Pietro Interdonato, presidente comitato pendolari: "La società ha sempre pensato che lo Stretto sia un loro bene privato, aumentando a dismisura i prezzi del traghettamento. Bisogna aumentare la concorrenza"
Arriva dal presidente del Comitato pendolari Pietro Interdonato l’orgoglio per la dimostrazione di solidarietà nella rivendicazione dei salari e nella difesa dei posti di lavoro, nei confronti degli armatori privati nello stretto di Messina: “Per la prima volta dopo tanto tempo sembra esserci la giusta compattazione del Sindacato”.
E’ in corso infatti dalle 7.15 di questa mattina e si protrarrà fino alle 7.15 di domani lo sciopero dei lavoratori marittimi, decisione scaturita dalla possibilità da parte dei vertici dell’azienda Caronte & Tourist di operare una netta riduzione del personale a bordo e un decurtamento degli stipendi.
“Il vertice della società si è giustificato adducendo la risibile espressione del minore ricavo e dei maggiori costi di gestione. La stessa società che ha potuto vivere come ha sempre vissuto, solo grazie alla fragilità dei sindacati e dei tanti piccoli uomini che hanno incancrenito le istituzioni locali delle due sponde – ha affermato Interdonato -. La conseguenza è stata che tale società ha sempre pensato che lo stretto di Messina sia un loro bene privato, aumentando a dismisura i prezzi del traghettamento”.
“E’ auspicabile che il Governo Monti accenda i fari sullo Stretto di Messina e la società Rfi – prosegue il dirigente del comitato pendolari -, garantendo il trasporto al gommato e ai pedoni e ponendo fine allo scempio egemonico di tale società che priva di reale concorrenza pratica prezzi altissimi”.
“Inoltre, è auspicabile che l’autorità per la concorrenza si svegli dal torpore e seriamente indaghi sulla pesantissima “tassa di soggiorno sull’isola” che le compagnie richiedono arbitrariamente a chi attraversa lo Stretto”, conclude il presidente Interdonato, gettando un’ombra ancora più pesante sulla questione.
Non per difendere la Caronte & Tourist, ma i prezzi di RFI sono inferiori di pochissimi euro. Inoltre i tempi di attesa per traghettare con RFI sono di gran lunga superiori a quelli di C&T (circa 40 min tra una corsa e l’altra nei periodi “calmi”).
Questa società dà lavoro a moltissime persone, quindi stiamo attenti a richiedere interventi agli sfascia-famiglie del Governo Monti perchè sarebbe molto dannoso per tutti.
darà pure lavoro a molte persone, ma a danno della stragrande maggioranza dei cittadini contribuenti che subiscono i torti di questo monopolio gullottiano, che fà il bello e il cattivo tempo
è pericoloso…disse il chirurgo prima di far entrare il paziente in sala operatoria per un intervento…
Il senso ?