Nuovo scontro in vista tra il Consiglio comunale e la Soprintendenza. Pomo della discordia l'occupazione suolo pubblico nelle zone monumentali
E’ di nuovo scontro tra il Consiglio comunale e la Soprintendenza ai beni culturali. Pomo della discordia in questo caso l’occupazione suolo pubblico nelle aree monumentali, argomento all’ordine del giorno della IV commissione consiliare.
Interdonato: gioco al massacro
Alla seduta oggi era presente l’assessore Dafne Musolino mentre era assente la Soprintendenza. Questo fatto ha scatenato le reazioni del presidente di commissione Nino Interdonato: “Continua il gioco al massacro di quel poco che resta delle attività commerciali nel centro storico, faremo sentire la voce di chi ancora ha voglia di dare lustro alla nostra Città”. Un primo scontro si era registrato a fine lockdown, a maggio, con la questione relativa al regolamento e che è culminata con la protesta dei tavolini. Successivamente si era arrivati ad un’intesa tra Consiglio e Soprintendenza, ma nuove nubi sono all’orizzonte.
Verso una nuova protesta
“Evidentemente quanto successo con la Manifestazione dei Tavolini, – ha stigmatizzato il vice presidente del Consiglio Comunale di Messina – non è bastato alla Soprintendenza ai Beni Culturali per cambiare marcia e stare accanto a coloro che producono benessere nella nostra città. Le uniche aree rimaste fuori dal protocollo sono quelle in zona storico-monumentale (area duomo, gallerie Vittorio Emanuele ed Inps, piazzette tematiche) e tali attività risultano discriminate rispetto a quelle presenti nel resto del territorio cittadino, e rispetto a quanto indicato dai protocolli Covid 19. Non lasceremo soli i commercianti, ci vedremo presto di nuovo in piazza per la seconda edizione della manifestazione dei tavolini”