Propaganda o business? Due stazioni in Sicilia e altre postazioni che trasmettono il segnale. Intanto Lombardo lancia la sua radio autonomista
Terun! Potreste sentirvelo dire direttamente dalla vostra radio scorrendo le frequenze. Ormai da qualche giorno, nella zona tirrenica, è possibile incappare nelle trasmissioni di Radio Padania Libera, emittente che segue le linee politiche della Lega Nord, anche quelle contro il meridione e gli immigrati. Paradossale ma vero. Due i canali di trasmissione diretti: 88.2 da Lampedusa e 104 da Palermo, ma il segnale arriva anche su altre frequenze (nel Milazzese, ad esempio, sui 90.8) facendo leva su diverse postazioni territoriali.
Per alcuni è semplice propaganda, visto che in alcuni centri, come la già citata Lampedusa, la Lega Nord nonostante le proprie battaglie a volte estreme contro il sud ha avviato una campagna diretta a catturare consensi. Per altri, che già in passato hanno denunciato alcune dubbie azioni, si tratta di business.
Grazie ad una norma inserita nella finanziaria del 2001, emendata dal fondatore dell’emittente, il deputato leghista Davide Caparini, Radio Padania Libera, la cattolica Radio Maria e altre radio minori locali, possono attivare quasi liberamente nuovi impianti Fm sul territorio nazionale senza avviare la regolare procedura di concessione della licenza. Un beneficio per le radio cosiddette “di servizio”, così come viene classificata Radio Padania Libera, che hanno accesso libero purché non interferiscano con le frequenze già esistenti, perché senza finalità di lucro. Fin qui, discutibile ma regolare. Succede però, come è stato denunciato da diversi esponenti politici di centrosinistra, che le frequenze acciuffate da “Radio Lega” venissero rivendute ad altre emittenti, stavolta sì commerciali, aggirando la legge. E’ successo a Mugello (Firenze) con Radio Cuore 2, a Vercelli con Rtl 102,5, in Val di Susa e a Catania con radio101 (Torino), ad Avellino e Benevento con Radio Margherita, a Oristano con Rete 5.
Se la Lega si vanta di avercelo storicamente “duro”, non vuole essere da meno l’Mpa, che lo scorso dicembre ha lanciato la propria “Radio Autonoma” con l’obiettivo di diffondere il messaggio autonomista. L’emittente, che avrà diverse sedi in Sicilia, trasmette sul web e sarà collegata con un network di radio private. Evitando quindi la compravendita di frequenze.
