Summer Camp, coach Mazzanti: "Ai giovani siciliani serve il confronto con grandi squadre"

Summer Camp, coach Mazzanti: “Ai giovani siciliani serve il confronto con grandi squadre”

Domenico Abbriano

Summer Camp, coach Mazzanti: “Ai giovani siciliani serve il confronto con grandi squadre”

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martedì 16 Luglio 2024 - 18:31

L'ex ct della nazionale italiana femminile offre la sua riflessione sui camp e il mondo della pallavolo giovanile, lanciando la proposta di far allenare i ragazzi con la prima squadra: "Apriamo le porte, una volta a settimana, a chi ne abbia voglia"

VILLAFRANCA TIRRENA – Archiviato il cammino come CT della Nazionale italiana femminile, Davide Mazzanti, classe 1976, nativo di Fano, è già ripartito dalla panchina “rosa” di Trentino Volley, formazione ai nastri di partenza del prossimo torneo di A2 di pallavolo.

In realtà, già nella scorsa stagione, il tecnico marchigiano aveva scelto Trento per tornare ad allenare e lo aveva fatto forse nel momento peggiore della squadra del presidente Da Re, impegnata nella lotta per non retrocedere dalla massima serie.

Alla fine, l’impresa non è riuscita ma il tentativo è servito a porre le basi per una comune ripartenza.

Subentrare in corsa non è mai facile, anche perché – chi fa questo per mestiere lo sa bene – prendere il posto di un collega – in questo caso di Marco Sinibaldi – crea sempre e comunque un certo imbarazzo, da anestetizzare subito da buon professionista.

E Davide Mazzanti, tecnico per il quale le emozioni contano e pure tanto, è tornato, in punta di piedi ma è tornato, con la delicatezza che si conviene in questi casi e, da professionista qual è, andando necessariamente e velocemente oltre, per il rispetto dovuto al suo ruolo, alla squadra e alla società che lo ha voluto fortemente per un progetto duraturo nel tempo.

Lo abbiamo incontrato ospite, insieme alla moglie e ex atleta azzurra Serena Ortolani, al Summer Camp organizzato tra Saponara e Villafranca Tirrena dalla Sicily Bvs.

Davide Mazzanti
20.08.2021., SC Visnjik, Dvorana Kresimir Cosic, Zadar – Europsko odbojkasko prvenstvo 2021 za zene – CEV EuroVolley Women 2021, skupina C, Italija- Bjelorusija. Photo: Luka Stanzl/PIXSELL

Mazzanti: “Entrare in relazione uno degli aspetti più formativi dello sport di squadra”

Intanto, fa piacere vedere come ti diverti con questi ragazzi. Quale significato rivestono, per Davide Mazzanti, esperienze di questo tipo.

“Quello di mettermi alla prova; non sai mai, quando entri in un campo, come andrà a finire. In più, quando lo fai con persone che non conosci e con un vissuto totalmente diverso, questa incertezza è ancora più grande ed è divertente riuscire a condurre una persona ad una maggiore consapevolezza dei propri mezzi o soddisfazione di ciò che fa”.

Il ragazzino <Davide> ha fatto in tempo a vivere delle esperienze ai camp?

“No, ha iniziato troppo tardi; aveva diciotto anni”.

Tornando indietro, cosa cercheresti in un camp?

“Stare insieme; è sempre formativo. Entrare in relazione, penso siano tra gli aspetti più formativi di uno sport di squadra. Poi, uscire dal proprio ambiente e entrare in ascolto di un altro allenatore e il suo stile, comporta un arricchimento, facendo nascere domande, coscienza o dubbi, al di là di ciò che si possa dire e che ti porta a crescere”.

Aprire le porte delle palestre

In questo momento, mi pare che tu non segua settori giovanili e, vedendo come ti diverti e lo fanno i ragazzi, dico che forse è un vero peccato. Sarebbe interessante un progetto che coinvolga prima squadra e settore giovanile.

“Stiamo pensando qualcosa in tal senso proprio a Trento. Ho sentito spesso utilizzare la parola collaborazione tra società ma non mi pare si giunga mai a qualcosa di compiuto. Vorrei aprire le porte, non so ancora con quale cadenza mensile, andando ad allenare settori giovanili oppure ospitando le ragazze da noi, scegliendo magari un giorno a settimana in cui dedicare loro del tempo. Sperimentare un ambiente e livello diversi potrebbe servire – facendolo in modo aperto – offrendo un supporto a chi ne abbia voglia. Penso che la miglior collaborazione possibile sia proprio quella di aprire le porte delle proprie palestre“.

Per crescere servono tante prime squadre

Approfittando di questa sua permanenza in Sicilia, abbiamo chiesto al coach quale idea si sia fatto del livello della nostra pallavolo giovanile.

“In questa terra ho sempre trovato forte passione. Tutte le volte che ci sono venuto, penso a Catania e al torneo per la qualificazione olimpica, l’ho sempre riscontrata. Si fa fatica, purtroppo, quando non esiste un traino per i giovani; mi riferisco all’avere molte prime squadre di livello e la conseguente possibilità di tanto confronto; parlo di movimento intorno alla pallavolo. Ritengo sia un aspetto importante. Non so quale possa essere la soluzione ma sicuramente questa è una delle chiavi possibili. L’ho vissuto anche in altre regioni che logisticamente non hanno i problemi della Sicilia ma, senza il traino cui accennavo, fanno fatica a trovare un alto livello e a far emergere tutto il movimento. Vedere da vicino campioni fa crescere inevitabilmente tutto lo sport giovanile”.

(foto di sfondo sito Lega Volley Femminile)

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