Non sembrano esserci più dubbi sulla dinamica dell'incidente che ieri notte a Curcuraci è costato la vita al 17enne Christian Raffa. Secondo la Polizia Municipale si è trattato di incidente autonomo. Sequestrati il ciclmotore ed il casco del ragazzo. Oggi pomeriggio alle 17 i funerali a Ganzirri.
Un tragico scherzo del destino, una distrazione o un errore nel valutare la curva. Non ci sarebbero responsabilità di altre persone nell’incidente che sabato notte a Curcuraci ha provocato la morte del 17enne Christian Raffa. A queste conclusioni sono giunti gli investigatori della sezione Infortunistica della Polizia Municipale per i quali si è trattato senz’altro di un incidente autonomo. Il magistrato, infatti, non ha ritenuto nemmeno di far eseguire l’autopsia. Il corpo è stato restituito ai familiari ed oggi pomeriggio alle 17 saranno celebrati i funerali nella chiesa di S.Nicolò a Ganzirri. Come unico provvedimento la Polizia Municipale ha sequestrato il ciclomotore Piaggio Beverly 125 ed il casco del ragazzo che potrebbero aiutare a comprendere meglio la dinamica dell’incidente.
E dire che Christian stava trascorrendo un sabato sera in allegra in una villa di Curcuraci in compagnia di tanti amici. Poi, poco dopo mezzanotte, la necessità di andare a prendere un amico. Christian è saltato in sella al suo ciclomotore ed ha iniziato a percorrere la provinciale 45 che da Curcuraci conduce a Faro Superiore. Dopo aver affrontato una curva a destra, poco prima di un rettilineo, lo studente ha perso il controllo del Beverly che ha cozzato contro il muro. Il ragazzo ha compiuto un volo di parecchi metri ed ha battuto la testa sull’asfalto ed è morto sul colpo. A poca distanza i Vigili Urbani hanno trovato il casco. Non presentava ammaccature particolari ma non è stato possibile accertare ancora se Christian lo indossasse o meno.
Conoscendo bene la zona e conoscendo l’abilità di questi giovani a guidare i motorini, una mia personale valutazione, mi spinge a dire che il povero Raffa abbia sbandato quando le ruote del motorino si sono inzuppate di liquami e acque reflue che da anni fuoriescono dalle casette popolari proprio ad inizio curva. Sono decenni che questi liquami fuori escono riversandosi nella strada ed ieri sera, per me, hanno causato una morte… Vi invito ad andare a controllare…
vedete che la mia tesi non era una cazzata, quel tratto è molto scivoloso..
“A poca distanza i Vigili Urbani hanno trovato il casco. Non presentava ammaccature particolari ma non è stato possibile accertare ancora se Christian lo indossasse o meno.”…..”E dire che Christian stava trascorrendo un sabato sera in allegra in una villa di Curcuraci in compagnia di tanti amici”………
“Il magistrato, infatti, non ha ritenuto nemmeno di far eseguire l’autopsia…..”
Ma come “nemmeno”?
Ok dispiace, era un ragazzino, dispiacerebbe qualsiasi età avesse avuto, ma se certe morti si vogliono evitare bisognerebbe andare fino in fondo, altro che scrivere un “nemmeno” che contraddice anche solo quello che c’è scritto.
Ragazzini (e non solo) che camminano senza casco o col casco sotto braccio per metterselo solo in vista di una pattuglia.. sono quasi la “regola” a Messina.
Se poi lo sfortunato ragazzo veniva da una “festa in allegria con molti amici” e doveva ritornarci subito dopo…., mica veniva da una festa all’asilo con gli amichetti con panini al burro e al massimo cocacola. ?