Le attività e i progetti proseguono
di Marta Cutugno
MILAZZO – Successo per il Milazzo Chamber Music Festival giunto alla sua settima edizione. Il tutto nel segno dei 10 anni dell’associazione culturale “Euterpe”. Nel mese di luglio, il Bastione Santa Maria del Castello di Milazzo è divenuto, ancora una volta, location unica con l’esecuzione di musiche di Reinecke, Dvorak, Debussy, Schreker, Dukas, Faurè, Rota e Marco Sinopoli eseguite dai Maestri Salvatore Gitto e Barbara Panzarella (pianoforte), Saténik Khourdoian (violino), Matteo Parisi (violoncello), Salvatore Passalacqua (clarinetto), Gabriele Amarù (corno).
Come ogni anno, il Festival di Musica da Camera organizzato dall’associazione Culturale Euterpe, ha offerto al pubblico le atmosfere e la magia di pagine scritte da grandi compositori in quella parte del castello milazzese che oggi ospita il Muma, Museo del Mare di Milazzo.
A vigilare imponente il Capodoglio Siso, giovane maschio di dieci metri rimasto impigliato con la sua pinna caudale in una rete illegale a largo delle isole Eolie nell’estate del 2017. Il suo scheletro è stato rimontato e sospeso in aria con dei cavi ed è esposto proprio all’interno del Bastione di Santa Maria dell’antico Castello di Milazzo, visitato da migliaia di turisti da tutto il mondo ogni anno, perché la sua tragedia possa sensibilizzare sulla tutela dell’ambiente marino e dei suoi abitanti.
“E’ molto emozionante, – afferma il direttore artistico Salvatore Gitto – è un progetto che ha visto la luce ancor prima della nascita del Muma, perchè il suo direttore Carmelo Isgrò aveva già espresso il desiderio di organizzare serate musicali e posizionare un pianoforte proprio sotto il Capodoglio. Un sogno che volevamo realizzare e che abbiamo realizzato insieme. Si tratta di una location acusticamente adatta alla nostra musica e al suo genere e questo scenario la rende assolutamente unica. Tutti coloro che hanno suonato insieme a noi in queste sette edizioni sono rimasti sempre incantati dalla poesia del luogo”.
Brillanti esecuzioni dettate da una grande perizia tecnica ed interpretativa hanno caratterizzato il programma del festival milazzese che, negli anni, ha assunto un taglio sempre più internazionale grazie alla presenza di ospiti di altissimo livello e provenienti dalle realtà musicali europee più prestidiose come la violinista Saténik Khourdoian, spalla dell’Orchestra sinfonica de la Monnaie in Bruxelles, eccellente interprete dall’impeccabile tecnica. E ancora: Gabriele Amarù e Salvatore Passalacqua, entrambi appartenenti all’Orchestra sinfonica nazionale della Rai; Matteo Parisi, violoncellista del quartetto Felix e Barbara Panzarella una camerista di grande esperienza che ha in attivo tante collaborazioni importanti, tra queste quella con la classe di Giovanni Sollima all’Accademia nazionale di Santa Cecilia.
Spazio alle giovani promesse
La Sicilia è stata grandemente rappresentata dal direttore artistico e pianista Salvatore Gitto, apprezzato interprete dalla vasta formazione che lo ha spinto dall’Europa a New York, ma anche da due giovani che si
stanno facendo strada nel mondo della musica classica: Mario Cuva, che ha studiato al Conservatorio di
Messina e adesso frequenta il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, e Alessandro Spanò, musicista promettente, attualmente studente del Conservatorio di Messina.
“Abbiamo scelto di dare spazio alle giovani promesse, in un’ottica di valorizzazione e promozione delle giovani risorse e della cultura nel nostro territorio. Come lo scorso anno – racconta il maestro Gitto – abbiamo proposto ad un giovane compositore di scrivere un brano per le nostre formazioni. Quest’anno è stato coinvolto Marco Sinopoli”. Il compositore Sinopoli, legato al territorio messinese e liparoto, ha scritto il brano “Alas” che significa sale, un omaggio in musica alle Isole Eolie e alle sue Saline.
Il pezzo, eseguito magistralmete dall’ensemble che ha messo in luce i colori e gli orizzonti eoliani come su una cartolina, è stato largamente apprezzato dal pubblico presente. La due giorni milazzese ha mosso l’attenzione di molti, non solo di appassionati, ma di turisti e curiosi. “Vedere tanti giovani e studenti partecipare con entusiasmo – conclude Gitto – ritrovarli nel pubblico ogni giorno per non perdere un concerto, è motivo di speranza e di grande motivazione per noi”.
La manifestazione è stata patrocinata e sostenuta dall’amministrazione comunale di Milazzo e da tante
aziende del comprensorio milazzese insieme ai soci Euterpe.
Ma i festeggiamenti per i dieci anni di Euterpe non si sono conclusi a Milazzo. A Lipari, che è la sede storica dell’associazione culturale fondata da Salvatore Gitto, Anna Paternò e Jacques Michaut Paternò, si sono svolti altri appuntamenti di alto livello. Ad agosto poi l’associazione proseguirà le sue attività
con eventi culturali di varia natura mentre nel mese di settembre ritornerà “Spartiti per le Eolie” con un trio francese – violino viola e violoncello – su musiche di Bach.
Marta Cutugno