Tassa di soggiorno, Sottile e Gervasi denunciano: “Non vi è alcun meccanismo di controllo”

Tassa di soggiorno, Sottile e Gervasi denunciano: “Non vi è alcun meccanismo di controllo”

Tassa di soggiorno, Sottile e Gervasi denunciano: “Non vi è alcun meccanismo di controllo”

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martedì 12 Luglio 2016 - 16:17

I due esponenti politici tornano ad occuparsi dell’argomento e spiegano che non si ha alcuna notizia di come in tutti questi anni, e anche adesso, i proventi di tale tributo siano stati impiegati

Il consigliere comunale Fabrizio Sottile e la consigliera della IV Circoscrizione Maria Fernanda Gervasi tornano ad accendere i riflettori sulla tassa di soggiorno.

I due esponenti politici , che già in passato si erano occupati dell’argomento, scrivono di aver constato insieme al neo Assessore Luca Eller Vainicher che nel bilancio previsionale 2015 non vi era traccia degli impieghi relativi ai proventi della tassa di soggiorno e mostrano preoccupazione.

"Abbiamo letto della recente indagine della Guardia di Finanza sulle strutture ricettive del comprensorio di Taormina, che ha fatto emergere numerose irregolarità e possibili sacche di evasione. Già lo scorso anno, in più occasioni, avevamo sollecitato l'amministrazione a una verifica del funzionamento della tassa di soggiorno”, scrivono in un comunicato.

“L'imposta di soggiorno – continua il documento – è stata istituita con delibera n. 69/C del 27.09.2012 del Consiglio Comunale, che ne ha approvato il Regolamento, e con delibera di GM n. 844 del 25.10.2012 che ha stabilito le tariffe. Ai sensi dell’art. 1 del Regolamento il gettito dell’imposta di soggiorno “….è destinato esclusivamente a finanziare gli interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, gli interventi di manutenzione, fruizione recupero dei beni culturali ed ambientali locali nonché i servizi pubblici locali, per interventi a favore della promozione turistica……”.

Sottile e Gervasi spiegano inoltre di aver constatato che “non vi è alcun meccanismo di controllo, né sulle comunicazioni che devono essere effettuate dalle strutture ricettive, né sui versamenti. Inoltre non si ha alcuna notizia di come in tutti questi anni, e anche adesso, i proventi di tale tributo siano stati impiegati. Circostanza peraltro espressamente riconosciuta dalla stesso neo Assessore al bilancio nei suoi primi incontri”.

“Inoltre – concludono i due consiglieri – il laboratorio per lo sviluppo turistico, organismo consultivo espressamente istituito per orientare l'Amministrazione sulle modalità di impiego dei proventi del tributo, e che purtroppo non vede al suo interno una specifica rappresentanza dei gestori delle attività ricettive, nell'unica occasione nella quale si è riunito, aveva formulato alcune proposte che purtroppo sono rimaste tali.Ci domandiamo pertanto se in tutti questi mesi si siano trovate delle soluzioni, oppure si preferisca abdicare al proprio ruolo e rimettere ogni controllo alla polizia giudiziaria e alla magistratura. Senza dimenticare comunque che anche chi amministra ha delle precise responsabilità".

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