Un gruppo di cittadini ed esponenti dei comitati che s'oppone alla grande opera ha contestato con striscioni e bandiere la visita del ministro Salvini
MESSINA – “No al ponte e al ministro Salvini. Questa è una visita elettorale per le europee. Il vicepresidente del Consiglio arriva a Messina e noi abbiamo il dovere civile di contestarlo in una città militarizzata. E di fermare quest’opera devastante. Abbiamo già organizzato quattro importanti manifestazioni”. A parlare è Gino Sturniolo, storico esponente del movimento No ponte.
Mentre Salvini è sulla nave “Dattilo”, non lontano ma a debita distanza, sotto la vigilanza delle forze dell’ordine, un gruppo no ponte utilizza striscioni, bandiere e fischietti in chiave di contestazione. “Vedremo se è legittimo aver utilizzato la nave per questo spot elettorale”, polemizza Sturniolo. Tra i presenti, il consigliere comunale Alessandro Russo e l’ex assessore Daniele Ialacqua, del comitato No ponte Capo Peloro.
Oltre a piano di devastazione cosa intendeva dire questo signore?
Così si fa propaganda no Ponte ??
Argomentazioni serie, grazie.
La cosa che mi fa ridere che a parte Germanà non ci sono manifestazioni pro Ponte. Dove sono tutti quei cittadini che vogliono il ponte?
militarizzazione ma che siamo in guerra?
Inasprimento delle pene per chi compie atti di vandalismo e caricare alla polizia durante le manifestazioni ,che brutto questo emendamento leghista, va contro la costituzione…
Ma per piacere , ma chi vi sta ad ascoltare ??
Questo signore sa dire solo no, secondo lui Messina va bene così????
Sapete solo dire sempre no a tutto ma non sapete proporre cose intelligenti e costruttive.
Il ponte, come è successo in tutte le città dove sono state costruite opere mega galattiche, porterà turismo e ricchezza, per questa zona che il lavoro manca in tutti i settori…
Ammesso, ovviamente, che il Ponte, alla fine si faccia. Ma quando?
Ma che vuol dire opera mega galattica e che benefici porterebbe?
Perché dovrebbe portare ricchezza?
Perché dovrebbe portare turismo?
Grazie
Un ministro dei trasporti che ferma i trasporti in una città perché arriva lui non si può sentire.
Arcistufo, provando a ripulire l’argomento Ponte dagli interessi elettorali di una parte come dell’altra, da approcci ideologici novecenteschi leciti ma fallimentari, considerando la realtà di una zona geografica, la nostra, depressa economicamente e strutturalmente, chi oggi è favorevole alla costruzione di un collegamento stabile sullo Stretto di Messina, lo è perchè pensa che la realizzazione di un’area integrata dello stretto di oltre 500.000 abitanti, collegata al porto di Gioia Tauro, agli aeroporti di Reggio, Lamezia, Catania, unita al rifacimento in atto e in prospettiva delle linee ferroviarie, non possa che rappresentare un impulso straordinario per l’economia di questi territori oltre che un ammodernamento infrastrutturale, secondo me, necessario. Si invita a leggere la relazione del 30 aprile 2021, redatta dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, che contiene dati interessanti sull’area dello stretto; si invita altresì a leggere gli ultimi dati forniti da Confcommercio Trasporti sull’incremento annuale del traffico commerciale su gommato in Italia, dati reali contrari a chi profetizza da oltre vent’anni la fine del trasporto gommato. Esistono persone che in assoluta buona fede, corroborata da numerosi dati statistici e da studi di settore, pensano che la costruzione del ponte (se tecnicamente fattibile) non possa che essere positiva per questa città, per il meridione e per l’intera nazione.