Impegno e generosità tra le caratteristiche che hanno i primi due assessori indicati, secondo il candidato a sindaco di Messina
MESSINA – Barbara Bisazza e Antonio Currò sono i primi due nomi resi noti dal candidato sindaco della lista “Messina In Comune”, Gino Sturniolo. Farebbero parte della giunta Sturniolo qualora il candidato dovesse uscire trionfante dalla tornata elettorale per le amministrative.
«Impegno, serietà, generosità, competenza e presenza sul territorio: questi i criteri con cui sto formando la mia rosa ideale di assessori. Noi puntiamo sulla bellezza del nostro territorio, sulla ricchezza contenuta nel nostro patrimonio culturale, sulla gradevolezza del nostro clima. L’impegno professionale e civico di Barbara Bisazza corrisponde alla valorizzazione di questi tre fondamentali elementi del nostro progetto – dichiara Gino Sturniolo – Antonio Currò, invece, è una delle persone più generose che io conosca. Il suo impegno militante nei temi sociali e in particolare nelle lotte per la casa, unitamente alla competenza costruita nel corso degli anni, sono una risorsa ineguagliabile».
«Quando mi hanno proposto di essere inserita nella rosa degli assessori ho accettato senza titubanza perché conosco le persone che compongono questa squadra. Negli anni li ho visti agire concretamente per il bene della città – ha commentato Barbara Bisazza – Il rispetto, l’amore e l’attenzione che ciascun candidato ha per questa città si sposa appieno con la mia visione di una città moderna ma rispettosa del suo territorio e del benessere di ogni singolo cittadino».
«Il mio impegno per la città, in questi anni, mi ha inevitabilmente portato a conoscere e a collaborare con chi ama la città quanto me – dichiara, invece, Antonio Currò – La scelta da parte di Gino di riporre in me la sua fiducia l’ho accolta con entusiasmo perché per me rappresenta la continuazione di un percorso che nasce dalla condivisione di lotte politiche che negli ultimi quindici anni hanno avvicinato me e Gino. Fianco a fianco abbiamo fatto sentire alla città le ragioni ed i bisogni delle fasce più vulnerabili. Avere l’opportunità di rappresentare queste persone e lottare per i loro diritti attraverso le istituzioni locali è per me un onore e un privilegio».
Barbara Bisazza
Laureata in architettura (corso Magistrale), è iscritta all’Elenco della Regione Sicilia dei Soggetti Abilitati alla Certificazione Energetica. Dal 2014 è socia ordinaria ANAB (Associazione Nazionale Architettura Bioecologica), mentre dal 2019 è stata nominata, per lo stesso ente, Referente territoriale per la Regione Sicilia. Dal 2021, infine, collabora anche con Olivo – Case in Legno (azienda edile specializzata nella Progettazione e realizzazione ecosostenibile). Dopo la laurea ha indirizzato il proprio interesse verso l’architettura bioecologica con le costruzioni in canapa e terra cruda, impegnandosi a divulgare sul territorio messinese le pratiche dell’architettura naturale attraverso fiere in tutta la Regione, convegni e consulenze a privati. Dal 2015 si occupa anche della gestione del punto di compostaggio di villa Sabin, dove con un gruppo di volontari ha adottato un’aiuola.
Ha deciso di voler rimanere nella a Messina, affacciandosi al mondo del lavoro proprio quando la società occidentale entrava in una crisi economica che stringe ancora oggi. Il suo percorso di crescita negli ultimi dieci anni non è stato solo professionale, ma anche personale: ha, infatti, sviluppato una forte sensibilità e attenzione verso i temi della salvaguardia dell’Ambiente che sono strettamente legati al benessere dell’uomo stesso.
Gli studi sull’architettura Bioecologica si sono intrecciati allo yoga, alla meditazione, al Reiki e alla psicologia, permettendole di accostarmi ad una visione del mondo e della vita più consapevole e sano.
«Il mio occhio di architetto vede le potenzialità e le criticità di carattere prettamente tecnico della nostra città, e il mio occhio interno percepisce l’immensa bellezza e armonia della nostra terra maltrattata. Non amo l’agire per mettersi in mostra, preferisco semplicemente fare, intervenire là dove posso e dove c’è bisogno di aiuto», si racconta.
Antonio Currò
Impegnato sin dal suo ingresso nel mondo del lavoro in attività di natura sociale, in particolare rivolte a categorie vulnerabili, ha prestato servizio presso strutture di accoglienza per minori, disabili e anziani. Principale mission è quella della lotta contro ogni forma di razzismo e di discriminazione, a favore dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
Da dieci anni lavora continuativamente alle dipendenze di cooperative attive nel settore degli appalti ferroviari, quale assistente di persone con ridotta capacità motoria. Dal 2013 è attivista sindacale sulle questioni per il diritto all’abitare e dal 2015 componente della segreteria nazionale dell’Unione Inquilini. Ha militato attivamente dal 2009 nel circolo “Peppino Impastato” del Partito della Rifondazione Comunista: nel 2017 è stato eletto segretario cittadino ed è stato riconfermato nell’ultimo congresso che si è svolto ad ottobre dello scorso anno. È stato protagonista dal 2012 di una stagione di vertenze importanti legate al diritto all’abitare che ha coinvolto più di 20 famiglie messinesi in azioni di ribellione e di protesta per rivendicare il diritto ad un alloggio dignitoso. Dopo otto anni queste famiglie hanno ottenuto finalmente un alloggio popolare.
Ha organizzato in questi anni con il proprio sindacato e con vari attivisti decine di picchetti antisfratto; è stato attivo nella lotta contro il ponte e per il potenziamento dei trasporti pubblici marittimi e ferroviari e ha contribuito all’organizzazione della manifestazione del 14 febbraio 2015 “ilferribottenonsitocca”. Il 3 novembre 2020 è stato audito, assieme alla collega sindacale Clelia Marano dell’Unione Inquilini, in Commissione Ambiente presso la Camera dei Deputati, sulla legge Risanamento delle aree baraccate di Messina. Ha contribuito attivamente, in questi ultimi tre anni, alla costruzione di un’opposizione sociale e politica contro l’esperienza della Giunta De Luca in città.