Sui servizi sociali scoppia la guerra. I consiglieri si scagliano contro De Luca

Sui servizi sociali scoppia la guerra. I consiglieri si scagliano contro De Luca

Francesca Stornante

Sui servizi sociali scoppia la guerra. I consiglieri si scagliano contro De Luca

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venerdì 19 Aprile 2019 - 07:30

L'assenza totale dell'amministrazione e dei vertici della Social City ha scatenato l'ira dei consiglieri che speravano di ricevere risposte. In tribuna anche i lavoratori che poi hanno occupato l'aula

Alla vigilia Di Pasqua sui servizi sociali si è aperto lo scontro tra il consiglio comunale e il sindaco De Luca. L’assenza dell’amministrazione comunale, del dirigente e dell’interno Cda della Messina Social City alla seduta congiunta della VII e VIII commissione dedicata al delicatissimo tema dei lavoratori esclusi dalle assunzioni e alla famosa long list ha fatto sbottare quasi tutti i consiglieri presenti in aula.

Si sperava di ottenere risposte dopo mesi di silenzio e precisi impegni che erano stati presi proprio nell’aula consiliare nei giorni fatidici del Salva Messina e poi durante la corsa per far partire la Social City. Ieri però i nodi son venuti al pettine. E l’attacco sferrato al sindaco De Luca, assente perché evidentemente troppo impegnato in una campagna elettorale che non interessa a Messina, così come hanno tuonato dai banchi Libero Gioveni, Andrea Argento e Gaetano Gennaro, è stato dirompente.

Alla seduta erano stati invitati sia l’assessore ai servizi sociali Calafiore, che i vertici della Messina Social City e la dirigente del dipartimento competente.

«Con grande disappunto della commissione, tuttavia, nessuno degli invitati si è presentato in seduta a dibattere del delicato punto all’ordine del giorno che – peraltro – era noto agli ospiti da oltre una settimana» hanno scritto i due presidenti che hanno condotto i lavori, i consiglieri Alessandro Russo e Francesco Cipolla.

L’aula ha duramente puntato il dito contro “l’atteggiamento di trascuratezza da parte dell’Amministrazione». Un atteggiamento irrispettoso nei confronti non solo dei lavoratori coinvolti che da mesi attendono che l’Amministrazione si pronunci circa i percorsi di salvaguardia e di vita, ma anche della città che deve comprendere se il percorso avviato da Messina Social City sia efficace e in linea con le previsioni deliberative del Consiglio Comunale.

Nelle commissioni congiunte si sarebbe voluto ascoltare la posizione dell’Amministrazione circa la rispondenza degli obiettivi stabiliti dal Consiglio Comunale che ha votato le delibere per la nuova azienda e le scelte assunte dalla Messina Social City negli scorsi mesi in tema di salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori sostituti storici e di “Casa Serena” che appaiono in evidente difformità.

In particolare modo, le commissioni congiunte avrebbero dovuto dirimere la delicata questione della long list dei lavoratori sostituti e i criteri di scelta assunti dal Consiglio Comunale, che prevedevano la tutela e la salvaguardia del livello occupazionale dei lavoratori dei servizi sociali, la professionalità acquisita sul campo e la storicità lavorativa che avrebbe dovuto essere certificata dall’INPS.

Si sarebbe voluto chiedere che tipo di orientamento e di soluzioni gestionali l’Amministrazione avrebbe voluto porre in essere per rispondere ai tantissimi dubbi e alle tante sollecitazioni che questo settore da mesi pone.

Di tutto questo non si è potuto discutere e si è dovuto prendere atto della gravissima assenza dell’Amministrazione. Per questo la commissione ha deciso di chiedere un’urgente seduta straordinaria del Consiglio Comunale con il medesimo ordine del giorno: «Dinanzi alla cittadinanza, l’Amministrazione non potrà più sottrarsi al confronto».

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