97 giorni di lavori a partire da oggi, poi i collaudi. Entro quattro mesi, quindi entro fine anno, la parte nord della Strada Panoramica avrà un altro volto
MESSINA – Otto mesi dopo l’aggiudicazione, via ai lavori. Entro fine anno la parte nord della Strada Panoramica dello Stretto, quella che va da Papardo a Granatari, avrà una nuova veste. E’ quella messa peggio, quella esclusa dal restyling di qualche anno fa e per la quale si chiedevano interventi urgenti.
“Era in condizioni disastrose – dice il sindaco metropolitano Cateno De Luca -, tanto che si rendeva necessaria la chiusura. Ma si sarebbe sollevato un problema di ordine pubblico, lasciando aperta solo la strada sulla litoranea. La buona burocrazia si prende responsabilità di questo tipo”.
La strada è rimasta aperta ma col divieto per i motocicli e il limite a 30 km/h. “La Polizia Metropolitana, il comandante Triolo, avrebbe voluto fare più appostamenti per multare chi non rispettasse i limiti ma abbiamo preferito evitare”. In realtà qualche mese fa non sono mancate le multe a chi superava anche di poco i 30 km/h, limite difficile da rispettare perfino con l’asfalto in pessime condizioni.
Il contratto con l’impresa Peloritana Appalti di Barcellona prevede l’esecuzione dei lavori in 97 giorni, poco più di tre mesi, che diventeranno quattro comprendendo i collaudi. La strada non sarà mai chiusa ma resterà a corsia unica, in modo da poter intervenire sulla careggiata restante.
Il ritardo è dovuto alla gestione provvisoria della Città Metropolitana, non avendo ancora approvato i bilanci 2018 e 2019, a causa del prelievo forzoso sulle entrate proprie delle ex Province e del mancato contributo compensativo da parte dello Stato e della Regione.
Si rischiava così di far perdere il finanziamento da 1 milione e mezzo. Nello specifico, 1 milione 265mila euro per il rifacimento di asfalto e segnaletica (aggiudicati con un ribasso del 37,3959 %, quindi per 849mila euro) e 235mila euro per la sostituzione di barriere di sicurezza incidente e per la fornitura e collocazione di alcuni giunti di dilatazione di ponti (aggiudicati con un ribasso del 38,8787 %, quindi per 173mila euro).
“Insieme al dirigente – prosegue De Luca – ci siamo presi la responsabilità di fare una consegna con riserva di legge. Non potevamo più aspettare perché ci avviciniamo ai termini finali di revoca dei finanziamenti. Sarebbe stato un danno certo e irreparabile. Le altre Città Metropolitane non hanno interventi in rampa di lancio, noi sì”.
Qualche dettaglio in più da parte della responsabile unica del procedimento, l’ing. Anna Chiofalo: “L’impresa ci ha garantito che può riuscire a fare i lavori in tempi ancora più brevi rispetto ai 97 giorni previsti da contratto. Abbiamo chiesto loro di lavorare a strada sempre aperta, in modo da non creare problemi alla viabilità. Il transito verrà interdetto di volta in volta sui tratti in cui ci saranno le lavorazioni, lungo i 3 km in direzione nord e i 3 km in direzione sud. I primi lavori sono ad opera dell’Enel che, dopo la mia diffida, sta intervenendo per riparare alcuni danni che si erano creati in corrispondenza di loro sottoservizi”.
(Marco Ipsale)