I consiglieri comunali Carlo Cantali e Rita La Paglia, coadiuvati da un nutrito gruppo di professionisti del settore, hanno presentato una proposta di Regolamento del verde. Uno strumento che contiene le norme generali da seguire per la razionale, efficace e sostenibile tutela e conservazione del verde presente nel territorio comunale e che indica la strada per una corretta progettazione di nuove opere.
Ripartire da un’idea diversa. Scavare nella memoria per ricordare che cos’era Messina quando era davvero una città giardino e ripartire proprio da lì. Dal verde pubblico che non dev’essere più relegato all’idea dell’aiuola o dell’albero da potare, ma vero e proprio sistema architettonico da programmare, curare e progettare. E’ nata da qui la proposta di “Regolamento del Verde” elaborata dai consiglieri comunali Carlo Cantali e Rita La Paglia che nei mesi scorsi avevano già lavorato sodo sul settore del verde pubblico e avevano prodotto anche un monitoraggio degli alberi cittadini e degli interventi che sarebbero serviti per mettere in sicurezza il patrimonio arboreo della città o eventualmente sostituire quelli che ormai rappresentano solo un pericolo per l’incolumità dei cittadini. Da quel monitoraggio i due consiglieri hanno deciso di fare un passo in avanti e così hanno messo a punto un regolamento che, dopo il consueto iter burocratico, potrebbe approdare in aula per essere recepito e diventare lo strumento di programmazione di un settore molto vasto e che troppo spesso deve fare i conti con soluzioni tampone ed interventi in emergenza.
Cantali e La Paglia hanno trovato l’appoggio e il supporto tecnico dell’architetto paesaggista Caterina Sartori, del presidente dell’Istituto Mediterraneo di Bioarchitettura Biopaesaggio Eco-Design-Eco-Med, dell’agronomo Saverio Tignino e del Presidente Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Messina, Felice Genovese, e hanno ricevuto l’apprezzamento del professore Giuseppe Lo Paro del Dipartimento di Biologia dell’Università di Messina.
«L’obiettivo prioritario delle norme del Regolamento è quello di proporre un “sistema del verde” per la città di Messina che abbia la stessa dignità e valenza del “costruito” e che, anzi, ipotizzi una revisione dell’ottica corrente, assegnando al “costruito” un ruolo non necessariamente prevalente e conferendo al “verde” il ruolo di volano per nuovi luoghi urbani. Le norme del Regolamento, siano esse destinate alla creazione e cura di spazi a verde ad uso pubblico, al recupero di aree dismesse, di aree urbane residuali, svincoli viari, aiuole spartitraffico, così come di giardini e parchi di interesse storico, pubblici o privati, assumono il valore di una rinnovata coscienza della importanza anche del “bello” che si realizza con l’attenzione estetica ai dettagli, ai materiali, alle forme, seppure nella scelta delle specie da mettere a dimora».
Per i consiglieri e il gruppo di lavoro che ha redatto il regolamento è possibile creare un’architettura vegetale che ridisegni la scena urbana: viali alberati, verde monumentale pubblico e privato, filtri verdi, singole alberature, semplici aiuole, cortili condominiali. «Così, il linguaggio del giardino può e deve essere tramite per “veicolare” gli obiettivi di tutela e conservazione unitamente alla riqualificazione di spazi urbani degradati e dequalificati. Giardino, dunque, non solo come esigenza igienica e per garantire il rispetto degli “standards” urbanistici, bensì quale spazio di sperimentazione colta ed esercizio di memoria collettiva».
Il Regolamento targato La Paglia-Cantali si propone come lo strumento contenente le norme generali da seguire per la razionale, efficace e sostenibile (anche in termini economici) tutela e conservazione del verde presente nel territorio comunale e al fine di indirizzo per una corretta progettazione di nuove opere a verde, in sintonia con il contesto urbano, con le esigenze di funzionalità ed estetica delle aree ad uso della collettività urbana e in conformità con quanto stabilito da leggi statali, regionali, e comunitarie e dai relativi Regolamenti e statuti.
Adesso però inizia il vero iter per il regolamento che dovrà passare prima al vaglio del Dipartimento Arredo Urbano, poi in commissione consiliare e quindi alla fine in aula.
Francesca Stornante