E’ botta e risposta sulla TARI e sul conseguente aumento registrato a cui, proprio in questi giorni, si sta cercando di porre rimedio. Dopo le dichiarazioni del sindaco Giovanni Formica, che indicava una poco ponderata gestione del servizio da parte delle precedenti amministrazioni, arriva la replica dei consiglieri di “Città Attiva” e “Milazzo Futura”.
Milazzo, E’ botta e risposta sulla TARI e sulle dichiarazioni del sindaco Giovanni Formica. Proprio ieri avevamo preso in esame il progetto avanzato dall’amministrazione per una miglior gestione delle tasse sui rifiuti e sulle cause che avevano condotto a quella che, stando a quanto dichiara Formica, altri non era che una cattiva gestione del servizio da parte delle precedenti amministrazioni. Nello specifico si accusava la precedente amministrazione di aver stabilito compensi non idonei, poi contestati dalla ditta affidataria. I consiglieri di “Città Attiva” e “Milazzo Futura”, tuttavia, sono di ben altro parere.
“Le bugie del Sindaco cominciano a preoccupare. Pensiamo che il suo atteggiamento rasenti la patologia –dichiarano i consiglieri- Mai, ripetiamo mai, gli uffici del Comune hanno dichiarato o ritenuto che la somma pagata alla ditta Dusty era non congrua. Basti pensare che la stessa Dusty offre servizio anche nella vicina Barcellona P.G., comune più grande di Milazzo, con 62 addetti per un costo complessivo di 210.000 euro oltre iva. Milazzo che ne pagava 250.000 oltre iva, perché si effettuava servizio anche la domenica, secondo il Sindaco, e non secondo gli uffici del Comune, avrebbe dovuto pagare di più. Che fine ha fatto il genio economico che il sindaco sciorinava sui social network? Oggi sembra non saper fare di conto. Anche l’ultima perizia effettuata per “regalare” ai cittadini 400 mila euro di costi in più, dimostra che quel prezzo era congruo. Il sindaco prenda carta e penna e verifichi se il servizio effettuato fino ad agosto 2015 con 56 unità, come da contratto non fosse congruamente pagato. Il sindaco, però, aveva l’obbligo di aumentare i costi così come di aumentare il personale. Nessuno però lo obbligava ad aumentarlo a 64 unità. Il contratto precedente parla chiaramente di 56 persone. Il Piano Aro invece lì prevede tutti e 64. Solo allora avrebbe dovuto procedere a cambiare le carte in tavola. Ed invece il sindaco ha voluto cambiare ditta ed aumentare il costo della bolletta ai suoi cittadini”.
I consiglieri di minoranza proseguono poi entrando nel merito di quanto dichiarato dal sindaco sull’operato delle precedenti amministrazioni: “Oggi il sindaco si giustifica in maniera politicamente puerile dicendo che chi l’ha preceduto in amministrazione non ha pensato a come evitare di far pagare di più i cittadini. Mente sapendo di mentire. Lo invitiamo a rileggere le proposte avanzate in aula che rappresentavano esattamente i rimedi proposti per evitare gli aumenti di chi l’ha egregiamente preceduto. Si vada a rileggere le sue parole nella seduta di consiglio comunale del 13 di agosto che, molto opportunamente, non vengono pubblicate sul sito del Comune. Dopo, arrossisca. C’era e c’è modo di risparmiare sulle bollette. Lo prevede la legge, glielo avevamo indicato noi. Il sindaco abbia il coraggio di assumersi le responsabilità del caso ed ammetta di avere fallito nel primo obbiettivo importante. Se la task force costituita alla Ragioneria avesse lavorato in modo congruo, oggi Formica avrebbe le somme per pagare la ditta che gestisce il servizio rifiuti e la discarica. Ed invece la netta incapacità politica e la scarsa vena gestionale costringono il consiglio comunale a votare un debito fuori bilancio in gestione provvisoria. La verità è che il signor sindaco non solo ha volutamente aumentato i costi di 400 mila euro ma in cambio la città ha ottenuto un ulteriore decremento della raccolta differenziata e null’altro. Altro che arricchimento per l’ente e la città”.
Stando a quanto dichiarato dai consiglieri di minoranza, dunque, una soluzione concreta per evitare i costi sarebbe già stata indicata a monte del problema, per mezzo delle proposte avanzate da “Milazzo Futura” e “Città Attiva”. E’ davvero così? E il progetto di “democrazia partecipata” presentato dal primo cittadino si rivelerà davvero un efficace alternativa? Ma, soprattutto, i cittadini riusciranno a pagare di meno la spazzatura? Difficile fare una previsione accurata, al momento. La vicenda, del resto, non è ancora del tutto conclusa.
Salvatore Di Trapani