Ai dipendenti comunali è stato vietato di ricorrere al lavoro straordinario se non in casi eccezionali e comunque in cambio di riposi compensativi. Ma come ogni regola, anche questa ha la sua eccezione…
L’austerità imposta dalla crisi sembra viaggiare su un doppio binario a Palazzo Zanca. Dove c’è chi, la stragrande maggioranza dei dipendenti, non può fare ricorso ad ore di lavoro straordinario, se non in casi di estrema necessità, e comunque in cambio di riposi compensativi e non di un corrispettivo economico; e chi, invece, gli straordinari continua a farli, per di più in cambio di una retribuzione extra. Un doppiopesismo , di cui il principale artefice sembra essere il commissario straordinario Luigi Croce,che solo pochi giorni fa ha bacchettato e, di fatto, sfiduciato, il ragioniere generale Ferdinando Coglitore per aver emesso mandati di pagamento senza prima chiedere il “permesso” (vedi correlato).
Con due distinte circolari interne, una datata 19 novembre 2012 ed un’altra datata 10 gennaio 2013, il reggente di Palazzo Zanca, «considerata l’attuale situazione economico-finanziaria di questa Amministrazione» , ha deciso di sospendere «con immediatezza e fino a nuove disposizioni ogni ricorso ad ore di lavoro straordinario…fatti salvi i casi di estrema necessità e per ogni comprovata esigenza di servizio che, comunque, dovranno essere preventivamente concordati ed autorizzati prevedendo esclusivamente la funzione di riposi compensativi a fronte del lavoro effettuato». Tuttavia, la regola imposta dal commissario vale per molti ma non per tutti, ad esempio non per il personale dell’Ufficio di Gabinetto – Segreteria Particolare e del Nucleo di Sicurezza. Dove, guarda caso, svolgono la loro attività i più stretti collaboratori di Croce.
Per questi fortunati dipendenti comunali sono state recentemente “sfornate” due diverse determine, che hanno in calce la firma del dirigente al Personale, Antonino Cama, e godono del placet del commissario Croce, il quale firma il nulla osta alla trasmissione degli atti all’Area Economico Finanziaria. La determina n.10 del 21 Febbraio 2013 prevede la «liquidazione lavoro straordinario periodo Agosto/Dicembre 2012 al personale del Nucleo di Sicurezza », per un importo complessivo di poco superiore a otto mila euro. Posto che non si tratta di una cifra proibitiva o scandalosa, guardando il prospetto balza immediatamente agli occhi che le maggiori ore di straordinario dei dipendenti in servizio nel Nucleo di sicurezza si concentrano a novembre e a dicembre, cioè nello stesso periodo in cui ai loro colleghi veniva detto che non avrebbero più potuto fare straordinari e che, in caso di lavoro aggiuntivo, non avrebbero percepito alcun compenso ma al massimo potevano godersi qualche ora o giorno di riposo.
Passiamo adesso alla determina n.11 del 21 febbraio 2013, che riguarda la «liquidazione lavoro straordinario da Ottobre a Dicembre 2012 effettuato dal Personale dell’Ufficio di Gabinetto-Segreteria Particolare » per un importo complessivo di circa 9,5 mila euro. Anche in questo caso si tratta di una cifra esigua, ma nel prospetto allegato all’atto “spiccano” le 160 ore di lavoro straordinario della dottoressa Loredana Sciglio, Capo di gabinetto, le 94 ore della dottoressa Antonina Sgrò, Vice-Capo di gabinetto, le 78 ore della dottoressa Rosaria Providenti , le 60 ore di Emanuele Pasquariello e le 50 ore di Rosa Geraci . Nessuno ha motivo di dubitare che ognuno di questi dipendenti «ha prestato lavoro straordinario per assolvere ad esigenze di servizio non diversamente programmabile », è però un fatto che agli altri dipendenti comunali – che non sono “dirimpettai” del commissario – è stato bloccato il lavoro extra ed anche lo stipendio “extra”. Insomma a Palazzo Zanca sembra essere in atto il vecchio metodo dei due pesi e delle due misure. Insopportabile sempre, ma ancor di più in questo momento di grande difficoltà e di grandi sacrifici. (Danila La Torre)
Perchè si deve pensare sempre a due pesi e due misure.
Lo straordinario va fatto da chi non riesce a svolgere il proprio lavoro nelle ore ordinarie.
Non capisco perchè, chi non ha lavoro extra da svolgere deve necessariamente accomodarsi in poltrona, in ufficio, oltre orario e richiedere ugualmente il pagamento dello straordinario non necessario.
Può accadere e non vedo nulla di scandaloso che, in determinati uffici, in particolari momenti, si è oberati di lavoro ed è necessario e produttivo lavorare oltre l’orario
normale.
Con questo criterio di presunta disuguaglianza poi ci scandalizziamo quando si distribuiscono i premi di produzione a tutto il personale indistintamente, i meritevoli e i no.
a me sembra strano che ci si stupisca dell’ovvio… lo straordinario viene chiesto, e deve esserlo, solo ad alcuni e per il tempo che il datore di lavoro reputa necessario…
evidentemente prima si considerava “normale” arrotondare lo stipendio con ore di lavoro extra, oggi bisogna permettere questa possibilità solo a chi fa opera strettamente necessaria.
non si tratta di due pesi e due misure, ma di logiche di normale amministrazione.
poi, se si tratti di buona o cattiva amministrazione, è da discutere.
non scherziamo! non è per nulla normale, e una vergogna è basta.Gli indispensabili soltanto i collaboratori di croce..e che casooooooo! ma non era integgerrimo il dott.croce? chiudiamo casa serena, i servizi sociali..le mense..Che delusione!
Una considerazione e una domanda logica e stringente al Commissario Croce: Ma in questa occasione il Ragioniere Generale ha fatto bene ad emettere il mandato di pagamento visto che è stato sfiduciato? Il riposo compensativo a fronte del lavoro extra effettuato era valido per tutti i dipendenti con esclusione dell’elite UFFICIO DI GABINETTO?
ART21 COSTITUZIONE libertà di pensiero. Bravissima Danila LA TORRE, articolo da giornalista coraggiosa, spero che Luigi Croce sia convincente nelle sue spiegazioni, che voglia cortesemente darci. A palazzo Zanca, c’è chi mangia ancora indisturbato il secondo pollo di Trilussa. « Sai ched’è la statistica? È na’ cosa
che serve pe fà un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che spósa.
Ma pè me la statistica curiosa
è dove c’entra la percentuale,
pè via che, lì, la media è sempre eguale
puro co’ la persona bisognosa.
Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d’adesso
risurta che te tocca un pollo all’anno:
e, se nun entra nelle spese tue,
t’entra ne la statistica lo stesso
perch’è c’è un antro che ne magna due. »
Brava Danila. Ma spiegazioni non ne avremo perchè il magistrato (ex) per forma mentis e propria natura, non è obbligato a render conto a nessuno di ciò che fa, giusto o sbagliato che sia.
Certamente l’articolo della giornalista Torre è molto grave, ecco perché ritengo che ciò che ci ha detto non configura la realtà, almeno nella descrizione dell’iter procedutale che ha proceduto la liquidazione ed il pagamento delle ore di straordinario pagate, anche perché di tale pagamento, che viene definito improprio, la responsabilità viene fatta ricadere al dr. Luigi Croce, ex Procuratore Capo del Tribunale di Messina ed che fra i beneficiari si annovera la dottoressa Adriano Sciglio, già della segreteria del Ragioniere Generale, ma essenzialmente sorella di un Procuratore della Repubblica del Tribunale che è stata collaboratrice del dr. Luigi Croce. Ed è per questo che un chiarimento è d’obbligo.
Stavolta Danila La Torre ha toppato!
Certo che il Proc. Croce sta facendo salti mortali per cercare di salvare l’allegra amministrazione dei suoi predecessori ed ha bisogno di uno staff al quale non può concedere riposo compensativo, sennò resterebbe solo!
Se poi sta facendo bene o male si vedrà, ma lui per poter lavorare ha bisogno di queste 4 persone , è così difficile da capirsi? E poi stiamo discutendo di miserie, i Dirigenti che prima prendevano premi di produttività enormi cosa producevano? Lo sfascio?
Ma lo vogliamo ammettere che ci sono uffici dove si lavora moolto e altri dove ci si gira i pollici anche nelle ore di lavoro ordinario?