Mcl ha rinnovato l'appuntamento sulla rampa Donato, spesso vandalizzata. I Grillini hanno organizzato un flash mob alla Passeggiata a mare
Per lo sviluppo contro le Mafie, l’Mcl ha rinnovato l’appuntamento annuale alla rampa Donato. Ieri, 23 maggio, anniversario della strage di Capaci, i giovani dell’MCL di Messina si sono ritrovati- come ogni anno – in via XXIV maggio (scalinata Rosa Donato) per ricordare tutte le vittime delle mafie a partire da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ma di tutti gli uomini e le donne che sono morti per mano mafiosa difendendo la legalità.
La targa Mcl
In occasione del 29° anniversario della Strage di Capaci, sono stati accompagnati nella riflessione e nella preghiera dall’Assistente Ecclesiale Don Nolasco e hanno affisso, nuovamente, la targa che negli scorsi mesi era stata divelta e che simboleggiava l’Adozione di un’aiuola proprio da parte del gruppo giovani.
Contro le mafie
Un modo questo per ricordare l’impegno dell’organizzazione e della comunità “Per lo sviluppo contro le mafie”, un’azione che si fa concreta ogni giorno con la tutela dei più fragili, di chi non riesce ad aver riconosciuto un diritto, accompagnando e sostenendo tutte quelle persone che – a causa della loro fragilità – sono facili prede della mafia.
“Il nostro impegno”
“Siamo convinti – ha dichiarato Fortunato Romano, Presidente Provinciale MCL – che la presa in carico dei beni comuni e il dialogo con le nuove generazioni siano due strumenti efficaci e indispensabili per contrastare le varie forme di mafie. Continueremo a curare e abbellire questo spazio che durante l’anno è stato spesso vandalizzato come simbolo di un impegno quotidiano della nostra organizzazione nel contrasto ad ogni forma di illegalità”.
I Grillini dello Stretto
“Non dimentichiamo di essere CAPACI” è stato il tema del flash mob organizzato alla Passeggiata a mare dai Grillini dello Stretto. “Un’occasione – spiegano gli attivisti – per continuare a riflettere sul valore del ricordo delle vite sacrificate per la giustizia e la legalità, chiedendosi cosa significhi oggi non essere solo formalmente riconoscenti, ma concretamente custodi del loro lascito. Preservare il valore morale delle vittime di mafia non è certamente essere comparse, ma protagonisti della nostra vita, persone capaci di agire distinguendo il giusto dall’ingiusto, il bene dal male, in ogni ambito, nei rapporti familiari e sociali, nel lavoro, nella politica.
Il flash mob
Nel suggestivo scenario della passeggiata sono state riprodotte le prime frenetiche comunicazioni della centrale operativa della Polizia di Palermo, fino alla conferma della terribile notizia ed anche l’orario scelto, 17.58 è stato quello della strage del 23 maggio di 29 anni fa. “I nostri eroi sono con noi, come raffigurano le cinque sagome in terra, mentre riascoltiamo le parole senza tempo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Spiegano la coscienza del coraggio, il senso del dovere, il rispetto nelle Istituzioni, malgrado i tradimenti, la delegittimazione e l’isolamento. Richiamano a responsabilità ciascuno di noi, gridano ancora verità”.
“Alla struggente poesia di Alda Merini – concludono gli organizzatori dell’evento – è stato affidato il senso del nostro ricordo. Un grido di rabbia e di dolore, ma pieno di consapevolezza.”