sergio De Cola, ha dichiarato, a riguardo: “Si sta lavorando ad un progetto per mettere definitivamente in sicurezza i luoghi. Non abbiamo ancora un bilancio dei costi, ma faremo di tutto per riuscire a finanziare le opere necessarie. Abbiamo le somme per fare i sondaggi geognostici che prenderanno il via già la prossima settimana, l’intervento sarà ovviamente esteso ad un pezzo maggiore della strada, non aspetteremo che ne venga giù un altro. Vogliamo realizzare una strada di accesso sicura”.Per la situazione di Gesso il Comune non intende chiedere lo stato di calamità, ma si impegna, dunque, a realizzare lavori immediati, nei limiti delle risorse disponibili.

“Questa è una città che si è abituata ad essere la città delle emergenze – ha commentato amaramente la vie presidente del VI quartiere, Giusi Feminò –Per la situazione di Gesso le responsabilità vanno cercate nel passato. Sono anni che non è stata spesa nemmeno una lira per la messa in sicurezza dell’intera zona, nonostante i ripetuti allarmi, ed ora ci troviamo con una tragedia sfiorata. Nessuno deve rischiare di morire per una frana, bisogna uscire dalla logica emergenziale e risolvere il problema definitivamente”.

I consiglieri della sesta circoscrizione “assolvono” dalle responsabilità per l’incuria dell’area interessata l’assessore Filippo Cucinotta, che in seguito ad una richiesta d’intervento del Consigliere Comunale Carlo Cantali, lo scorso 27 Gennaio ha sollecitato i dirigenti del dipartimento lavori pubblici, mobilità urbana e protezione civile per avere informazioni “sugli interventi predisposti per la messa in sicurezza temporanea e definitiva del tratto viario in questione”.

Nella relazione prodotta dal Dipartimento di Protezione Civile l’11 Gennaio del sopralluogo svolto in seguito alla richiesta del consigliere Cantali, vengono messe in luce, oltre alle condizioni della strada che annunciano il crollo imminente, anche le conclusioni di un altro rapporto della Protezione Civile, effettuato ben tre anni fa.

“Dalla visita si è rilevata la lesione longitudinale di un tratto di via Madonna delle Grazie e il cedimento del muretto a bordo strada. Tale problematica, con successivo e attuale aggravio e maggiore estensione longitudinale della lesione, è causa dell’alluvione del 2011. Con nota dello staff di protezione civile N 341341 del 27-12-2011 era stato segnalato il problema al dipartimento viabilità di Messina con allegata relazione di servizio 20-12-2011. Il Dipartimento viabilità ha emesso un ordinanza per il restringimento della parte di sede viabile interessata con delimitazione dell’area e ponendo la segnaletica verticale…Recentemente sono stati eseguiti dei lavori di rifacimento del tappetino stradale, tralasciando del tutto il ripristino della parte di muro di sostegno della strada collassato nell’alluvione del novembre 2011… Attualmente sussiste il pericolo del totale cedimento del tratto di strada lesionata visto l’assenza e/o l’inidoneità dell’opera d’arte di sostegno del tratto di strada oggetto del presente sopralluogo. Il collassamento potrebbe altresì interessare staticamente i fabbricati posti immediatamente più a monte”. (Eleonora Corace

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