Crisi Atm, la Fit Cisl avvia le procedure di sciopero. Sul piede di guerra anche l’Ugl

Crisi Atm, la Fit Cisl avvia le procedure di sciopero. Sul piede di guerra anche l’Ugl

Crisi Atm, la Fit Cisl avvia le procedure di sciopero. Sul piede di guerra anche l’Ugl

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giovedì 27 Ottobre 2011 - 07:29

La messa in liquidazione dell’azienda trasporti deliberata dalla giunta Buzzanca continua a suscitare reazioni negative dal fronte sindacale, che stronca la proposta dell’esecutivo di Palazzo Zanca ed annuncia scioperi ed azioni di lotta

Basta chiacchiere, servono i fatti. Sembra essere questo l’imperativo categorico della Fit Cisl che , seguendo a ruota Cgil, Orsa e Uil (vedi articoli correlati), prende posizione sulla liquidazione dell’Atm deliberata dalla giunta Buzzanca ed annuncia di aver avviato le procedure di sciopero .
«La città non viaggia sulle chiacchiere – sostiene la Federazione Trasporti della Cisl – ma chiede autobus e tram efficienti. I dipendenti dell’Atm- continua la Fit – non sfamano le proprie famiglie con le parole. Passati, infatti, i giorni convulsi delle proteste dei lavoratori e il blocco totale del servizio, è nuovamente emergenza con gli stipendi in arretrato di due mesi e un’azienda che quotidianamente va a rotoli».
Per la Fit Cisl, la nuova delibera dell’amministrazione sembra appositamente studiata per riaccendere il fuoco delle polemiche. «Reputiamo necessario – afferma il sindacato – che l’Atm sia il perno di tutto il futuro sistema di mobilità urbana cittadina oggi inesistente per la mancanza cronica di una seria politica dei trasporti in città e in provincia».
La sigla sindacale sollecita un confronto tra amministrazione e parti sociali , invocando «una seria politica industriale che sappia, con rigore, riportare l’azienda all’efficienza in tutti i suoi comparti. Oggi, invece, manca ancora un chiaro progetto su cui ripartire».
La Fit ribadisce che «è necessario razionalizzare, sanificare ed eliminare tutti quegli sprechi e le inefficienze oggi largamente diffuse all’interno dell’azienda» ed invita «l’amministrazione comunale, responsabile principale assieme a tutte le precedenti dell’attuale disastroso stato economico finanziario e debitorio dell’Atm» a puntare s«ul risanamento e rilancio aziendale con la garanzia reale del pieno mantenimento occupazionale dell’attuale forza lavoro».
A chiedere garanzie sul futuro è anche l’Ugl, che critica aspramente – come le altre organizzazioni sindacali – la delibera di Giunta “ATM–Piano di riorganizzazione dei Servizi di Mobilità Urbana”: «è palese – si legge in un comunicato- che la delibera de-quo si limita solo a rimuovere ogni ostacolo al perseguimento di interessi egoistici e politici, ad esclusivo danno dei dipendenti ATM e dei cittadini, senza fare cenno alcuno sul futuro dell’azienda ATM. A nostro giudizio – continua – il fine ultimo di questa “nuova delibera” è coprire senza risolvere i veri motivi che hanno portato l’ATM al baratro».
Il sindacato è convinto che prima di « prima di liquidare bisognerebbe fare chiarezza sui rapporti economico-finanziari tra Comune e ATM, attivando un serio tavolo di confronto finalizzato al riassetto della veste Giuridica dell’Azienda. Un ulteriore, ineludibile – afferma ancora passo sarebbe la dotazione delle risorse economiche e strumentali fondamentali a garantirne la piena e corretta operatività gestionale».
Anche l’Ugl «si riserva di proclamare tutte le azioni di lotta a sostegno della vertenza». (DLT)

Un commento

  1. il sindacato , la rovina di questa azienda.

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