Incontro questa mattina a Palazzo Zanca tra la deputazione nazionale e regionale ed il sindaco Accorinti, affiancato dal vice-sindaco Signorino e dall’assessore alla mobilità Cacciola . Assenti giustificati Genovese e Rinaldi, presenti il ministro D'Alia ed il presidente dell'Ars Ardizzone
Divisi e distanti politicamente, uniti nell’intento: salvare Messina ed evitare il dissesto finanziario del Comune e di Messina. L’amministrazione Accorinti ha chiesto ed ottenuto collaborazione dei deputati messinesi regionali e nazionali, che questa mattina si sono seduti attorno allo stesso tavolo insieme al sindaco Renato, al vice-sindaco Guido Signorino e all’assessore alla mobilità, viabilità e trasporti, Gaetano Cacciola al fine di promuovere un’attività sinergica per scongiurare il default ma anche l’isolamento territoriale di Messina. Due, infatti, i temi principali all’ordine del giorno: la verifica col Ministero degli Interni sullo stato attuale delle procedure di dissesto, con la richiesta d'intervento di una task force dell'Anci per la definizione della situazione debitoria; e la continuità territoriale di un'unica area nello Stretto.
Alla riunione hanno partecipato i deputati nazionali, Enzo Garofalo del Pdl , Carmelo Lo Monte de “Il Centro democratico” e Francesco D'Uva de “Il Movimento Cinque Stelle”; i deputati regionali, Filippo Panarello e Giuseppe Laccoto del partito democratico; Pippo Currenti ; Giuseppe Picciolo e Marcello Greco dei Democratici riformisti; Valentina Zafarana del Movimento Cinque stelle. Assenti, pare giustificati, i cognati Francantonio Genovese e Franco Rinaldi, rispettivamente deputato nazionale e regionale del partito democratico; Nino Germanà e Bruno Mancuso , in ordine deputato regionale e senatore del Pdl. In compenso, all’incontro hanno preso parte il ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, Gianpiero D'Alia ed il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone.
“Questo è un nuovo corso – ha sottolineato il sindaco Accorinti – dove nessuno intende prendersi meriti, in quanto l'obiettivo primario è che si operi tutti per il bene della città di Messina. Ci siamo confrontati, ciascuno con le rispettive competenze ma con la medesima unità d'intenti, per trovare soluzioni adeguate al pericolo del dissesto. Siamo in sintonia sui metodi e sui programmi da avviare per un cambiamento reale. Nei prossimi giorni – ha concluso il sindaco – verificheremo con la Commissione per la Stabilità Finanziaria degli Enti Locali del Ministero degli Interni l'esito della richiesta di rimodulazione del Piano di riequilibrio, avanzata nei giorni scorsi. Un altro obiettivo, condiviso da tutti, è rendere lo Stretto un'unica area, perseguendo la continuità territoriale con azioni concrete”.
Il vicesindaco Signorino, ha poi confermato che è stato “chiesto l'intervento di una task force dell'Anci, con l'assistenza di un gruppo di tecnici, coadiuvato da esperti della Ragioneria centrale, per verificare e fare chiarezza sui conti e sulla reale situazione debitoria dell'Ente. Si tratta – ha concluso Signorino – di un supporto fondamentale per avere informazioni certe e concrete rispetto alle divergenze emerse nelle settimane scorse, che non sono conciliabili tra di loro”.
Il vice sindaco ha chiarito che il lavoro degli esperti contabili per la quantificazione esatta della massa debitoria sarà contestuale alla rimodulazione del Piano decennale di riequilibrio, a proposito della quale da Roma sembrano arrivare notizie confortanti : “Dalle indiscrezioni che ci arrivano, sembra che non ci siano preclusioni alla nostra richiesta». Signorino mostra cauto ottimismo, ben consapevole che l’unico salvagente a cui il Comune può aggrapparsi è il fondo di rotazione nazionale, le cui risorse arriveranno solo se il documento di riequilibrio sarà approvato. Stesso discorso vale per il prestito regionale, che al di là degli annunci del presidente della Rosario Crocetta è vincolato al salvacomuni nazionale.
Al termine dell’incontro, il ministro messinese D’Alia ha garantito che ci sarà il massimo impegno da parte di tutti per fare arrivare a Messina le somme stanziate da Governo e Regione ed evitare che il Comune arrivi al fallimento. (Danila La Torre)
Falsj come I grattaesosta dello stimato professionista
PRESUNTA FUGA DI GAS ZONA NORD MESSINA….
PERCHE’ NON CI SONO AGGIORNAMENTI ????
Non entro nel merito del contenuti dell’incontro, anche perché lo ritengo irrilevante e privo di risultati concreti, ma mi soffermo, brevemente, sulla personalità del nostro Sindaco, pacifista per eccellenza, che riunisce attorno ad uno stesso tavole una intera rappresentanza politica che ha osteggiato la Sua elezione a Sindaco di Messina Ma quello che ritengo che sia molto grave è rappresentato dal fatti che i partecipanti al “conclave” hanno, rutti inclusi e nessuno escluso sostenuto quelle amministrazioni di centro destra che di centro sinistra, che lo stato di dissesto hanno provocato. Ma quello che è più grave e che le stesse iniziative sono state, nel tempo, intraprese da coloro che l’attuale sindaco hanno preceduto alla guida della nostra città, il dr. Luigi Croce compreso, senza ottenerne alcuno beneficio rilevante, per non dire nessuno.. L’attuale sindaco sconosce che i nostri deputati nazionali, ministro compreso, sono dei miracolati con l’obbligo di obbedire, a pena di “accasamento”, degli ordini di chi li ha proposti e sostenuti. Ed allora gli interessi della nostra città vengono collegati ai loro interessi personali., certamente prevalenti. Altra ipotesi è quella che dette forze politiche invitate al “conclave”, essendo direttamente oppure indirettamente collegate al “dissesto” della nostra città, cercano, come rispecchia il passato più o meno recente, di evitare il dissesto, dato che le conseguenze di quest’ultimo potrebbe danneggiare qualche parlamentare, presente ed anche assente, che all’incontro hanno data concreta partecipazione. L’estate è da paco iniziata e la strada da percorrere si presenta lunga e con molti ostacoli. Da messinesi siano vigili con la speranza che altri commentatori in questo ampio dibattito che, certamente, per la prima volta coinvolge i cittadini della nostra città si faccino artefici nel sostenerlo. Mi rendo conto che è presto per giudicare, ma sono le prospettive enunciate che si contestano. I messinesi non hanno dato deleghe e gli attuali amministratori devono operare utilizzando le proprie capacità intellettuali ed operative senza fare ricorso ad altri organismi di carattere regionale e nazionale. .
L’incontro con la deputazione messinese, organizzato da R E N A T O sinsaco, è un saggio e intelligente gesto politico di un amministratore, che dimostri la capacità di governare e di includere tutti, anzichè dividere, come fece Peppino BUZZANCA, ognuno nei diversi ruoli e istituzioni. Le assenze sono significative, imperdonabili quelle di Francantonio GENOVESE e Nino GERMANA’, non c’è giustificazione che tenga. I messinesi ne sapranno tenere conto alle prossime tornate elettorali.
CARO RENATO:Non ti fidare di loro.Io di capelli bianchi ne ho oramai pochi , mi è rimasta la “tigna”,qundi mi permetto di suggerti: “attentu ai sautini”.
Ragazzi ma solo questi sono i politici messinesi a roma? Martino
crimi d’alcontres nania ecc. questi carchi da 11 dove sono?
guardi pure io sono restio a queste trovate di solidarietà da parte di certa gente…e ne ho viste sedute parecchie a quel tavolo in TV…spererei che stavolta pensino al rischio linciaggio..
ma picchi nun si muveunu prima sti cavaleri da politica? udc mi pari un canguru che voli nchianari a tutti i patti. vuria sapiri tutti chisti chi diciunu chi vonnu iutari o sinnucu, picchì non si ntirissaunu macari prima inveci di giucarisi a calabrò? picchi iè ghiaru, udc vutau a renatu o ballottaggiu e i dr si ficiunu i fatti soi. ammucciativi
quindi per salvare cosa faranno?? Pagheranno di tasca loro??
Infatti io non mi fido minimamente dei più o meno buoni propositi sul “sostegno” al Sindaco. Resto dell’idea che il dissesto è inevitabile e nella nostra città “verminaio” si rende sempre più necessario per fare piazza pulita di un’intera classe politica che ha arrecato solo danni alla cittadinanza. Del resto, se pur essendo eletti deputati e senatori, nel più recente passato, non hanno mai fatto niente per Messina, come possiamo sperare, ADESSO, che facciano qualcosa, considerando che le risorse sono molto più limitate rispetto al passato? Non hanno fatto niente per gli alluvionati di Giampilieri, dove esisteva il “governo amico” e potrebbero farlo ora, dove non esiste alcun amico al governo? Dai………cerchiamo di essere realistici.
A che punto è l’indagine parallela della Procura della repubblica sui conti del Comune di Messina?