Scoppia un vero e proprio caso, dopo l’invito del ministero degli esteri francese a posticipare le ferie sull’isola. Il presidente del consiglio di Lipari: “Un avviso fuorviante e dannoso per il nostro turismo e la nostra immagine”.
Non accennano a placarsi le polemiche sulle dichiarazioni del ministero degli esteri francese, riportate da alcuni quotidiani stranieri e poi riprese dai giornalisti italiani. Il caso è nato dopo l’eruzione dello Stromboli e il conseguente invito, secondo quanto riportato dai giornalisti francesi e poi italiani, a posticipare le ferie.
Dopo l’intervento del sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, è la volta del presidente del consiglio del comune eoliano.
“Il messaggio del ministero degli Esteri francese, con il quale ha invitato tutti i cittadini a posticipare le vacanze alle Eolie dopo che l’isola di Stromboli è stata interessata da un evento vulcanico di portata eccezionale, rivela una mancanza di fiducia verso le nostre istituzioni e autorità –Ha dichiarato Giacomo Biviano, presidente del consiglio comunale di Lipari- Il suddetto Ministero si presume, infatti, sia consapevole del fatto che i cittadini di Stromboli siano rimasti sempre nelle proprie case e non hanno mai lasciato l’isola. Nessun pericolo evidenziato dalle competenti autorità nelle zone di maggiore densità abitativa, nessuna evacuazione attuata, nessuna sospensione della mobilità, nessuna interruzione prolungata di servizi essenziali, nessun divieto di limitazione o accesso all’isola”.
Per Biviano, dunque, si è trattato di un invito non necessario. Non solo, il presidente del consiglio ha poi aggiunto che si è trattato di “un avviso fuorviante e dannoso per il nostro turismo e la nostra immagine e che rischia di compromettere gravemente e senza motivo la nostra economia”.
“Il rispetto di un paese verso un altro traspare anche da queste cose –dichiara ancora Biviano- Nessuna istituzione italiana si era mai permessa di suggerire ai propri cittadini di posticipare i propri viaggi nel territorio francese, subito dopo gli attacchi terroristici. Ci siamo fidati delle istituzioni del paese attaccato che assicurava la massima sicurezza e un alto livello di attenzione. Purtroppo la stessa cosa non possiamo dire del governo francese che ha dimostrato una totale mancanza di rispetto verso le istituzioni e le autorità italiane, le quali hanno invece fin da subito rassicurato tutti in ordine alla sicurezza del territorio e al ritorno alla graduale normalità. L’unica limitazione posta è stata quella relativa al momentaneo divieto delle scalate al cratere”.
Biviano ha poi concluso, auspicando una presa di posizione da parte del governo italiano. “In particolare –dichiara- da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, che da avvocato del popolo italiano ha il compito di difendere l’immagine e l’economia del proprio paese. Non solo, anche la professionalità delle istituzioni e delle autorità che vi operano e che nei fatti, invece, sono state mortificate dal Ministero francese attraverso un messaggio del tutto inappropriato”.